Con il vicecommissario Loffredo il punto su Piazza Bagni, sui sopralluoghi degli edifici e sulla possibile riapertura della zona di Casamicciola.
“Dalla settimana scorsa – ci ha detto l’ing. Loffredo – abbiamo iniziato dei rilievi e dei sopralluoghi puntuali presso gli edifici con termine la zona di Piazza Bagni, soprattutto le attività produttive, gli alberghi e le Terme finalizzati a stabilirne il grado di inagibilità e funzionalità conseguente all’evento calamitoso del 26 novembre. I sopralluoghi che stiamo mettendo in campo, tra l’altro, hanno anche un altro importante effetto, quello di ridefinire a breve la zonazione che è stata prodotta dai centri competenze.
Questi sopralluoghi, che abbiamo effettuati anche con gran parte dei responsabili che hanno assistito la prima fase delle attività dei centri competenza con l’emanazione della prima zonazione a seguito dell’evento e che oggi può subire delle modifiche in termini di ridefinizione proprio alla luce degli interventi di somma urgenza che hanno avuto e stanno avendo corso al fine di mitigare il rischio residuo.
Inoltre, anche alla luce di una conoscenza del territorio che è certamente più dettagliata con il passare delle settimane, grazie ai rilievi specifici e ai sondaggi che abbiamo effettuato con i diversi centri di competenza stiamo mettendo a frutto il quadro cognitivo di diagnosi.
Questa fase diagnostica ci consente di poter avere un quadro molto più preciso, anche dopo gli interventi che hanno eliminato il fango dalle strade, dagli scantinati, dai piani terra degli edifici e dagli alvei tombati che sono stati disostruiti e che rappresentavano una delle principali criticità di carattere idraulico.
Il lavoro che stiamo mettendo in campo e che produrrà una previsione di riapertura sicuramente nelle prossime settimane. La rielaborazione di queste informazioni, sopralluoghi e dati, inoltre, consentirà di rimodulare la zona di Piazza Bagni, che è quella oggetto della fase di studio per poter consentire alle attività produttive, ma anche alle abitazioni, di poter ritornare ad una certa normalità.
Rispetto al rischio “Celario” che incombe su Piazza Bagni, Loffredo ha aggiunto una riflessione puntuale: “queste attività sono finalizzate a capire quale può essere il rischio di quell’area. Chiaramente – aggiunge Loffredo – cambierà il tipo di zona cambia, ma questo non significherà che il rischio sarà nullo. Avremo cambiamenti rispetto alla previsione fatta un mese e mezzo fa. La valutazione del rischio idraulico non può essere annullata e sarà comparata ad altre zone e hanno visto comunque degli effetti ma non così tali da poterle mettere in condizione di essere neppure raggiungibili come la zona rossa
A Monte – aggiunge Loffredo – stiamo continuando con gli interventi di somma urgenza e l’obiettivo è quello dato dalla normativa, di completare il quadro degli interventi finalizzati poi a definire un piano che, insieme col piano di assetto idrogeologico, definisca anche il piano di ricostruzione anche attraverso un’analisi delle alternative possibili”