Come annunciato, il nuovo candidato sindaco di Del Deo, Pasquale Capuano, ha ufficializzato l’accettazione della candidatura presentandosi agli elettori. Ha esordito sui motivi che lo hanno indotto ad accettare la sfida: «Ci sono momenti nella vita in cui si verificano delle situazioni, delle circostanze davanti alle quali la cosa più immediata sarebbe tirarsi fuori, girarsi dall’altra parte e pensare al proprio interesse a ciò che uno può perdere e a ciò che uno può guadagnare. Ma io ritengo, in verità, che solo chi non lotta, solo chi si gira dall’altra parte, solo chi si tira indietro… perde in partenza.
Vedete, la mattina per farmi la barba uso il rasoio a mano anziché il rasoio elettrico, perché in questo modo sono costretto a guardarmi allo specchio. Guardandomi in faccia tutti i giorni, se mai ce ne fosse stato bisogno, io mi faccio un esame di coscienza. E nei miei occhi guardo gli occhi di mia moglie e dei miei figli, dei miei genitori, dei miei amici, del mio popolo. Ebbene, io sono tranquillo di agire correttamente, di agire nel rispetto della legge, della mia gente, della mia terra… e soprattutto nel rispetto della mia coscienza.
Ebbene, avrei potuto come 5 o 10 anni fa pensarne di rimanere fuori, d’altra parte, faccio una professione che mi tanta soddisfazione, ho la fortuna di avere una famiglia serena, qualche hobbies e tanta libertà. Ma quanto l’amministrazione uscente mi ha invitato ad assumere il ruolo di leader per guidarla verso il futuro, ho sentito il dovere di rispondere PRESENTE!»
Proseguendo: «Davanti a questo invito non vi nascondo che ho pensato, ho riflettuto e alla fine ho accettato. Ed ho accettato perché questo è il gesto più concreto per chi come me ama Forio. Vedete, in questo paese, da un lato c’è un gruppo che si sta formando, dall’altra una amministrazione uscente che ha fatto tante cose, naturalmente poi vedremo se ancora perfezionabili o da rivedere ma comunque ha gettato le basi per fare grandi cose. Ma la risposta all’invito è stata quella di dire: voglio dare la possibilità a questo paese di scegliere serenamente la guida per i prossimi anni.
VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO
«C’è un numero di foriani che in maniera silenziosa e poco visibile, guarda le dinamiche che portano alla formazione di una nuova compagine amministrativa e non parlano, riflettono. Io mi sono messo nei loro panni, come mi sarei comportato? Ed allora accettare questo invito è stato proprio quello di dare un’alternativa che nasce sulla radice della passata amministrazione con un nuovo slancio, un nuovo sviluppo, nuove energie e deve portare a germogliare una nuova pianta fatta di rami giovani, rami rigogliosi, di rami che si protendono verso il futuro per i prossimi 20 – 30 anni.
Questo paese ha bisogno che si parli di sviluppo, con grandi opere, proposte e idee innovative che devono guardare alla Forio del domani senza tralasciare la quotidianità. Oggi Forio è diventato e naturalmente questo nessuno lo può negare, il maggiore polo attrattivo dell’isola d’Ischia e questo grazie alla politica del sindaco Del Deo e della sua amministrazione. Naturalmente tutto questo non significa che l’operazione si sia conclusa, Forio adesso deve allargare il suo centro di attenzione, se si considera che molto del tempo che un turista dedica alla conoscenza dell’isola lo trascorre tra l’area del porto turistico con i suoi tipici ristoranti, il Soccorso e il centro, tutto ciò da una parte ci inorgoglisce ma dall’altra ci spinge a fare di più perché bisogna ampliare l’offerta. Bisogna valorizzare l’intero territorio ad iniziare da Panza luogo che negli ultimi anni è stato riscoperto come luogo di antiche tradizioni e cultura a cui si andranno ad affiancare strutture sportive volano di una nuova economia basata proprio sul turismo sportivo attività che si svolge tutto l’anno.
Non dobbiamo dimenticare che Forio e l’intera Isola vengono fuori da una grave crisi legata al Covid che fortunatamente a Ischia è stata compensata dalla sua immagine e potenzialità ma a questa si è aggiunto il fenomeno della frana di Casamicciola, Lacco Ameno e Forio che ha evidenziato una fragilità del territorio, fragilità che fa paura al turista e quindi nell’immediato bisogna pensare a come rilanciare l’immagine dell’isola anche attraverso la realizzazione di un progetto di risanamento e prevenzione del territorio isolano, partendo dalle ferite ancora aperte».
I MERITI DI DEL DEO
Quindi è passato ad enumerare i meriti dell’Amministrazione uscente: «Ma è proprio nei momenti drammatici che l’Amministrazione uscente ha mostrato all’isola intera il proprio valore aggiunto: l’importanza di poter contare su una solida filiera istituzionale.
Propria di CHI, anche in veste di Presidente Ancim, ha saputo coltivare negli anni un costante e serrato dialogo con tutti i livelli istituzionali, dalle Autorità Nazionali a quelle regionali, con la consapevolezza che solo praticando indefessamente il principio di “leale collaborazione” è possibile perseguire strategie di intervento efficaci e, soprattutto, portare a casa i risultati. Progetti su progetti. Badate bene: questi soldi non sono piovuti dal cielo, ma sono il frutto di un costante dialogo istituzionale che l’Amministrazione uscente ha intrecciato col Governo.
