Gaetano Di Meglio | Siena si, Siena no. Mentre l’ufficio tecnico del comune di Ischia ha affidato un incarico specialistico per la misurazione del cantiere e per la verifica, reale, delle quote che non può essere eseguita con gli strumenti in uso all’ufficio di Via Iasolino, leggiamo la prima parte della relazione tecnica del prof. Rispoli che spiega come al Cantiere sia tutto in regola e che, se proprio c’è qualcosa che non va, o si tratta di errori materiali o, invece, di piccole difformità che possono essere sanata già con la norma in vigore.
Lo ricordiamo, l’ing. Rispoli ha eseguito un parere pro veritate utile al ricorso al TAR presentato da Generoso Santaroni contro la decisione della Soprintendenza di sospendere i lavori.
Un ricorso che sarà discusso nella camera di consiglio del prossimo 8 marzo.
IL PARERE DI RISPOLI
Pertanto, il sottoscritto ha preliminarmente esaminato scrupolosamente la documentazione consegnatagli dall’Amministratore Unico della Turistica Vilia Miramare S.p.A, sig. Generoso Santaroni e quella cartacea e digitale relativa a tutti i titoli abilitativi citati, acquisita presso fo studio AD ProgettI, nel loro complesso necessarie per una ricognizione puntuale ed esaustiva del progetto de quo. Ha inoltre ricevuto dall’arch. Giuseppe Mattera copia della relazione presentata nella sua qualità di Direttore dei Lavori de quibus al Comune di Ischia in data 6/12/2022 prot. 0949821/2022 avente ad oggetto “Progetto per la realizzazione di un parcheggio interrato e di una sala polifunzionale in località La Siena — Comune d’ischia — permesso a costruire n. 38/2010.
Relazione sullo stato dei lavori e corrispondenza delle opere eseguite con i titoli autorizzativi acquisiti dalla Turistica Villa Miramare S.p.A – Controdeduzione all’ordinanza del 28.03.2022 prot. 12691”.
Lo stesso arch. Giuseppe Mattera ha dichiarato allo scrivente di aver interloquito, subito dopo la ricezione della ordinanza comunale di sospensione, con i responsabili del Servizio 8 (Edilizia) del Comune di Ischia ai quali ha illustrato le risultanze delle verifiche strumentali eseguite – di cui ha consegnato copia all’esponente – dimostrative della perfetta coincidenza della quota dell’estradosso della copertura del parcheggio con quella di progetto. Sempre l’arch. Mattera ha dichiarato di aver ritenuto, superato il problema, come confermato dal fatto che, dopo i suoi chiarimenti, ancorché verbali ma documentati, l’Ufficio Comunale non ha adottato alcun provvedimento definitivo. Ha poi effettuato sull’area di cantiere una serie di sopralluoghi, controlli e confronti delle quote altimetriche e planimetriche riscontate i sito con quelle indicate nei progetti assentiti. Ha infine provveduto alle opportune verifiche di compatibilità con le norme regolamentari e di legge che regolano il procedimento amministrativo de quo. Al termine ha potuto rassegnare la seguente relazione di consulenza tecnica di cui questa premessa è parte Integrante
La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli, che ha acquisito al proprio protocollo la predetta ordinanza del Comune di Ischia in data 29.03.2022 col n. 6445, ha, come detto in data 05.12.2022 con provvedimento prot. n. 0023837, ai sensi degli artt. 150 e 155 del D.LGS.42 ‘04 ordinato la sospensione dei lavori e sollecitato il prosieguo del procedimento ai sensi dell’art. 67 del D.LGS 42 ‘04 riproponendo le medesime richieste esposte dall’IL’TC del Comune di Ischia nell’ordinanza sopra citata, senza tener conto della intervenuta caducazione di quest’ultima ai sensi dell’art. 27 n. 3 del T.U. Edilizia DPR 380,201. In effetti l’ordinanza comunale richiamata dalla Soprintendenza, ancorché caducata e divenuta inefficacie, era motivata da: una presunta difformità della quota di estradosso del parcheggio interrato; una presunta mancata rappresentazione nelle tavole di progetto del corpo ascensore posto in prossimità di via Pontano. Tali presunte difformità e mancata rappresentazione (pur, come detto, superate dallo stesso Comune} costituiscono quindi, per relationem, le motivazioni della ordinanza della Soprintendenza e vanne pertanto dallo scrivente approfonditamente esaminate.
