Daily 4ward di Davide Conte del 14 febbraio 2023
Pochi giorni fa sono andato in farmacia e ascoltando gioco forza la conversazione tra l’addetta al pubblico e l’avventore servito prima di me ho carpito la notizia che anche in seno alle case farmaceutiche c’è crisi produttiva. Infatti il signore che mi precedeva si meravigliava del fatto che entrambi i medicinali che gli occorrevano non fossero disponibili e che, pur ordinandoli, la consegna non poteva essere garantita per il giorno successivo, come invece solitamente accadeva.
Siamo giunti a un punto in cui anche prodotti e servizi essenziali stanno risentendo di un momento congiunturale che non fa sconti a nessuno. Le fasi produttive della maggior parte delle industrie sono ormai dominate, a giusta ragione, dal contenimento della spesa, accorciando sempre più quella coperta che non riesce più a coprire, in un colpo solo, la necessità di soddisfare la domanda e l’obbligo di far quadrare il bilancio.
Qualsiasi capitano di azienda si trova oggi nelle condizioni di far marciare la produzione esclusivamente sul venduto, acquisito o presuntivo che sia, allungando inevitabilmente i tempi di consegna e guadagnando così maggiori certezze sulla tenuta del proprio conto economico rapportato ai costi fissi e ai rincari sempre più insostenibili di energia e materie prime, tenuto conto anche delle grosse problematiche sull’import-export sorte e non ancora del tutto risolte dopo la pandemia.
Il Governo nazionale di centrodestra, fresco fresco di doppietta nelle regionali di Lombardia e Lazio nonché detentore di un gradimento in costante crescita, è in carica da poco più dei canonici cento giorni. E dato per certo che, esattamente come i precedenti, non vanta alcuna bacchetta magica, non avrebbe potuto adottare soluzioni a breve termine che cambiassero questo stato di cose che ci fa compagnia da almeno tre anni. E’ indiscutibile, però, che il 2023 debba rivelarsi quale anno del consolidamento degli effetti di quei provvedimenti utili a sostenere le imprese (in particolare quelle energivore) ormai in preda ai salti mortali per sopravvivere.