il giovedì di Sandra Malatesta | Ciccio è stato il primo corriere della nostra isola. Nato a Ischia Ponte nel 1907 e poi cresciuto con la famiglia al porto. È stato un uomo che ha voluto migliorare lavorando tanto, per migliorare anche la qualità di vita di tanti ischitani. Infatti, grazie a lui, arrivavano dalla terra ferma cose che altrimenti non potevamo avere. Sposò Carmela Scannapieco detta Milina e furono i primi sposi in taxi perché fino a ad allora si andava in carrozza. Lui è la moglie andarono a vivere in quella casa con balcone all’inizio della salita di San Pietro sopra il forno di Cristofaro. Ciccio lavorava tanto e metteva da parte soldi per riuscire ad avere una casa sua e per I due figli, Rino nato il 4 settembre del 1939, anche lui corriere simpatico, conosciuto e amato da tanti, che purtroppo è morto d’infarto nel 1991, e Il nostro amico Carlo nato l’11 Aprile 1950 coetaneo e amico fraterno del mio dolce fratellone Massimo. Dopo anni di sacrifici Francesco comprò nella curva che porta a Cartaromana un bel terreno per costruire delle case.
Tutto stava procedendo bene quando nel 1957 morì di infarto. A quel punto la famiglia dovette affidarsi all’avvocato Mario Pettorino per riuscire ad avere almeno un appartamento, dove il povero Francesco aveva investito tutto e così fu. Milina con i figli si trasferì lì all’inizio di Cartaromana nel 1959 e Carlo già a sedici anni andò a lavorare a Santa Margherita ligure con suo zio nel porto. A 20 anni durante una vacanza a Ischia conobbe una ragazza tedesca e cominciò a fare il pendolare tra Germania e Italia.
Capi che forse a Bonn per lui vi sarebbero state più opportunità lavorative e restò a vivere lì anche se con quella ragazza non ci fu un seguito. Il 1980 fu un anno bello e magico per Carlo che apri il suo primo ristorante a Bonn. “La trattoria ischitana” e sposò sua moglie figlia di padre greco e madre tedesca che era nata a Odessa dove i genitori si conobbero lavorando lì e ebbe la figlia di nome Larissa e ogni estate tornavano sempre tutti e tre insieme ad Ischia.
Oggi Carlo viene per tutta l’estate con sua moglie e vive in una bella casetta a Ischia ponte di fronte al forno di Boccia, perché la casa dove vivevano da Rino è passata a suo figlio Francesco oggi architetto al quale Carlo vuole tanto bene così come ne voleva a suo fratello che per lui è stato quasi una guida e un mito visto che aveva undici anni più di lui. Carlo dopo anni fittò il ristorante e andò per sedici anni ad occuparsi del reparto gastronomia al “Museo di Storia tedesca” di Bonn avendo grosse soddisfazioni.
Oggi Carlo che ha fatto asilo ed elementari con mio fratello, vive in inverno in Germania e in estate a Ischia e si può dire che ha lavorato tanto ma che ha anche avuto successo e soddisfazioni dando al ricordo di quei suoi dolci genitori quasi un riscatto morale per i tanti sacrifici fatti. E oggi Carlo è legato tanto al nostro magico gruppo dove trova le storie di chi lo ha visto crescere.
Suo padre Francesco, primo corriere ischitano ha fatto da apripista per tanti altri giovani che vollero fare quel mestiere e trovarono in “Ciccio e pellerin”, prima una figura quasi paterna e poi un maestro che insegnava loro come muoversi in un campo che agli inizi degli anni Sessanta era tanto faticoso ma che rendeva bene. Fu un uomo rispettato e di gran cuore e riuscì in quei suoi anni di vita a fare tanto avendo un bilancio positivo nei suoi soli 50 anni di vita.
Grazie a Carlo Ruggiero che mi ha raccontato della sua famiglia e per le belle foto.