Ugo De Rosa | Ieri alle 12.00 nuovo consiglio comunale a Barano. Il civico consesso ha “inaugurato” la rinnovata sala consiliare del municipio dopo alcuni anni di lavori di adeguamento ed efficientamento energetico con un’assemblea che all’ordine del giorno prevedeva due punti eminentemente tecnici. Il primo ha riguardato la nomina del revisore unico dei conti del Comune per il triennio 2023/2025, atto dovuto che ha visto conferire l’incarico al dottor Maurizio Mauriello.
Il secondo punto verteva invece su una modifica del Regolamento generale delle entrate, che è stato approvato a maggioranza, con l’astensione dell’opposizione. Come alcuni lettori ricorderanno, durante l’emergenza covid, il consiglio approvò tale regolamento – la cui approvazione è facoltativa per gli enti – che tra l’altro prevede la possibilità di revoca delle licenze ai contribuenti morosi. «All’epoca – ha commentato la consigliera Maria Grazia Di Scala – noi votammo contro tale approvazione, per un chiaro fatto di opportunità visto il momento emergenziale, non certo perché volessimo agevolare i contribuenti morosi, ma perché in piena emergenza non volevamo calcare la mano, con quello che stava succedendo all’economia baranese, non certo florida, dove i negozi invece di aprire chiudono».
Fu anche previsto, un paio di anni fa, che i contribuenti morosi avrebbero potuto rateizzare il debito, e onorarlo previa prestazione di una garanzia tramite polizza fideiussoria rilasciata – secondo la precedente formulazione dell’articolo 16 – da un istituto bancario iscritto in determinati elenchi.
«Noi ci opponemmo fermamente su questo», ha continuato l’avvocato Di Scala, «perché avevamo previsto – e abbiamo avuto ragione, tant’è che oggi il Consiglio ha dovuto modificare l’articolo in questione – che non ci sarebbe stata disponibilità da parte delle banche accreditate a rilasciare fideiussioni anche per importi elevati. Non dimentichiamo che Barano è il comune dove si paga la Tari più alta dell’isola d’Ischia, e molti imprenditori non l’hanno pagata per anni, dunque con un accumulo di somme importanti: difficile, per non dire impossibile, trovare sull’isola un istituto di credito accredito che possa fornire tali garanzie. Oggi i fatti ci hanno dato ragione. Sono partite dal Comune le prime revoche di licenze amministrative all’esercizio del commercio e delle attività imprenditoriali proprio perché i poveri contribuenti non sono stati in grado di trovare – e non certo per loro colpa – un istituto bancario accreditato».
Dunque, si è resa necessaria la modifica dell’articolo 16: «Durante la votazione ci siamo astenuti soltanto perché all’epoca ci eravamo espressi in maniera contraria contro l’approvazione di quel regolamento in quel determinato momento storico. La modifica ha esteso la prestazione delle garanzie per il contribuente moroso anche alle polizze assicurative, rilasciate da qualsiasi agenzia con un rating minimo (pari a BB) e all’iscrizione di ipoteca legale su immobili di cui l’attività commerciale dispone».