martedì, Novembre 26, 2024

Distretti turistici, la figuraccia di Santanchè, “Il modello non funziona”. Era solo una marchetta per Venia e Valentino

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Solo alcuni della desta locale ischitana, potevano esultare e trovare di interesse le chiacchiere della Ministra Santanchè sul “Distretto Turistico”. Una boutade suggerita, in auto, da Luciano Venia e Benedetto Valentino, per sollecitare il proprio io e sentirsi, in qualche modo molto remoto, al centro di un’attenzione che, poi, nei fatti non c’è.

Da Sorrento, posto dove le cose le fanno meglio di come le facciamo ad Ischia arriva una puntuale e precisa disamina dell’inutilità dei distretti da Agostino Ingenito, presidente di categoria sempre ben informato, puntuale nelle osservazioni e preciso nei fatti.

Proprio come Abramo De Siano: “Pronto, Massoneria? Qui ci sono Luciano e Benedetto”. Purtroppo, però, il vero disastro della Santanchè a Ischia non è tanto la “cagata pazzesca” per dirla con Fantozzi del “distretto” in un’isola in cui vige uno stato di emergenza e che l’altro ci è stato scippato un anno prima, è proprio la motivazione per cui è venuta sull’isola: la campagna di comunicazione. Speriamo che Davide Conte riesca a far capire alla Ministra e all’ENIT che abbiamo bisogno di cose serie e non di queste stupidaggini. Due post e due cartelloni? Lo abbiamo già fatto….

DISTRETTI TURISTICI: ANCORA TROPPE STORTURE E COMPETENZE NON CHIARE

Distretti turistici, il Ministro Santanchè ha messo il dito nella piaga, quando è intervenuta ad Ischia sull’argomento, ma va anche detto che c’è un problema di competenze tra i diversi livelli istituzionali e che vi sono storture che non consentono di rendere attuabile al meglio un modello di sinergia pubblico privata che su altri territori esteri funziona al meglio – è quanto dichiara il presidente nazionale extralberghiero Abbac Agostino Ingenito – Non è così scontato avere quella “burocrazia zero” enunciata dal Ministro che sa bene cosa significano vincoli, sistemi autorizzatori e incrostazioni neppure debellate con il sistema europeo dell’autocertificazione .

E poi sugli investimenti, seppur previste agevolazioni finanziarie, non è sempre così facile ottenere quel sostegno bancario pure previsto dal modello per la diffidenza verso business plan spesso non supportati da piani economici più lungimiranti e tenuto conto di una stagionalità che spesso non consente di avere fatturati e redditività utili. Se si aggiungono le diffidenze all’aggregazione e sinergie imprenditoriali, come pure la resistenza di imprenditori a mantenere posizioni dominanti e gli effetti endogeni di isole e territori che non stimolano ad aggregazioni. Chiediamo al Ministro di compiere azioni di governo e in sinergia con il Parlamento di trovare soluzioni al disordine delle competenze regionali e locali che hanno portato il turismo italiano e soprattutto del Sud a non avere quel supporto necessario.

Quel  richiamo all’Italia e alla Nazione, nella campagna promozionale lanciata su Ischia, sia uno sprone fondante per trovare soluzioni in conferenza Stato Regioni, non servono ulteriori leggi ma un metodo e cronoprogramma e si faccia squadra autentica in Regione Campania con un’agenzia regionale che funzioni davvero, superando anche certe asperità incomprensibili con l’indirizzo politico e si utilizzi tutta la rete istituzionale, compreso le camere di commercio, per decidere il governo turistico della regione che a distanza di un ventennio non si e  dotata di una governance in grado di efficientare i servizi. Il turismo, in mancanza di altre fonti economiche, è una delle poche opportunità per i nostri territori ma va strutturato.

I Comuni non si limitano ad aumentare tributi con tasse di sbarco e di soggiorno senza garantire accoglienza, servizi e decoro e vadano oltre campanilismi. Auspichiamo che i distretti turistici che pure come Abbac abbiamo sostenuto nel tempo, non restino dunque solo sulla carta ma si trasformino in vere cabine di regia in grado di cogliere le opportunità enunciate e previste coinvolgendo tutta la filiera. I contratti di programma sinora autorizzati hanno infatti riguardando riqualificazioni di alcune strutture alberghiere, un supporto pire fondamentali per la vetustà di tanti immobili alberghieri ma va accompagnato meglio quel processo in corso di una domanda sempre più crescente che vuole un modello di turismo sostenibile e di ospitalità diffusa in grado di estendere le opportunità turistiche ai territori  e offrire occasioni di sviluppo che riducono spopolamento e garantiscono tutela e valorizzazione- così dichiara il presidente Abbac aderente Fenailp e coordinatore turismo sostenibile Guestitaly  Agostino Ingenito

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