Presunta difformità della quota di estradosso del parcheggio interrato.
L’ordinanza dell’UTC riassume, richiamandone gli aspetti salienti, i vari sopralluoghi e controlli effettuati nel corso del tempo su sollecitazione ed alla presenza della Soprintendenza e conclude con la suddetta prescrizione sospensiva. L’ordinanza stessa, tuttavia, riconosce esplicitamente “la conformità dell’intero complesso fin qui eseguito sotto il profilo plano-volumetrico ai citati titoli edili” (ivi compresi la SCIA in variante prot. 2664 cel 22.01.2071 che l’ordinanza richiama più volte). La verificata, pacifica, riconosciuta e più volta ribadita nel corso dei vari sopralluoghi e nella stessa ordinanza dell’UTC dei Comune di ischia prot. n. 12691/2022 del 29/03 2022 “conformità plano volumetrica dell’intero complesso” si pone in evidente, radicale contrasto con il provvedimento sospensivo e con la richiesta di “riproposizione della pianta di copertura di tutte le opere con le quote effettive dei luoghi completa della progettazione delle opere emergenti da realizzare, rispetto alla quota di ingresso della strada comunale di Via Pontano”.
Se vi è conformità — come è riconosciuto esplicitamente – delle opere eseguite infatti non si comprende che senso possa avere l’ordinanza di “ripresentazione delle opere «riprecisazione delle quote” dal momento che esse sono perfettamente annotate nei progetti originari e, comunque, meglio illustrate e chiaramente riproposte con la SCIA in variante del 21 gennaio 2021, che la precede di gran lunga nel tempo e che integra, prima ancora che î TC e Soprintendenza emanino le loro rispettive ordinanze, il titolo abilitativo al quale riferire lo status quo delle opere realizzate per confrontarle con quelle autorizzate e che, a ben vedere, già di fatto risponde, precedendola, anche alla richiesta della richiamata ordinanza relativamente alla ripresentazione delle opere e riprecisazione delle quote. Peraltro, tale SCIA in variante è stata acquisita al protocollo del Comune di Ischia vol n. 2664 dei 27.01.2021 senza che l’UTC di Ischia abbia mosso rilievo alcuno.
Si legge nel rapporto dell’UTC, citato nella propria ordinanza prot. n. 12691 2022 del 29.03.2022, che il progetto prevedeva di attestarsi all’estradosso ad una quota inferiore alla via Pontano, garantendo una coincidenza tra il piano orizzontale dell’estradosso del parcheggio ed il piano inclinato della strada in corrispondenza dell’ingresso al parcheggio”.
Sarebbe facile ironizzare sulla descrizione non certo esemplare di questa presunta mancata corrispondenza. Come sia possibile garantire la coincidenza tra un piano inclinato con un piano orizzontale resta un assunto di geometria analitica, descrittiva e proiettiva di difficile comprensione.
Ad ogni buon conto tale assunto è smentito proprio da quanto rappresentato nell’elaborato C1 alla sezione B-B, evidenziato dall’UTC e portato a sostegno della tesi della coincidenza tra un piano inclinato ed un piano orizzontale. Sempre I’UTC nel descrivere l’elaborato evidenzia che nella predetta sezione si rilevano tre linee tratteggiate di diverso colore, il profilo di via Pontano (rosso), il profilo del terreno prima dell’intervento (verde), il livello del mare (azzurro)”, che consentono di “individuare inequivocabilmente il posizionamento del volume interrato e chiarire che esso non sarebbe emerse fuori terra, così da dimostrare che l’opera non avrebbe avuto alcun impatto visivo”. Uno stralcio della sezione B-B della tavola C1 del progetto autorizzato in cui si leggono chiaramente le tre linee colorate descritte consente una migliore lettura della descrizione esposta dall’UTC in forma narrativa.
(…)
Per confrontare lo stato di fatto con quello di progetto non basta limitarsi a sostenere che tre linee, in particolare quella rossa tratteggiata – indicante l’andamento di via Pontano – siano sufficienti a dimostrare che il piano della copertura (orizzontale) è posto al disotto del piano (inclinato) della strada. Nella descrizione narrativa dell’UTC manca la quarta linea (nera continua) — quella più importante – che indica i! piano della copertura che risulta con ogni evidenza, come sì vede, a quote più sita sulla linea rossa!
