Il Capo della Protezione Civile Italiana, Fabrizio Curcio, ha tenuto un punto stampa coni giornalisti all’esterno del Capricho, il comune di Casamicciola post sisma del 2017.
“La notte – ha detto Curcio – non ha portato passi in avanti sulla ricerca dei dispersi, il bilancio è quello di ieri sera. Si sta lavorando molto, si stanno aprendo le strade, il meteo lo consente, ci sono sopralluoghi dall’alto, si cerca di arrivare a maggiore dettaglio nell’aree colpite e si sta cercando a mare. Il quadro oggi è molto più ampio e accessibile dal punto di vista dell’operatività. I mezzi, gli uomini e le specialità confluite sono numerosissime, questa notte i nostri Vigili del Fuoco hanno lavorato in collaborazione con Forze armate con elicotteri per capacità notturna”.
“Adesso bisogna lavorare sulla ricerca dei dispersi e per iniziare a mettere in sicurezza. Oggi il Consiglio dei Ministri dichiarerà lo stato di emergenza con ogni probabilità, a seguito di questo emanerò la prima ordinanza di protezione civile con la struttura che si occuperò poi della gestione di questa fase. È un evento concentrato e drammatico, quando ci sono le vite umane prima si cerca di arrivare con i mezzi meccanici e poi bisogna lavorare anche a mano per evitare di inquinare troppo l’area di lavoro. La tecnologia e tutto ciò che è a disposizione è qui, sta al direttore tecnico dei soccorsi capire quale strumentazione scegliere”.
“Non ho avuto la sensazione che si stesse andando a caso, certamente il momento dell’affluenza e dell’afflusso dei mezzi ha dato un senso di arrivo dei mezzi straordinari. Ieri le condizioni meteorologiche erano complicate, oggi il centro di coordinamento è pienamente operativo. C’è un direttore tecnico dei soccorsi che è il comandante dei Vigili del Fuoco perché sono loro che dirigono i lavori. Il territorio italiano è fragile, ci sono delle aree più difficili come quelle delle isole minori che sono la nostra meraviglia ma anche la fragilità nella fragilità. Sono temi noti e che devono essere affrontati, so che è intenzione di questo governo affrontare il discorso. Consigli da dare ai sindaci delle zone colpite? Non è una questione di consigli bensì tecnica, c’è un rischio idrogeologico che è sancito da organismi che si occupano di questo e bisognerà prendere le decisioni del caso. Il fenomeno è dovuto alle piogge intense che provocano delle colate rapide”.
Pubblicato da Il Dispari su Domenica 27 novembre 2022