Gaetano Di Meglio | Al termine del Consiglio comunale abbiamo raccolto le impressioni di Francesco Del Deo e il sindaco, come al solito, non le ha mandate a dire, anzi, ha puntato il dito e ha parlato senza mezzi termini.
Ancora un bilancio approvato per l’amministrazione Del Deo. La prova della correttezza dei conti, anche perché i bilanci di Forio hanno sempre superato tutti i vagli, non solo della maggioranza politica ma anche dei controlli. Questa è, sicuramente, una cifra che caratterizza anche il secondo mandato di Francesco Del Deo.
«Siamo soddisfatti dell’approvazione di questo decimo bilancio perché tutti sanno che abbiamo preso un comune con un forte debito di 28 milioni e più volte sono stati necessari degli interventi da fare per risanarlo. Ci siamo riusciti e, come sindaco, lascerò al mio successore un comune con un avanzo di amministrazione che annunceremo in campagna elettorale.
Aggiungo che abbiamo chiuso la Pegaso con 15 milioni di debiti e lo abbiamo fatto con una transazione ad 1,5 milioni, così come chiuderemo Torre Saracena da 5,8 milioni a 800 mila euro. Non ci riuscirò io come sindaco, ma ci riuscirà sicuramente chi verrà dopo di me perché è stato fatto un buon lavoro.
Per quanto riguarda la parte economica del nostro comune credo che in dieci anni restiamo uno dei pochi comuni in Italia che non ha aumentato un centesimo di tasse e, nonostante questo, siamo riusciti a fare tanti investimenti, abbiamo risanato le casse dell’Ente».
MAGGIORANZA COMPATTA
Ma oggi c’è anche un dato politico. Oggi c’era tutta la maggioranza e non ci sono state defezioni nonostante il momento che possiamo definire un po’ particolare…
«Sicuramente è un dato importante vedere che erano tutti presenti. E dimostra, come sempre, che questa maggioranza, partita cinque anni fa, ha portato il mandato fino alla fine. In questa maggioranza c’era chi aveva iniziato dieci anni fa ed è rimasto presente per tutti i dieci anni, anche se poi ci possono stare delle vedute diverse. Naturalmente ci sarà chi si prenderà un periodo sabbatico e chi invece vuole continuare nell’interesse del paese a realizzare le cose che abbiamo programmato. Lasciamo al paese 60 milioni di finanziamenti, una cifra che non si era mai vista nella storia di Forio. Chiunque sarà il mio successore, porterà a termine il cambiamento che è stato iniziato dieci anni fa.
E’ sotto gli occhi di tutti che abbiamo creato un’economia che prima non c’era, anche e nonostante ci sia qualche consigliere comunale che riconosce solo la bravura degli operatori, ma sbaglia! Faccio un esempio, per quanto riguarda la zona del Porto, e così voglio rispondere a queste persone: se sono gli stessi operatori che c’erano 10 anni fa, come mai prima di questi 10 anni non c’era l’economia che c’è oggi? Oggi c’è questa economia perché deve essere sempre l’Amministrazione a creare le condizioni affinché gli operatori possano operare e creare investimenti e possano, dunque, creare benessere sul nostro territorio.
E’ sempre l’Amministrazione che deve dare l’input e la possibilità con le trasformazioni, a volte anche con dei provvedimenti impopolari, però sono cose che bisogna fare perché poi, alla fine, tutti hanno capito che la nostra gestione è stata una gestione sana e tranquilla.
Poi naturalmente c’è qualcuno che se ne scappa per candidarsi da qualche altra parte, pensando a dove si vince e dove si perde, ma le elezioni sono sempre un punto interrogativo. Noi riteniamo che abbiamo fatto delle cose buone e continueremo ad andare avanti. Penso che Forio abbia oggi una posizione molto importante sull’isola d’Ischia».
GLI AMICI DELL’ISOLA
Sindaco, nell’ordine del giorno erano previste anche cinque cittadinanze onorarie. Un punto che avete rinviato al prossimo civico consesso. Spieghiamo le motivazioni?
«Queste cittadinanze onorare sono riferite a personaggi di altissimo profilo e basta nominare quello dell’onorevole Legnini, che è stato vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, è stato sottosegretario, è stato per dieci anni alla commissione bilancio, è stato commissario al terremoto del Centro Italia, è venuto come commissario qui e, insieme ai sindaci, speriamo di non perderlo come commissario.
Da quando è arrivato lui, poco più di un anno fa, ha messo in moto una macchina che non si era mai vista. Ha autorevolezza, capacità e lunghe esperienze pregresse che hanno portato buoni risultati per tutti noi. Credo che questo riconoscimento gli vada assegnato perché lo abbiamo visto all’opera prima nel post sisma e poi nel momento dell’alluvione, dove veramente ha portato avanti una battaglia insieme a noi sindaci per cercare di portare a casa i finanziamenti necessari per la ripartenza. Un fattore importante, per il quale bisogna naturalmente ringraziare questo governo, perché mai si era vista una presenza così costante: dal ministro Santanchè al sottosegretario alla giustizia Andrea Del Mastro, all’onorevole Michele Schiano, all’onorevole Cantalamessa, alla senatrice Patriarca fino al ministro della Protezione Civile, Musumeci, a cui va un ringraziamento particolare perché è stato vicinissimo all’Isola d’Ischia fin dal primo momento del 26 novembre e dimostrato una vicinanza unica.
Il mio successore dovrà continuare a collaborare con gli altri sindaci perché credo che in questi anni, almeno alla luce della mia esperienza, c’è stato un dialogo positivo con gli altri primi cittadini. Si parlava spesso di litigi fra i sindaci, ma io posso testimoniare che in 10 anni c’è stata un’intesa fra noi come mai prima, anche nelle nostre partecipate. Noi non abbiamo mai avuto difficoltà, problemi o scontri. Anche questo, quindi, sta a significare che se si va d’accordo, si riescono a fare delle cose nell’interesse dell’isola».
Ci siamo allontani un po’ dalla domanda, diciamo che siamo andati un po’ fuori traccia. Parlavamo delle cittadinanze onorarie…
«Sì, dopo Legnini, c’è Angelo Borrelli. Borrelli durante il sisma è stato una persona straordinaria. Una persona eccezionale sia dal punto di vista umano che tecnico. Sono convinto che questi amici di Forio abbiano dato molto all’isola e gli vada riconosciuta la cittadinanza onoraria. Poi abbiamo pensato di riconoscere altri tre cittadini. Personaggi e imprenditori importanti che lavorano per l’isola di Ischia e che hanno sostenuto il nostro turismo e hanno investito e continuano ad investire con delle strutture che sono uniche al mondo, che abbiamo la fortuna di avere qui da noi. A queste va dato il riconoscimento. Nel merito del punto all’ordine del giorno, l’opposizione voleva proporre altri nomi che valuteremo insieme e abbiamo deciso di discuterne nel prossimo consiglio comunale».