L’importanza di denunciare. Questa è la storia di un’aggressione mancata e di una violenza fermate in tempo. Nei giorni scorsi una donna si reca presso gli uffici del commissario di Ischia e presenta una denuncia contro l’ex compagno che l’aveva aggredita e, tenendole le mani al collo, l’aveva minacciata di morte. Dopo la denuncia gli agenti di Ischia, coordinati dal vicequestore Ciro Re, hanno iniziato ad indagare sull’uomo e sui suoi spostamenti. La donna aveva anche aggiunto che il suo aggressore si era rifugiato in Francia. Parte la collaborazione con le forze di Polizia e il soggetto viene monitorato.
Manco a farlo apposta, nella notte tra sabato e domenica, l’uomo torna ad Ischia e, come primo obiettivo, pensando che le acque fossero calme si dirige verso Via Citronia per regolare i conti con la ex compagna. I poliziotti, che monitoravano l’uomo già da tempo, hanno atteso il momento opportuno per bloccarlo in flagranza di reato. L’uomo si è avvicinato alla donna che nel frattempo aveva trovato rifugio nella sua auto e, dopo aver frantumato il finestrino provava a raggiungerla nell’abitacolo. Fine dell’aggressione. Due volanti arrivano al momento opportuno, lo bloccano e lo fermano.
Dopo averlo identificato, si tratta di un 27enne tunisino con precedenti di polizia, lo hanno denunciato per atti persecutori, minacce aggravate e danneggiamento. Successivamente gli agenti hanno effettuato un controllo presso l’abitazione dell’uomo hanno rinvenuto un portatessere con distintivo metallico riproducente i segni distintivi delle Forze dell’Ordine, di quelli che si utilizzano durante servizi di buttafuori o similari e hanno denunciato l’uomo per possesso di segni distintivi contraffatti.
Ma non finisce qui. I poliziotti hanno accertato che l’uomo aveva raggiunto il luogo della lite a bordo della sua autovettura risultata essere sprovvista di copertura assicurativa, revisione periodica e carta di circolazione; pertanto gli sono state contestate le violazioni del Codice della Strada previste.
Questa volta non c’è stata nessuna violenza fisica diretta, tuttavia, sempre a Forio, solo pochi giorni fa, abbiamo raccontato la vicenda di un’aggressione fisica ad una donna e alla sua figlioletta di 2 anni. Purtroppo, la battaglia è ancora dura e difficile da affrontare.