La vista in sezione dimostra chiaramente che fa copertura del parcheggio in corrispondenza del lato sx della figura sopra riportata coincide con la linea rossa che, si ricorda, indica l’andamento di via Pontano (piano inclinato), mentre sul lato dx della figura è chiaro, palese ed incontrovertibile che la linea nera (che indica il piano orizzontale di estradosso della copertura) è posta ad una quota evidentemente superiore a quella rossa di circa 60 cin. misurata in scala. Pertanto, come è ovvio, la rampa di accesso al parcheggio sul lato sx della figura è pressoché pianeggiante, al centro in leggera salita e sul lato dx ha una pendenza più accentuata.
D’altra parte è quello che accade sempre quando un segmento inclinato ne intercetta uno orizzontale: ci sono punti più alti, un punto coincidenti (la loro intersezione) e dei punti più bassi. La sezione è rappresentata con assoluta chiarezza sui grafici di progetto ed è evidente che gli equivoci intervenuti sono stati causati dal mero errore materiale costituito dal posizionamento – nel progetto approvato con Permesso di Costruire n. 38/2010 – della linea di sezione indicata sulla pianta. Tanto è confermato anche dalle tutte le ulteriori rappresentazioni grafiche allegate al PAC. Come si può notare, nella tavola C2 del permesso a costruire vengono indicate le quote di ingresso rampa e quota copertura
La rappresentazione della sezione C-C della tavola C.4 riporta l’inclinazione della rampa in perfetta aderenza alla quota indicata sulla planimetria, ma indica anche la quota di via Pontano in corrispondenza della mezzeria della rampa (+4,24).
Per cui, la rappresentazione della rampa è corretta nella posizione che corrisponde all’ingresso pedonale (corrispondenza con la linea rossa). Quindi, in quel punto, oggi, come è facile notare l’andamento della rampa pedonale coincide con la rappresentazione indicata nella sezione della tavola C4 riportata in figura 2.
La rampa pedonale è a livello della Via Pontano, mentre sul lato esterno della rampa carrabile il dislivello è pari a 63 cm, equivalente al dislivello di un piano inclinato (via Pontano) lungo circa li metri con una pendenza media del 6-7%, il tutto in perfetta coincidenza con la sezione B-B dell’elaborato C1.
Il dato più rilevante, tuttavia, è costituito dal fatto che la quota della copertura della struttura è costante, come è ovvio trattandosi di solai piani, detti comunemente e nello stesso lessico tecnico anche “orizzontamenti”, e che la struttura è stata realizzata in perfetta corrispondenze al progetto approvato.
La Via Pontano invece, si sviluppa in discesa — per il tratto limitrofo all’ingresso della rampa – con un dislivello che parte da quota +4.66 e termina a quota 4.00. La quota 4,24, indicata con un asterisco, indica la quota in corrispondenza della mezzeria della rampa, come è confermato dall’attuale stato dei luoghi.
Tale differenza di quota è riscontrabile anche dal rilievo dello stato dei luoghi allegato al permesso a costruire 38/2010, dove sono riportati i capisaldi n.ro 110 e 111. Come si evince dallo stralcio riportato, la quota del caposaldo n.ro 110 è di 1.41 e quella del n.ro III è di 0.55 con un dislivello tra i due punti pari 0,86 metri. Il caposaldo n. 110 è quello che coincide con la quota relativa +4.66 indicata nella planimetria della tavola C2. Quindi, a sua volta, la quota indicata nella sezione C-C (- 4.24) coincide con quella corrispondente alla mezzeria della rampa. Da qui discende il refuso grafico che riporta, sul progetto originario, una rappresentazione non precisa della inclinazione della rampa. Tale refuso è stato successivamente precisato con la SCIA del gennaio 2021 – più di un anno prima che venisse emanata l’ordinanza dell’UTC! – attiene alla posizione della linea di sezione C-C mal posizionata per un evidente, banale, irrilevante (non fosse che per tutti gli equivoci intervenuti!) errore di traslazione grafica.
