Esperienza da veterano, giovane dal futuro cristallino. Matteo Arcamone, tra gli inamovibili della capolista nel cuore del campo, è uno dei giovani più interessanti messi in vetrina dall’Ischia. Sotto gli insegnamenti di Enrico Buonocore, il classe 2004 sta crescendo in maniera esponenziale. Costantemente nel vivo della manovra, sempre alla ricerca di una soluzione in fase di costruzione e abile anche nel momento del ripiegamento, il calciatore gialloblù si sta ritagliando uno spazio importante e sta riscuotendo consensi.
L’arma migliore? L’inserimento senza palla dalle retrovie:
“Stiamo vivendo bellissime emozioni in vetta al campionato. Essere primi in classifica da molto tempo scatena sensazioni spettacolari perché ormai ci sentiamo a casa e rappresentiamo sia gli ischitani sia chi è fuori. Queste sensazioni le auguro a chiunque. Sto vivendo una bella esperienza”. Sulla presenza di Brienza in campo e di Buonocore in panchina, Arcamone non ha dubbi: “Per me è un onore giocare e condividere lo spogliatoio con Franco, penso che questo valga per qualsiasi giocatore in rosa. Ha giocato in Serie A e ad altissimi livelli per molti anni, è stato anche in Nazionale. Estendo il discorso anche per il mister, non l’ho seguito quando era calciatore: rivedendo le sue partite posso confermare la bellissima sensazione. Poi ci sono Matute, Florio: ragazzi con esperienza”.
Sui consigli dei grandi nello spogliatoio, il centrocampista gialloblù afferma: “Non mancano i consigli da parte dei più esperti. Pastore, Chiariello, Florio e lo stesso Franco danno sempre una mano a noi giovani. Cercano sempre di indirizzarmi su tutto, sono precisi e dimostrano di tenere alla nostra crescita. Mi voglio molto bene e credono in me. C’è un bellissimo rapporto tra over ed under, ogni giorno riservano consigli sui movimenti da fare e come comportarci in campo”. Arcamone, inoltre, parla del rapporto con la dirigenza e con la società: “Anche con il direttore Lubrano e col presidente Taglialatela ci sono ottimi rapporti, sono sempre vicini alla squadra e nei miei confronti sono stati sempre disponibili, in qualsiasi situazione”. Sulle difficoltà ad avvio stagione, il diciottenne rivela: “C’è stato un momento difficile, all’inizio del campionato: avendo il gesso non potevo giocare e non potevo essere convocato”.
Sulla vicinanza del pubblico di fede gialloblù e della famiglia: “Le persone ci incitano, dicono che siamo un bel gruppo e che giochiamo bene. A casa sono tutti contenti, da mamma a papà”. Sul pianto tattico, Arcamone è chiaro: “Sono molto contento dell’impiego e nel modulo mi trovo bene, anche perché sto acquisendo esperienza e sto migliorando nei movimenti. Non solo nello schieramento a tre, ma anche nei due davanti alla difesa in una linea a quattro”.
Sulla partita più difficile: “Le partite contro Capri e Pompei, secondo me, sono state le più complicate. Nel derby ha influito molto il campo, era stretto e non riuscivamo ad esprimere il nostro gioco. Poi c’è stata la vittoria in rimonta, dove anche il clima ha influito”. Il classe 2004 rivela la sua squadra del cuore in Serie A e i suoi idoli da piccolo: “Nessun dubbio, tifo per il Napoli. Da piccolo giocavo in attacco e seguivo i soliti noti: Messi e Ronaldo. A centrocampo ho iniziato l’anno scorso, è un ruolo che mi piace e mi sto trovando bene. Sogni nel cassetto? Diventare un calciatore e realizzarmi nella vita, al di là del calcio: sono al quinto anno d’alberghiero”.