mercoledì, Novembre 27, 2024

Quando l’attacco non va… Buonocore: “C’è dispiacere. era una gara da vincere”

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Sempre più consapevole nei mezzi della sua squadra e tutt’altro che sconfortato al triplice fischio. Enrico Buonocore cerca di infondere serenità e tranquillità alla sua Ischia dopo l’amaro pareggio interno contro il Massa Lubrense. L’allenatore gialloblù ha analizzato la partita: “Abbiamo fatto una partita dove bisognava alzare il ritmo e andare nell’uno contro uno sugli esterni, altrimenti non si sblocca.

Anche un episodio da calcio d’angolo, da situazione da fermo, o su una giocata del singolo che permette di andare in vantaggio. Nel primo tempo abbiamo creato proprio poco, due o tre situazioni sulla destra. In partite così capita sempre di fare la scelta sbagliata. Nella ripresa abbiamo avuto più occasioni, abbiamo preso due traverse e un paio di situazioni interessanti davanti alla porta. È andata così, ci prepariamo subito per la partita che ci aspetta sabato. Non abbiamo fatto bene davanti, quando non fai bene in attacco si fa fatica. Abbiamo sviluppato troppo poco per le nostre qualità, c’è bisogno di responsabilità nell’uno contro uno o nelle conclusioni da fuori in partite del genere. Nel finale, anche Kikko Arcamone ha avuto tre opportunità. C’è dispiacere perché era una partita da vincere, non ci siamo riusciti: dobbiamo pensare immediatamente a sabato e fare molto meglio”.

Sullo spostare l’attenzione del gioco dalle parti di Simonetti: “Proviamo sempre tante soluzioni, dipende sempre dalle partite dove riusciamo a bucare di più. Nel primo tempo siamo andati spesso sulla destra, come caratteristiche e qualità di squadra andiamo sempre lì dove ci sono Florio e Mattera, anche se molti gol sono arrivati da sinistra con Simonetti che mette in mezzo e un compagno si inserisce.

In generale andiamo molto da destra a sinistra”.
Buonocore ha commentato ancora la prestazione della sua squadra: “Questa partita andava vinta per come si è sviluppata nell’arco dei novanta minuti, abbiamo creato sempre noi mentre loro non hanno mai tirato in porta. Quando non sblocchi, il tempo passa e non trovi il guizzo vincente. È un dispiacere, ma sono sereno e tranquillo. Dobbiamo fare le cose che facciamo sempre, senza preoccuparci della classifica. Adesso l’aspetto importante è non fasciarci la testa, alla squadra dirò di stare serena e di lavorare meglio durante la settimana perché se non vinci queste partite vuol dire che non basta il lavoro della settimana precedente. Non dobbiamo ascoltare quello che capiterà di sentire, siamo ancora primi in classifica e lotteremo fino alla fine per vincere il campionato. Dobbiamo andare a casa con le cose positive fatte e lavorare sugli errori commessi oggi. Nell’arco della partita, la squadra non ha mai subito e ha creato tante occasioni da gol. È stata la stessa partita dell’andata, è andata così e non si può fare niente: ci prendiamo quello di buono che restituisce il match”.

Sul ritorno di Brienza: “Sicuramente ci è mancato Brienza, cerchiamo di portarlo in condizione per permettergli di giocare. Quando ci sono queste partite chiuse, la giocata del singolo è fondamentale. Noi abbiamo questa caratteristica, ma oggi è mancata da parte di Simonetti, Longo ed altri. La partita è stata giocata a livello tattico perfettamente, contro le squadre chiuse facciamo fatica se non troviamo gli attaccanti. Nel primo tempo abbiamo giocato sulle corsie e abbiamo creato alcune situazioni pericolose, ma è stato troppo poco”.

Infine, una battuta sulla prova di Matute e sul rigore non concesso: “Matute in una partita gioca una quantità di palloni, non è un regista classico ma un giocatore di corsa e d’interdizione. Conosce il gioco perché sa dove deve andare la palla, ma è normale che alcune volte possa sbagliare. Dovremmo guardare la pressione quando sbaglia, ha grande personalità e non ha paura di sbagliare. Rigore non concesso? Ero troppo lontano, riguarderò la situazione. Ci sono 30 punti in palio, alcune squadre possono rientrare. Il Casoria ha vinto numerose partite di seguito, da calciatore ho smesso a 40 anni e una squadra che vince 25 partite di seguito merita di vincere il campionato. Se accadrà, gli faremo un applauso”.

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