Giovedì 2 marzo a partire dalle 17.00, la Biblioteca Comunale Antoniana proporrà la presentazione del libro del Dott. Carmine Esposito: “O San Vito patrone ‘e Furie”. L’incontro, dopo i saluti della direttrice della biblioteca comunale Antoniana, prevede l’intervento del Parroco della Chiesa Madre di San Vito di Forio, Don Cristian Solmonese, del Sindaco di Forio Dott. Francesco Del Deo e del Direttore dell’Archivio diocesano di Ischia, Prof. Agostino di Lustro che introdurranno l’autore Dott. Carmine Esposito. L’intera serata si avvarrà del supporto tecnico di Natalino Di Maio, Francesco Di Chiara, Luigi Castaldi e Davide Calise.
San Vito trasportato alla Biblioteca Antoniana, nella casa di Vittoria Colonna, per la presentazione del lavoro di Carmine Esposito. Un lavoro che è frutto di una tesi di studio, ma è Carmine che ci illustra quella che sarà la giornata e quello che poi è stato il suo lavoro tra credenza, devozione e senso di appartenenza
“San Vito fuori comune – ci ha detto Esposito – , ma in effetti non è proprio così perché niente succede per caso. Sì San Vito è patrono di Forio, un patronato come dicono gli antropologi fin dal 1300, però la storia di Forio dedicata a San Vito e anche antecedente e risale all’anno 1000. La Chiesa di San Vito all’origine non era ubicata dove la la troviamo oggi, ma era una chiesa che si trovava sotto alla montagna dei Poseidon e a causa delle escursioni saracene fu stata spostata, appunto, dov’è oggi e dove è stata ampliata nel corso dei secoli. Ma anche qui a Ischia, presso la chiesa del Buon Pastore, era dedicata a San Vito, quindi San Vito del Buon Pastore cioè San Vito nel Buon Pastore. Tanto è vero che al Museo Diocesano abbiamo una pala di San Vito dove San Vito non è rappresentato come un ragazzo quindicenne, ma come un giovanotto un po’ più grande, con la barba e con le basette quindi quasi un cavaliere che difende il popolo.
Abbiamo anche un’altra pala, o meglio, un ritratto in forma gigante di San Vito con tutti questi grappoli d’uva che prima si trova nella chiesa parrocchiale di San Francesco Saverio adesso è stato spostato nel museo Diocesano e, appunto, dicevi il lavoro nasce da un attento studio su San Vito e c’è da precisare che io ho un forte legame con questo santo fin dall’età della fanciullezza e quindi è lui che mi ha accompagnato, quasi per mano in tutte le mie tappe della vita e tuttora basta che lo si invoca e questo è il mio augurio che tutti, invocando qualsiasi Santo sia a noi legato, possiamo scorgerlo nella vita degli altri, quindi anche nella vita quotidiana, nel lavoro e a imitazione, appunto di Cristo, e lo riscontriamo soprattutto nelle persone più deboli e non fare agli altri quello che non voi che venga fatto a te.
La mia tesi di laurea nasce un compendio sia dal punto di vista geografico sia dal punto di vista storico artistico quindi ci sarà un’attenta lettura della statua di San Vito che è catalogata anche sui libri del Settecento di Elio Catello e un commento è stato fatto anche dal mio professore compianto ormai Ferdinando Bologna che l’ha catalogata tra l’argenteria del 1700 perché ricordo che questa statua è nata dal Bozzetto dello scultore Giuseppe Sammartino e poi realizzare dei fratelli Del Giudice. Ci sono anche dei simboli particolari su questa statua non solo dei simboli che raffigurano il santo e poi parleremo anche dei punzoni in argento vivo attendono attestano la loro originalità. Questa fotografia è emblematica. Il fatto che San Vito guardi me io guardo lui perché, appunto, come dicevo prima il Cristiano deve sempre guardare chi è più grande di lui.
Il profilo. Carmine Esposito nasce a Ischia il 31 maggio 1979. Fin dalla giovane età è appassionato di storia, arte, tradizioni e cultura del suo paese, Forio, e dell’intera isola d’Ischia. Dopo gli studi classici, si laurea presso l’istituto universitario “Suor Orsola Benincasa” di Napoli in Conservazione dei Beni Culturali (con indirizzo storico-artistico). La sua tesi di laurea in Storia delle Tradizioni Popolari è dedicata al culto di San Vito Martire, Patrono di Forio, a cui è molto legato fin dai tempi adolescenziali ed il cui amore gli è stato trasmesso dal Parroco Mons. Giuseppe Regine, dal Presidente del Comitato dei festeggiamenti in onore del Santo, Emilio Amalfitano, dall’amico Can. Giuseppe Nicolella e dal nonno materno Giuseppe. Da questo elaborato nasce il desiderio di pubblicare un saggio per coloro che vogliono approfondire il culto del giovane Martire di Cristo, morto nel 303 sotto la persecuzione dell’imperatore Diocleziano, e quale sia stato il suo legame con il Comune di Forio in Ischia. Auspica che il Comune di Forio bandisca una borsa di studio per gli studenti delle scuole medie sulla figura di San Vito, affinché le nuove generazioni si appassionino al Santo. È consulente finanziario in Poste Italiane ed è stato promotore di varie manifestazioni filateliche sul territorio isolano, con annulli postali speciali. Ha collaborato al progetto “Chiese aperte” della Diocesi di Ischia come guida per la riscoperta del patrimonio artistico locale ed ha in pectore il desiderio di far emettere un francobollo, che commemori un evento isolano, magari proprio riguardante la statua argentea del Sanmartino.