Per l’aggiornamento delle citate “Prime misure speditive di protezione civile” adottate dal Commissario Straordinario del Comune di Casamicciola Terme il 2 dicembre 2022, nel seguito, si propongono misure generali, valide per tutto il territorio del Comune di Casamicciola Terme, e misure specifiche (locali), connesse alla zonazione del territorio proposta dal Soggetto Attuatore con la propria relazione del 23 dicembre 2022, nonché a una ulteriore suddivisione della “Zona A” effettuata dal Commissario delegato sulla base di un’analisi dell’agibilità degli edifici e della funzionalità dei sottoservizi essenziali e
della viabilità.
Tutte le misure di protezione civile proposte nel seguito, sia generali che specifiche, hanno come obiettivo la gestione efficace di una possibile situazione emergenziale connessa a un evento meteorologico simile a quello verificatosi il 26 novembre 2022 che interessi il territorio del Comune di Casamicciola Terme, minimizzando il rischio e al contempo il disagio per la popolazione, residente e non residente.
Per tutte le “Zone A, B, C, D” restano chiaramente ferme le ordinarie prescrizioni per le zone R3 e R4 già cartografate dal Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appenino Meridionale.
4.1 Misure generali
Le misure generali che si propone di adottare dipendono dalla presenza o meno di una allerta di protezione civile emanata per rischio idrogeologico e idraulico dalla Sala Operativa Regionale Unificata (SORU) della Regione Campania.
In assenza di allerta, non sono previste misure generali ad eccezione dei casi in cui la rete di monitoraggio o segnalazioni provenienti da soggetti istituzionali o singoli cittadini indichino l’attivazione di fenomeni potenzialmente pericolosi.
In presenza di allerta “gialla” o di allerta “arancione” di protezione civile, l’Autorità comunale di protezione civile di Casamicciola Terme provvederà:
28 dicembre 2022 9/11: Ad insediare il Centro Operativo Comunale (COC) ed il presidio territoriale; Ad allertare le forze dell’ordine e i Vigili del Fuoco (VVF); Ad informare la Protezione civile regionale, la Prefettura-UTG, e gli Enti interessati; Ad informare gli altri Comuni dell’isola di Ischia e la Città Metropolitana di Napoli; Ad informare la popolazione, invitandola (i) a adottare le misure di autoprotezione specifiche per la Zona “B” e “C”, (ii) a rimuovere le automobili e altri mezzi di trasporto in Zona “B”, (iii) a lasciare sgomberi i percorsi da utilizzare come “vie di fuga” in caso di evacuazione delle Zone “A” e “D”, di cui alla relazione del Soggetto Attuatore del 23 dicembre 2022.
Misure specifiche
Le misure specifiche (locali) che si propone possano essere adottate nelle quattro “Zone” nelle quali il Soggetto Attuatore ha preliminarmente suddiviso il territorio del Comune di Casamicciola Terme e – nel caso della “Zona A”, delle ulteriori suddivisioni proposte dal Commissario delegato (vedi allegato 4 riportante le aree A1, A2, A3 e A4) ) – nelle more dell’aggiornamento del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appenino Meridionale – sono le seguenti.
Nella “Zona A”
Le condizioni pregresse di pericolosità, aggravate dalle mutate condizioni conseguenti all’evento del 26 novembre 2022, sono molto elevate, e
necessitano di azioni di protezione civile differenziate, alcune indipendenti e altre dipendenti dal livello di allerta di protezione civile per rischio idrogeologico e idraulico emanata dalla Sala Operativa Regionale Unificata (SORU) della Regione Campania. Relativamente alle misure specifiche indipendenti dal livello di allerta di protezione civile:
Nell’Area A1 direttamente interessata dalla frana di Celario, per le profonde
modificazioni geomorfologiche ivi intervenute, e nelle more dell’aggiornamento del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) dell’Autorità di Bacino Distrettuale
dell’Appenino Meridionale, si ritiene che la pericolosità idrogeologica molto elevata ivi esistente non possa essere gestita, anche in assenza di eventi pluviometrici.
Nell’Area A2 identificata dal Commissario Delegato come caratterizzata dalla
presenza di edifici distrutti, o comunque interessati dalla c.d. frana di via Celario, molti dei quali già parzialmente o totalmente inagibili a causa del sisma del 21 agosto 2017, la pericolosità idrogeologica molto elevata e le condizioni di agibilità degli edifici sono tali da non consentirne l’utilizzo in sicurezza. Nell’area sono stati distrutti o danneggiati gravemente i sottoservizi (forniture idrica e di energia elettrica, sistemi di allontanamento delle acque meteoriche e reflue) e la viabilità.
Nell’Area A3 identificata dalla Commissario Delegato come caratterizzata dalla
presenza di edifici resi precedentemente inagibili dal sisma del 21 agosto 2017, la cui fruibilità (potenziale) è stata ulteriormente ridotta dall’evento del 26 novembre 2022 che ha distrutto o danneggiato gravemente i sottoservizi (forniture idrica e di energia elettrica, sistemi di allontanamento delle acque meteoriche e reflue) e a reso inservibili le vie d’accesso, le condizioni sono tali da non consentire l’utilizzo degli edifici. 28 dicembre 2022 10/11
Nelle Aree A1, A2, A3 la misura proposta consiste nell’evacuazione della popolazione e nell’interdizione all’uso delle strutture e delle infrastrutture ivi presenti. Nella rimanente parte della “Zona A” (Area A4), comunque caratterizzata da una pericolosità molto elevata, le misure specifiche proposte dipendono dal livello di allerta di protezione civile. Più precisamente:
In assenza di allerta, non sono previste misure specifiche ad eccezione dei casi in cui la rete di monitoraggio o segnalazioni provenienti da soggetti istituzionali o singoli cittadini indichino l’attivazione di fenomeni potenzialmente pericolosi. In tal caso, anche su valutazione del presidio territoriale, si adotta la misura proposta al punto che segue.
