giovedì, Novembre 28, 2024

GiBì Castagna: “No al gioco delle tre carte sul porto”

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Giovan Battista Castagna a gamba testa: a cosa serve prospettare tre soluzioni se già si pensava a quale percorrere? A che gioco stiamo giocando?

Gaetano Di Meglio | Giovan Battista Castagna, abbiamo letto un comunicato dai toni forti e giusto sembra che il commissario Legnini sia affetto da “riunite”
No, vabbè. Non è il caso di mettere benzina sul fuoco perché i problemi già sono tanti, però è chiaro che alla lettura dell’ordinanza 8 siamo arrivati a stendere un cronoprogramma dove per 5 o 6 giorni di lavoro, insomma, aspettiamo la metà di giugno, se tutto va bene per vedere i risultati. Mi sono preoccupato per il caso in generale perché, comunque, si tratta di un modesto intervento e perché stiamo parlando di 12.000 metri cubi di fango di cui 7.000 circa si trovano ad ovest del molo di sotto flutto del porto di Casamicciola e gli altri 5.000, per capirci, nella zona all’esterno del Porto dove Marina di Casamicciola, di solito, sistema i puntoli di galleggianti. Sono intervenuto perché, ecco, sono stato sollecitato dagli stessi operatori portuali preoccupati perché sanno benissimo che “Marina” deve installare i pontili e, oltretutto, non è stato eseguito nemmeno quel lavoro che era già stato appaltato e iniziò nell’ultima settimana di giugno dello scorso anno, sospeso per pochi giorni perché ci fu il Premio Internazionale di Giornalismo e poi, definitivamente sospeso dopo la mia sfiducia.

Parliamo del piano che porterà a Marini di Casamicciola alla revoca della liquidazione. Un piano che prevedeva l’incremento dell’offerta diportistica di Casamicciola ed è un bel problema.
Ho letto la relazione del sub commissario, l’ingegnere Loffredo, dove sono riportate tutte le opzioni e dove si prevedono tutti gli scenari possibili sul come sistemare questi famosi 12.000 metri cubi e si ipotizzavano tre possibilità. La prima era quella utilizzarli per fare il rinascimento, la seconda per colmare e per difendere la costa (a Forio, ndr) e si paventava anche l’ipotesi di poterli utilizzare sotto al Pio Monte lì dove già nel 2009 ci fu quest’idea e poi l’ultima, quella creare una colmata in fondo al mare, a tre o quattro miglia di distanza da Sant’Angelo. Alla fine, però, si dice l’unica soluzione percorribile è l’ultima. Ma si capiva effettivamente che per sistemare questo terreno, l’unica possibilità reale era questo. Forse se si interveniva prima, magari, ecco la questione si risolveva prima. Ripeto è una preoccupazione che ho sollevato anche per aver accolto quelle che sono le preoccupazioni degli operatori del Porto.

Qual è l’atteggiamento delle istituzioni in questo caso? Il mondo istituzionale sulla questione porto di Casamicciola come si è mosso?
Io l’ho vissuto dall’esterno perché, per mia scelta, ho cercato di non pressare chi doveva giustamente decidere in fretta. Sappiamo tutti quello che è successo dopo il 26 di novembre ed è chiaro che dopo 4 o 5 mesi, la situazione del porto ma anche in tanti interventi emerge tanta lentezza. Oggi la necessità è quella del porto, ma in seguito farò altri interventi con l’intento di incitare, dare suggerimenti e anche per sollevare delle preoccupazioni come, appunto, in questo caso.

E’ importante fare presto perché in gioco ci sono anche i sacrifici compiuti da Marina di Casamicciola. Abbiamo fatto tanto per risollevare le sorti di questa di società, ricordo che i lavoratori di Marina di Casamicciola percepiscono lo stupendo al 70% e anche loro ci stanno mettendo tanto per poter risollevare le sorti economiche e finanziarie di questa società. Ecco, dopo tanta fatica, non vedo perché dobbiamo sprecare tutto per così poco. Per un altro anno Marina Casamicciola deve onorare l’impegno con l’erario e onora con una rata tutti i debiti che ha. Non vorrei che l’impasse duri altri 7 o 8 mesi da mettere in difficoltà la società del comune e quindi buttare all’aria tutto il lavoro e tutta la fatica tutta.

Il comunicato

Tiene banco la vicenda legata al (mancato) dragaggio sul porto di Casamicciola Terme, attualmente ancora interdetto al traffico marittimo quando manca meno di un mese alla Pasqua ed all’apertura della stagione turistica. Sull’argomento è intervenuto l’ex sindaco della cittadina termale e attuale coordinatore isolano di Forza Italia, Giovan Battista Castagna. «Trovo quantomeno anomalo che il soggetto attuatore dell’intervento sia il Comune di Lacco Ameno – esordisce – tra l’altro nell’ordinanza n. 8 firmata dal commissario Legnini vengono riportati tre possibili scenari legati ai 12.000 metri cubi di materiale da smaltire suddivisi tra le aree ovest ed est del molo. Si parla di eventuale riutilizzo a fini di ripascimento, di colmate o di riempimento di zone che insistono ad una certa distanza anche al fine di tutelare la posidonia». Castagna poi aggiunge: «La soluzione attuabile, di fatto lo dice la stessa relazione, è solo quella del collocamento al largo del predetto materiale. Parliamo di un epilogo scontato, non capisco perché sono servite svariate riunioni (addirittura dodici) per arrivare a queste conclusioni. Si è perso tempo inutilmente con conseguenze che potrebbero essere drammatiche: non mi riferisco soltanto all’aspetto legato al diportismo, ma anche al traffico commerciale che in ogni caso dava il suo onesto contributo all’economia del paese». Il coordinatore azzurro poi chiude con un auspicio: «Adesso bisogna “accelerare” per recuperare il tempo perduto rispettando il crono programma anche se purtroppo continuano a non arrivare notizie confortanti».

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