lunedì, Novembre 25, 2024

Con le donne di Dante il liceo Buchner celebra il “Dantedì”

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Elena Mazzella | Nel giorno dedicato all’eccellente poeta del trecento Dante Alighieri il liceo statale G.Buchner ha organizzato una giornata commemorativa in suo onore. Protagoniste indiscusse della giornata tre donne speciali del regno dell’oltretomba dantesco che hanno combattuto per le loro passioni: Francesca da Rimini per l’Inferno, Pia dei Tolomei per il Purgatorio e Piccarda Donati per il Paradiso. Tra il regno del peccato, il regno dell’attesa e il regno della beatitudine, la maratona di letture è stata valorizzata dalla presenza della prof. Antonietta Iacono, docente di letteratura latina medievale umanistica presso l’Università degli Studi Federico II di Napoli, con una sua Lectio Magistralis che ha posto attenzione sull’ Ecloga di Dante. Il massimo poeta della civiltà comunale è stato rappresentato con una scultura in ferro riciclato dall’artista Felico Meo esposta già da qualche giorno all’ingresso dell’edificio scolastico.

Protagoniste della giornata le classi terze quarte e quinte dei seguenti indirizzi: linguistico, Scientifico, Scienze Umane e Classico. A coordinare gli studenti, i professori F. Consiglio, A. Russo e G. Caruso.

“Dante Alighieri ancora oggi trova spazio nella letteratura contemporanea in quanto punto focale tra la letteratura antica e quella moderna” ci spiega il prof. Caruso, referente dell’iniziativa voluta fortemente dalla dirigente scolastica Assunta Barbieri. “I ragazzi del Liceo sono stati coinvolti nella giornata grazie alla volontà della preside Barbieri che con queste iniziative promuove anche la socialità tra i ragazzi. Ci siamo organizzati per discutere sulle figure femminili del regno dell’oltretomba dantesco. Francesca da Rimini per l’Inferno, Pia dei Tolomei per il Purgatorio e Piccarda Donati per il Paradiso.

La mission è quella di cercare di trasmettere il coraggio di queste donne che nonostante siano inserite, le prime due, nel regno dei peccati e nel regno dell’attesa verso il paradiso terrestre, sono state donne che hanno combattuto per le loro passioni. Dante ancora oggi è oggetto di discussioni critiche e filologiche, e la “Commedia” dantesca, opera enorme e problematica che ancora oggi ci dà tanti “grattacapi” in filologia, è ancora attualissima”.

Tre figure femminili dunque che attraverso i secoli risultano essere ancora molto attuali, come ci illustra la prof.ssa Russo: “tre donne che hanno subìto delle violenze da parte dei loro familiari, e in questo modo abbiamo anche voluto attualizzare il messaggio: a distanza di 700 anni il problema purtroppo è ancora attualissimo e non superato, non solo in Paesi lontani come il Medioriente, ma anche nel nostro Paese e nelle case a noi vicine. Alle donne di oggi, Dante può dare il coraggio di andare avanti nonostante tutto, e di prendere consapevolezza di sé stesse, delle proprie potenzialità per superare i momenti difficili. Ovviamente il messaggio principale è quello denunciare le violenze”.

LE DONNE DI DANTE

Francesca da Rimini (Inferno V), uccisa dal marito Gianciotto Malatesta per adulterio. Gli studenti della 3AL ne hanno presentato la figura e il contesto infernale a cui essa è condannata, mentre la 3BU si è cimentata, grazie alle informazioni di uno dei più celebri commentatori di Dante, Giovanni Boccaccio, in una apologia di Francesca, la quale era stata tratta in inganno dai genitori affinché sposasse il “sozzo e sciancato” Gianciotto per procura del fratello di lui, Paolo, di cui la giovane si innamorò perdutamente, credendolo il suo futuro marito.

Pia de’ Tolomei (Purgatorio V), presentata magistralmente dagli studenti della 4AC e della 4DS, che hanno saputo attualizzarne la storia e paragonarla ai tanti, troppi femminicidi che vergognosamente avvengono ancora oggi, anche attraverso la proiezione di due toccanti cortometraggi dedicati a questa tematica.

Piccarda Donati (Paradiso III), costretta dal fratello a sposare un ricco esponente della fazione dei guelfi Neri e figura chiave dell’intera cantica, dalle cui parole Dante riesce a restituire al lettore lo strazio della violenza subita. Gli studenti della 5CS ne hanno analizzato la figura così come Dante la ritrae nel cielo della Luna e la hanno presentata alla platea sullo sfondo delle note di un flauto traverso.

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