In caso di allerta “gialla” o “arancione”, al superamento della soglia pluviometrica cautelativa di 38 mm di precipitazione cumulata in un massimo di tre ore (corrispondente alla soglia di attenzione minima tra i pluviometri installati sull’Isola, fissata dal sistema di allertamento regionale di protezione civile di cui al Decreto Presidente della Giunta della Regione Campania n. 245 del 1 agosto 2017- vedi tabella precedente), ovvero del superamento delle soglie di riferimento per il sistema GBSAR sui valori di velocità per l’attivazione delle fasi operative (tra 3-5 mm/h per il preallarme e maggiore di 5 mm/h per l’allarme – vedi allegato 2), la misura proposta consiste nell’avvio delle operazioni di allontanamento della popolazione e l’assistenza presso le strutture alberghiere già individuate.
Nella “Zona B”
Le condizioni pregresse di pericolosità, in particolare idraulica, per la
“tombatura” di ampie porzioni del reticolo di drenaggio naturale, localmente aggravate dalle mutate condizioni conseguenti all’evento del 26 novembre 2022, sono molto elevate, e necessitano di misure di protezione civile dipendenti dalla presenza o meno di un’allerta per rischio idrogeologico e idraulico emanata dalla Sala Operativa Regionale Unificata (SORU) della Regione Campania. In tale zona, si propone che le misure di protezione civile siano le seguenti:
In assenza di allerta, non sono previste misure specifiche ad eccezione dei casi in cui la rete di monitoraggio o segnalazioni provenienti da soggetti istituzionali o singoli cittadini indichino l’attivazione di fenomeni potenzialmente pericolosi. In tal caso, anche su valutazione del presidio territoriale, si adotta la misura proposta al punto che segue.
In presenza di allerta “gialla” o di allerta “arancione”, la misura proposta consiste nell’avvio delle operazioni di autoprotezione della popolazione già indicate nelle “Prime misure speditive di protezione civile” adottate dal Commissario Straordinario del Comune di Casamicciola Terme il 2 dicembre 2022, segnalando in particolare alla popolazione (i) di non utilizzare scantinati o locali posti al di sotto o al livello delle strade, (ii) di spostarsi ai piani alti, (iii) di non parcheggiare e rimuovere gli autoveicoli lungo la via Monte della Misericordia, (iv) di evitare spostamenti, in particolare con automezzi, per non essere coinvolti da possibili flussi idrici anche iperconcentrati, nonché per non intralciare eventuali attività di evacuazione e soccorso.
Nella “Zona C”
Le condizioni di pericolosità idrogeologica – da frana e da inondazione
28 dicembre 2022 11/11 – non sono mutate in modo significativo rispetto alle condizioni “ex ante” precedenti all’evento del 26 novembre 2022; locali condizioni di dissesto dovranno essere verificate puntualmente, laddove segnalate a seguito di eventi piovosi o segnalazioni sopravvenute. In tale zona, si propone che le misure di protezione civile siano le seguenti:
In assenza di allerta, non sono previste misure specifiche ad eccezione dei casi in cui la rete di monitoraggio o segnalazioni provenienti da soggetti istituzionali o singoli cittadini indichino l’attivazione di fenomeni potenzialmente pericolosi. In tal caso, anche su valutazione del presidio territoriale, si adotta la misura proposta al punto che segue.
In presenza di allerta “gialla” o di allerta “arancione”, si propone l’adozione di normali misure di autoprotezione, fra le quali l’indicazione, in caso di pioggia, a non utilizzare scantinati o locali posti al di sotto del piano stradale, a limitare gli spostamenti per non intralciare eventuali attività di evacuazione e soccorso, con particolare riferimento alle zone a rischio “R3” o “R4” individuate nel Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appenino Meridionale.
Per la “Zona C” restano ferme le ordinarie prescrizioni per le zone “R3” e “R4” già cartografate dal Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appenino Meridionale.
Nella “Zona D”
Costituita da cinque aree isolate ricomprese nella “Zona C” [si veda la
cartografia allegata alla relazione del Soggetto Attuatore del 23 dicembre 2022], sono presenti edifici o aggregati (“punti critici” locali) prossimi o ricadenti in aree già classificate a rischio da frana “R3” o “R4” nel vigente Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appenino Meridionale. Le condizioni di pericolosità idrogeologica (per rischio connesso) di detti edifici o aggregati sono state accertate dai Vigili del Fuoco (VVF), unitamente ai geologi dell’Ordine regionale dei geologi e della Struttura Tecnica Nazionale. In tale zona, si propone che le misure di protezione civile siano le seguenti:
In assenza di allerta, non sono previste misure specifiche ad eccezione dei casi in cui la rete di monitoraggio o segnalazioni provenienti da soggetti istituzionali o singoli cittadini indichino l’attivazione di fenomeni potenzialmente pericolosi. In tal caso, anche su valutazione del presidio territoriale, si adotta la misura proposta al punto che segue.
In caso di allerta “gialla” o “arancione”, al superamento della soglia pluviometrica cautelativa di 38 mm di precipitazione cumulata in un massimo di tre ore (corrispondente alla soglia di attenzione minima tra i pluviometri installati sull’Isola, fissata dal sistema di allertamento regionale di protezione civile di cui al Decreto Presidente della Giunta della Regione Campania n. 245 del 1 agosto 2017- vedi tabella precedente), la misura proposta consiste nell’avvio delle operazioni di allontanamento della popolazione e l’assistenza presso le strutture alberghiere già individuate.