La Procura della Repubblica di Napoli ha liberato le salme delle 11 morti accertate della frana di Casamicciola. Per Eleonora Sirabella, Salvatore Impagliazzo, Gianluca Monti, Valentina Castagna, Michele Monti, Francesco Monti, Maria Teresa Monti, Giovan Giuseppe Scotto Di Minico, Maurizio Scotto Di Minico, Giovanna Mazzella e Nikolinca Gancheva Blagova “Nina” ora è possibile pensare alla degna sepoltura che meritano.
Per le vittime, infatti, dopo il riconoscimento con i parenti e l’esame del medico legale non è stato necessario procedere all’esame autoptico. I prossimi passi, però, sono affidati alle singole famiglie.
L’auspicio è che il sacrificio di queste vite umane possa essere onorato dalla presenza delle più alte cariche dello Stato in maniera corale. Un momento collettivo di cordoglio per vedere, con gli occhi, il dramma con il quale stiamo combattendo da giorni. Nel frattempo, però, le voci su possibili dissonanze in questo senso si iniziano a sentire.
Avere un momento di cordoglio nazionale deve servire come segno e simbolo. Queste valutazioni, però, è chiaro, sono legate alla sensibilità dei singoli e collegate in maniera forte, anche all’elaborazione dell’incredibile lutto a cui si esposti. Il momento è molto delicato. A questo punto resta da augurarci che, insieme, si possa trovare una soluzione che rispetti tutte le parti in causa.