Un girone fa, la terribile quanto inaspettata sconfitta interna, unica tra le mura amiche nella straordinaria cavalcata stagionale. L’Ischia di Enrico Buonocore si prepara alla prossima uscita in campionato, a meno sei impegni dalla fine del campionato: il cammino dei gialloblù farà tappa allo Stadio Vezzuto-Marasco di Monte di Procida. Ad attendere gli isolani ci sarà il Montecalcio, fanalino di coda della competizione e profondamente stravolto rispetto alla sfida del Mazzella. Buonocore, nella consueta conferenza stampa a poche ore dal ritorno in campo, ha analizzato i prossimi avversari e si è soffermato sul rush finale del torneo.
Si tratta di una partita importante per restare in vetta alla classifica, ma anche un riscatto per la sconfitta dell’andata:
“Sì, all’andata il risultato ci ha visti sconfitti. La partita però è stata abbastanza sotto controllo per oltre un’ora di gioco, poi ci sono stati quei dieci minuti di follia e dopo la gara è andata come ricordiamo. Il ritorno sarà totalmente diverso perché il Montecalcio si è rinnovato molto, sono cambiati sei o sette giocatori, è una buona squadra. In questo momento è in ultima posizione, ma la classifica non rispecchia il valore. Ci sono buoni giocatori e sono allenati bene, per noi sarà molto ma molto difficile. Secondo me sarà la più difficile di tutte quelle che affronteremo da qui alla fine del campionato”.
Si aspetta un Montecalcio stile andata? Quindi in attesa della giocata dell’Ischia e poi pronto a ripartire?
“È un po’ la caratteristica di quello che stanno cercando di fare da quando è stata rinnovata la squadra. Però ci sono giocatori di gamba, bravi negli inserimenti e c’è un attaccante molto fisico, ma con una discreta corsa. Poi c’è un giocatore che gioca sulla trequarti con un’età avanzata, ma anche lui con buone qualità, di piede mancino e sa giocare. In difesa è una squadra molto fisica, esperta. A metà campo hanno un giocatore che abbiamo incontrato quando stava al Pomigliano, nel girone d’andata. Ripeto, affrontiamo una buona squadra che credo possa riuscire a fare qualcosa d’importante. Non è una formazione candidata a retrocedere direttamente”.
Possiamo aspettare una partenza dell’Ischia all’attacco come avvenuto nel derby?
“Il nostro pensiero è quello, poi non sempre ci riusciamo. Vogliamo aggredire la partita, cercando di correre in avanti e di fare le cose che proviamo durante la settimana. È il nostro credo e non abbiamo intenzione di cambiare idea. Affrontiamo un avversario alla portata. Con l’atteggiamento giusto e con la stessa mentalità di questa settimana, sono abbastanza sereno”.
Che undici potremmo aspettarci, ricordando quel problemino per Cibelli durante l’ultima partita?
“Nell’ultima seduta si è allenato, negli scorsi giorni ha avuto un po’ di febbre. Nella rifinitura ci sarà regolarmente. Quindi non credo ci saranno grosse novità. Brienza si sta allenando a parte, si allena sopra quando noi andiamo al Rispoli. Credo che dalla settimana prossima sia arruolabile come tutti gli altri”.
In partite contro squadre che giocano dietro la linea della palla, il ritorno di Brienza potrebbe essere fondamentale?
“Non lo scopriamo oggi, è un giocatore straordinario. Purtroppo ha avuto due o tre infortuni, è stato penalizzato. Mi sarebbe piaciuto averlo a disposizione sempre e farlo giocare. Quando c’è lui, mi diverte vederlo giocare. Adesso, visto che è fuori per infortunio, è importante la sua presenza nel gruppo e nello spogliatoio. Per noi e per i ragazzi, è sempre molto importante. Se il prossimo anno mi dovesse chiedere di giocare ancora, sarei felicissimo. Per me sarebbe un onore e un piacere continuare qui con lui”.
Sabato sarà una partita difficile, ma in contemporanea c’è lo scontro diretto tra Pompei e Albanova. Potrebbe essere il clou della stagione:
“Sì, potrebbe essere, ma dopo questa giornata mancheranno ancora cinque partite. Un anno col Messina abbiamo preso otto punti al Palermo nelle ultime sei partite. Può essere tutto o niente, le squadre che in questo momento ci stanno dietro vincono sempre, al netto delle due sconfitte del Casoria negli scontri diretti. Le altre hanno un rendimento sempre costante, stanno facendo molto bene, sia l’Albanova che il Pompei. Da qui alla fine, le cose possono cambiare: ci sono ancora degli scontri diretti e altre partite in programma. Siamo molto concentrati su di noi, se dovessimo vincere le partite, non dovremmo guardare gli altri. Non è una questione di essere fenomeni, in questo momento pensiamo a noi. Ho questa percezione all’interno dello spogliatoio, il pensiero è rivolto al Montecalcio: non ho mai sentito dai miei ragazzi, in questa settimana, parole sul calendario delle altre. Questa è una cosa positiva”.
Voler riscattare la partita d’andata potrebbe essere uno svantaggio?
“Il nostro pensiero non è rivolto alla sconfitta di un girone fa, abbiamo un solo obiettivo: vincere le partite che restano per raggiungere il traguardo, ovvero la vittoria del campionato. Tutto dipende da noi. Non ci sarà nessun problema col Montecalcio riguardo all’andata, vogliamo soltanto vincere per restare lì. È il mio pensiero e quello dei ragazzi. Lo svantaggio è rappresentato dall’assenza dei tifosi, sono stati fondamentali a Capri ad esempio, ci hanno aiutato molto. Anche a Casoria sono stati fantastici. Purtroppo non ci saranno, giocheremo senza il nostro pubblico: andremo lì e cercheremo di fare ciò che abbiamo provato durante la settimana”.
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