Il caso minacce, gli spezzoni audio: il clima della campagna elettorale, a 48 ore dalla presentazione delle liste a Forio, diventa di fuoco ancora una volta.
In questo caso ad alzare il polverone, a brandire la scimitarra dei “toni corretti” è Mimmo Loffredo. Il chirurgo del “Rizzoli” e consigliere comunale non ci sta e decide di rompere il silenzio calato dopo l’accusa di Davide Laezza, il giovane segretario del PD foriano che durante il nostro talk “mezzogiorno a Forio” aveva usato parole chiare: «non sono riuscito a fare la lista perché molti dei candidati sono stati minacciati».
L’eco di queste parole non si è ancora sopita. E Mimmo Loffredo la riprende e, come un assist, svetta come Osimhen su assist di Kvaratskhelia.
«Ho contattato Stani Verde – ci dice – qualche giorno fa mentre ero al bar e gli ho detto chiaramente che volevo vedere questi video e sapere chi della nostra amministrazione avesse minacciato questo candidato al consiglio comunale, amico mio tra l’altro, e gli ho promesso pubblicamente, davanti a testimoni, che se fosse stato qualcuno della mia maggioranza, non mi sarei candidato. Fino ad oggi, però – aggiunge Loffredo – non ho avuto ancora risposta. Se questa cosa è vera, bene, è un fatto gravissimo e noi non lo possiamo accettare. Abbiamo presentato un esposto denuncia sia alla Polizia di Stato sia ai Carabinieri e vogliamo far luce su questa situazione».
ESPOSTO A POLIZIA E CARABINIERI
Loffredo cambia discorso e, con un po’ di trasporto personale, aggiunge: «Stanno girando degli audio miei dove è stata estrapolata parte di una frase che ho detto a una persona specifica in un’occasione specifica. Ora la stanno utilizzando per fare la campagna elettorale. Qual è stato il loro errore? Semplice, sono andati a casa di alcuni miei elettori, e posso fare nome e cognome e indicare le persone senza usare il sentito dire e provare che hanno detto “Non votate a Loffredo perché questo è quello che dice questo e quello”. Giustamente le persone che mi conoscono direttamente, potenziali elettori, mi hanno subito chiamato per dirmi di questa pericolosa macchina del fango che stanno accendendo quelli di Stani. Allora – chiosa – dobbiamo fare una campagna elettorale fatta sulla minaccia, sulla registrazione di quello che si dice, invece io vorrei ricordare alle persone che 90 anni fa, il 30 gennaio del 1933, Hitler prese possesso della Germania e nacque il partito nazista. Come fece? Come controllò il Paese? Con le minacce, con lo spiare le persone, e qui a Forio stiamo facendo la stessa cosa. Allora invito tutti a fare una campagna elettorale serena. Io da questo momento in poi mi riprometto di non dire più niente contro gli altri e di parlare soltanto dei programmi. Io voglio parlare soltanto del nostro programma, poi la gente, se riterrà opportuno votarci ci voterà, ma bisogna smetterla. Siamo all’inizio della campagna elettorale e già partiamo con i video e gli audio.
Vi dico un’altra volta – aggiunge -, fatemi vedere questo video dove uno dell’amministrazione minaccia Davide Laezza e io vi do la mia parola d’onore, e credo di aver dimostrato in questi anni di tenere alla parola data, che mi dimetto e non mi candiderò più. Gliel’ho detto anche a Francesco e Mario e tutti quanti sanno che, se è vero che qualcuno della nostra amministrazione ha fatto una cosa del genere, una cosa gravissima, non è accettabile. Ripeto, non mi sono fermato alle parole, abbiamo fatto un esposto sia ai Carabinieri sia alla Polizia e volevamo anche chiamare un magistrato importante, però ci siamo fermati.
Se dobbiamo iniziare la campagna elettorale a suon di minacce e facendo girare audio privati, questo significa violare la legge. La registrazione di un audio è illegale, come prevede il codice di procedura penale.
Io non mi fermo. E avverto: sono una persona belle e cara, ma se continuate con questi audio vi denuncio perché la campagna elettorale si fonda sui programmi, non su delle frasi estrapolate da un discorso. La cosa non va bene. Vi comportate allo stesso modo, stando a quello che dite, di come ci siamo comportati noi in questi dieci anni? Non va bene come inizio, stiamo proprio iniziando malissimo…», conclude amareggiato.