Senza quel lavoro quotidiano, senza le centinaia di telefonate con gli altri Sindaci e i numerosi incontri avuti col Governo Nazionale e Regionale, questi risultati non si sarebbero mai raggiunti. Penso alla modifica dell’articolo 119 della Costituzione, provvedimento che promuoverà misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità. Penso alle risorse a cui accederemo grazie al fatto che le isole minori sono entrate a far parte della 73esima area interna ultra-periferica. Questi sono i fatti, tutto il resto è sterile propaganda di chi guarda il dito e non la luna, di chi all’arte del FARE, preferisce l’arte del FARE CHIACCHIERE. Affilando l’arte del “far promesse”.
Promesse che il giorno dopo le elezioni svaniranno come neve al sole. Perché quando la menzogna prende l’ascensore, la verità prende le scale e anche se ci mette di più, alla fine arriva comunque».
I PROGETTI DA REALIZZARE
Il nuovo candidato sindaco ha infine parlato di programmi: «Progettualità, vi dicevo. A partire dal bene più prezioso che abbiamo: il TURISMO! Non basta avere un bellissimo front office se poi il turista non viene perché è impaurito da questi eventi. Ma chi può risolvere il problema della paura del turista, solo una adeguata pubblicità, questo deve nascere da una sinergia tra albergatori, commercianti, operatori economici e tutte le amministrazioni dell’isola d’Ischia. Abbiamo tante risorse nel nostro territorio, tra cui la Colombaia che ancora oggi purtroppo giace in attesa di una soluzione che la risollevi dal torpore.
L’amministrazione uscente ha catalizzato grandi quantità di finanziamenti oltre 40-50 milioni di euro tra Pnrr e Frane, questi finanziamenti devono essere gestiti con lungimiranza, con idee innovative.
Tante opere tra cui la metanizzazione, un’isola ecologica moderna e all’avanguardia, la rivisitazione del nostro porto migliorando l’offerta al turismo nautico tra cui la realizzazione di un distributore carburanti, la realizzazione di nuovi approdi. Bisogna ridurre il costo dei rifiuti che rappresenta sempre di più una stretta al collo per albergatori, commercianti e cittadini. Tante le problematiche che saranno al centro dell’attività politica dei prossimi anni e che devono trovare le soluzioni necessarie.
Forio deve continuare a creare lavoro, sviluppo, occupazione, economia ma non dobbiamo dimenticare di creare soprattutto bellezza perché creare bellezza significa creare ricchezza. La bellezza non sta soltanto nell’appariscenza e nelle immagini di facciate ma sta negli interventi strutturali e strutturati, sta nel valorizzare e potenziare l’energia dei giovani i quali spesso hanno un eccessivo senso critico ma l’eccessivo senso critico è frutto di una silenziosa disperazione perché vedono passare gli anni, senza che il paese dia un’adegua risposta alle loro esigenze, bisogna dare spazio alle idee dei giovani. I giovani sono sempre un passo avanti con le idee e con la loro forza propulsiva e propositiva.
«PONTI E NON MURI»
«Cari concittadini, simpatizzanti, compagni di squadra. Ora ci toccherà affrontare con coraggio un nuovo viaggio. E non ci attenderanno porti sicuri ma correnti ghiacciate. Non ci attenderà la luce del sole ma il buio di una caverna.
Molti ci volteranno le spalle, molti non ci daranno la mano, molti non ci rivolgeranno la parola. E’ normale signori miei, questa è la politica. Ma abbiamo una grande responsabilità: far sì che i nostri ragazzi e i figli dei nostri figli dicano che quando siamo stati messi alla prova, non abbiamo consentito che questo viaggio finisse, che non siamo caduti, che non ci siamo tirati indietro.
E che con lo sguardo rivolto all’orizzonte, abbiamo portato avanti il dono della libertà, dell’onestà, della trasparenza. Con l’obiettivo di portare a casa risultati concreti e non chiacchiere da politici politicanti. Molti mi chiedono se temo questa competizione elettorale, essendo la mia prima candidatura alla carica di Sindaco. Ebbene, io ritengo che non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, sennò diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti.
Ebbene, in questi casi, occorre impugnare 2 armi fondamentali: una si chiama RESPONSABILITA’, l’altra di chiama CORAGGIO. Come era solito ripetere Paolo Borsellino, la RIVOLUZIONE si fa nelle piazze con il popolo, ma il CAMBIAMENTO si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano. Quella matita, più forte di qualsiasi arma, più pericolosa di una lupara e più affilata di un coltello.
Infine, per chiarezza, tengo a evidenziare una cosa fondamentale: la nostra è una coalizione civica che metterà al centro gli obiettivi da raggiungere: questa è l’ora dei ponti e non dei muri. Nella vita innalziamo troppi muri e pochi ponti. Ma come mai? Perché per costruire un ponte occorrono architetti, ingegneri, carpentieri, manovali. Ognuno con un percorso formativo differente, con una propria storia. Ma animati dallo stesso obiettivo.
Pertanto, in questo momento storico occorrono gli uomini e le donne, la loro storia, il loro vissuto, gli esempi concreti e non propaganda o festival di chiacchiere. Ma, soprattutto, occorre un patto civico unitario e non divisivo.
Personalmente, non bivacco in politica da oltre 20 anni: mi ritengo un volto nuovo sotto questo profilo. Pertanto, non ho nulla da perdere: ho una storia professionale rispettata e uno studio avviato, che mi rende molto soddisfatto».
Concludendo: «Questa sera, insieme a voi, nasce una campagna di potenziamento della amministrazione uscente, di completamento degli interventi ma soprattutto siamo qui per iniziare a parlare per programmare e progettare quello che dovrà essere la nostra Forio e non solo della nostra Forio, ma della nostra isola. Forio negli ultimi anni ha assunto il ruolo di motore propulsivo dell’intera isola. Da questa sera noi parleremo di progetti, di potenzialità, di sviluppo, parleremo di creare bellezza perché non dimentichiamo che creare bellezza è creare ricchezza».
Pure questo deve subire Forio,.,,.profumo di imbrogli