Si è tenuta ieri innanzi alla 3a sezione penale della Corte di Cassazione l’udienza del processo a carico di Claudiu Balika, rumeno 22enne, detenuto, condannato a 6 anni di reclusione per violenza sessuale commessa il 21 settembre 2020 in danno di una minorenne ischitana sulle scale che da via Pendio del Gelso portano alla sovrastante statale.
L’udienza si è aperta con la relazione del Consigliere Luca Semeraro che ha illustrato i motivi del ricorso proposto dell’imputato contro la sentenza di appello che aveva confermato la condanna a 6 anni di reclusione irrogatagli in primo grado dal GUP Anna Imparato, all’esito di giudizio abbreviato.
Il Sostituto Procuratore generale Felicetta Marinelli ha chiesto il rigetto del ricorso ritenendo la sentenza impugnata assolutamente immune da profili di illogicità’ ed adeguata con riferimento alla pena inflitta all’imputato.
E’ stata poi la volta del difensore della persona offesa, costituitasi parte civile, avv. Antonio De Girolamo, il quale si è associato a tale richiesta, formulando anche le istanze risarcitorie già accolte nei due gradi di merito.
Da ultimo ha preso la parola l’avv. Andrea Balletta, che aveva proposto ricorso per il Balika e che ne ha chiesto l’accoglimento: la Cassazione è stata però di contrario avviso e, oltre che confermare la condanna a 6 anni di reclusione, ha anche condannato il Balika al pagamento delle ulteriori spese di giudizio all’avv. Antonio De Girolamo, che ne aveva fatto richiesta per conto della sua assistita.