lunedì, Novembre 25, 2024

Il Riesame conferma le misure. A Casamicciola l’asilo del terrore: violenza e maltrattamenti su minori

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Non c’era alcun dubbio. Le violenze e i maltrattamenti ai danni dei minori dell’asilo di Casamicciola superano anche il vaglio del Tribunale del Riesame. I giudici “della libertà” hanno confermato l’ottimo lavoro della Procura di Napoli e le indagini portate avanti dai Carabinieri della Compagnia di Ischia coordinati dal capitano Tiziano Laganà.

Quattro suore, tutte concorrenti nei vari reati, rispondono di gravi accuse. Per i reati loro ascritti, una sorella era stata condotta in carcere per poi godere degli arresti domiciliari mentre per le altre 3, compresa la superiora Suor Edda, era stato disposto il divieto di dimora nella Regione Campania. Il Tribunale del Riesame ha confermato le misure applicate dal GIP.

I CAPI D’ACCUSA

A tutte e quattro viene contestato il reato di concorso in maltrattamenti nei confronti di minori con l’aggravante: «Perché, in concorso tra di loro, De Bonis Angela, nella qualità di Suora Superiore dell’Istituto Santa Maria della Provvidenza e Comunità educativa a dimensione familiare presso il quale prestano servizio anche Rahasimalala Marie Georgette quale lavapiatti, Razanadraoy Noeline quale cuoca e Curay Alice addetta al doposcuola, istituto deputato a ospitare minori o in affido a seguito di provvedimenti giudiziari o quali ospiti esterni a seguito di corrispettivo pagato privatamente dai genitori, infliggevano alle piccole vittime sofferenze fisiche consistite in atti di violenza quali tirate di capelli, schiaffi alla nuca, calci, ciabatte sulle mani, intimando loro il silenzio e privandoli dei telefoni cellulari al fine di impedire riprese video fotografiche

In particolare Razanadraozy Noeline picchiava, tirava per i capelli, bacchettava sulle braccia con una ciabatta le piccole vittime; Rahasimalala Marie Georgette, in data 27.07 c.a, strattonava e tirava per i capelli un bimbo di 4 anni, addebitandogli di averle tirato il velo e colpiva con uno schiaffo al volto, provocandogli la fuoriuscita di sangue dal naso, il di lui fratello di anni 8 intervenuto per difendere il fratellino; De Bonis Angela, in data 03.10 c.a. colpiva ripetutamente alla nuca il minore facendolo piangere disperatamente a seguito di litigio con altro bimbo.

Con l’aggravante di aver commesso il fatto abusando della condizione di inferiorità fisica psichica determinata dall’età delle vittime nonché dalla relazione di ospitalità e operando all’interno di istituti di educazione e formazione»

A Rahasimalala Marie Georgette lesioni personali aggravate: «Perché, al fine di eseguire il reato di cui al capo che precede e con la condotta ivi descritta, strattonando e tirando per i capelli il piccolo di anni 4, addebitandogli di averle tirato il velo gli cagionava lesioni personali come al di lui fratello, di anni 8 intervenuto per difenderlo, che veniva colpito al volto con uno schiaffo, provocandogli la fuoriuscita di sangue dal naso;

Con l’aggravante di aver commesso il fatto abusando della condizione di inferiorità fisica e psichica determinata dall’età delle vittime nonché dalla relazione di ospitalità e operando all’interno ài istituti di educazione e formazione».

A Curay Alice Albaracin violenza privata aggravata: «Perché, al fine di eseguire il reato di cui al capo a) che precede, e con la condotta ivi descritta, costringeva una bimba di 8 anni a consegnarle il telefono cellulare e, dopo averlo visionato, a cancellare il video eseguito che riprendeva l’aggressione i due bimbi, minacciandola di non fare più riprese video e foto e di non portare più il cellulare all’interno dell’Istituto.

Con l’aggravante di aver commesso il fatto abusando della condizione di inferiorità fisica e psichica determinata dall’età delle vittime nonché dalla relazione di ospitalità e operando all’interno di istituti di educazione e formazione».

3 COMMENTS

  1. Non basta il divieto di dimora nella Regione Campania. Queste persone violenti non devono lavorare più a contatto con i bambini!

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