Del rilievo dello stato dei luoghi risulta che ii dislivello tre via Pontano all’altezza della rampa pedonale e la copertura, coincide perfettamente con l’indicazione progettuale. Il dislivello tra via Pontano all’altezza del lato esterno della rampa e della copertura misura circa 6 cm.
Il particolare ingrandito mostra chiaramente il dislivello tra la sede stradale di via Pontano e la quota di calpestio della struttura. E, se non basta, devo aggiungere che l’emendamento del posizionamento della citata linea di sezione è già chiaramente rappresentate nei grafici allegati alla SCIA in Variante acquisita al protocollo del Comune di Ischia col n. 2664 dei 22.01.2021. In una date, cioè, che precede di gran lunga quella delle contestazioni mosse dall’UTC prima e dalla Soprintendenza per
l’attuale stato dei luoghi è di per sé, pertanto, il documento probatorio più importante per dimostrare quanto sia qui affermato. Esso conferma inequivocabilmente e si legge chiaramente la differenza di quota tra la copertura e Via Pontano che sul lato della rampa pedonale coincide, mentre sul lato esterno della rampa carrabile mostra la differenza tra la linea rossa rappresentante via Pontano e la linea nera della copertura. Per altro è facile – e perfino banale! – constatare, come fanno gli stessi tecnici dell’UTC, che l’altezza dell’opera è perfettamente conforme al progetto e in linea con quanto rappresentato graficamente rispetto alla quota — rimasta immodificata, caposaldo certe e tuttora riscontrabile – delle costruzioni circostanti, segnatamente del pavimento ricoperte dagli archi sottostanti Via del Seminario (-4 cm).
I tecnici dell’UTC confermano — e questa conferme appare con ogni evidenza decisiva e dirimente! – che il piano delia copertura coincide, ed è anzi sottoposto di 4 centimetri rispetto alla quota di +4,66 st.m.m, indicate in corrispondenza dei portici del fabbricato adiacente il lato sud del parcheggio, caposaldo di riferimento che preesiste alla realizzazione delie opere di progetto, rimasto immodificato, la cui quota è tuttora facilmente riscontrabile. E come si è detto, in sede di verifica delle tavole di progetto relative alla copertura, in occasione dell’avvio dei lavori relativi a tale area di intervento, i progettisti si sono accorti dell’errore grafico, e per di evitare qualsivoglia equivoca lettura, hanno precisato – con la SCIA in variante del gennaio 2021 – il corretto andamento della rampa d’accesso alla copertura in corrispondenza della linea di sezione C-C .
Pertanto dalla lettura integrale del progetto, confrontando sia quanto rappresentato graficamente che numericamente, si evince che al netto del mero errore materiale, la cui correzione precede di gran lunga l’ordinanza de que – in linea di sezione C-C, facilmente rilevabile come già detto dalla settore incrociata anche delle altre tavole e delle relative quote e comunque giù cos ogni evidenza e in tempi novi sospetti precisata con apposita SCIA, io stato dei luoghi attuate coincide, al netta già piccole, modestissime variazioni, tra l’altro rientranti nelle tolleranze di legge, con le previsioni progettuali e con i titoli abilitativi in possesso delia Turistica Vilia Miramare SpA. Infatti, le sezioni rappresentate, in particolare quella riportata nelle figure 5 e 6, mostrano chiaramente che l’andamento della Via Pontano offre alla persona che percorre in discesa la strada un punto di vista variabile che passa da un livello coincidente con quello della copertura ini corrispondenza della rampa di accesso pedonale a un punto vista sottoposto di -0.63 mt. E perciò del tutto evidente che le errate valutazioni dell’UTC e della Soprintendenza sono scaturite dal fatto di non aver considerato né la SCIA in Variante acquisita al protocollo del Comune di Ischia coi n. 2664 del 22.01.2021, né fa variabilità dei dislivelli tra la strada (in pendenza) e la copertura (orizzontale) del parcheggio e per essersi soffermati in modo generico su un solo punto della rampa per sostenere — in modo del tutto fuorviante! — la mancata coincidenza con quanto rappresentato sui grafici, che, invece, dimostrano esattamente il contrario e cioè la perfetta corrispondenza delle opere realizzate con quelle autorizzate.
1-Continua