La ormai praticamente scontata vittoria dello scudetto da parte del Napoli e l’approdo ai quarti di finale di Champions (dove però la squadra partenopea è stata stoppata dal Milan) non hanno suscitato solo l’entusiasmo dei tifosi e della intera città, ma anche degli ambienti criminali dediti alla contraffazione, in questo caso dei marchi della SSC Napoli. Una opportunità che i malviventi non si sono lasciati sfuggire. Gli esperti della Guardia di Finanza ne sono consapevoli e nell’ultimo mese hanno posto in essere una massiccia attività di controllo tesa a stroncare questo fenomeno, sequestrando decine di migliaia di prodotti che, se immessi sul mercato, avrebbero arrecato un notevole danno economico alla società presieduta da Aurelio De Laurentiis.
E una parte della merce sequestrata stava per essere imbarcata anche alla volta dell’isola d’Ischia. Nel corso di una delle operazioni di controllo all’interno del porto di Napoli, infatti, gli uomini delle fiamme gialle hanno sorpreso un uomo di nazionalità italiana che aveva già raggiunto la zona degli imbarchi per l’isola portando con sé ben 250 pezzi recanti il marchio contraffatto. La merce è stata sequestrata e il responsabile denunciato a piede libero. Chiaramente anche sull’isola i finanzieri pongono la massima attenzione alle bandiere, alle magliette e ai gadget messi in vendita in questo periodo.
Le operazioni disposte dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza a Napoli e provincia hanno condotto alla scoperta di due locali trasformati in fabbriche per la produzione di capi di abbigliamento contraffatto recanti il marchio del Calcio Napoli, due depositi e oltre 90 tra macchinari (termopresse, pistole termiche, macchine da cucire), telai e strumenti da lavoro. Sono 55 le persone denunciate all’autorità giudiziaria a vario titolo per frode in commercio, contraffazione e ricettazione. Gli articoli destinati alla vendita e sequestrati sono oltre 35.000, tra magliette, bandiere, gadget; addirittura anche 4.000 metri di stoffa riproducenti il marchio del Calcio Napoli, già pronti per la commercializzazione e che sarebbero stati utilizzati per addobbare le strade del capoluogo campano in vista della festa scudetto.
Diversi gli interventi eseguiti. I Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego Napoli hanno sottoposto a sequestro, complessivamente, oltre 20.000 gadget e capi d’abbigliamento nell’area metropolitana di Napoli, tra i quartieri Ponticelli, Poggioreale, Scampia e Forcella. Qui erano stati messe su delle vere e proprie fabbriche domestiche e il materiale illecito era conservato in depositi pure scoperti dalle fiamme gialle. Analoga attività ad Ottaviano e Casoria, dove un cinese è stato denunciato per contraffazione e ricettazione.
LA “FEBBRE” CHAMPIONS
Come detto, alla “febbre scudetto” si è aggiunta la “febbre Champions”. Ed infatti due operazioni significative sono state portate a compimento proprio nella imminenza della partita di ritorno con il Milan. Il 17 aprile sempre i finanzieri del “Pronto Impiego” hanno sequestrato centinaia di prodotti contraffatti all’ingresso del Parco Nazionale del Vesuvio. Qui magliette e bandiere venivano proposte in vendita ai numerosi turisti che frequentano questo sito di grande attrazione. Un napoletano è stato denunciato a piede libero.
Nella serata di martedì 18 aprile, in concomitanza con la partita, i Baschi Verdi in servizio nei pressi dello Stadio Maradona hanno scoperto e sequestrato un centinaio di articoli tra bandiere, magliette e sciarpe con marchio SSCN. Anche in questo caso è scattata una denuncia per contraffazione e ricettazione.
Due gli interventi posti in essere dai militari del II Gruppo Napoli, all’interno del porto di Napoli e su via Galileo Ferraris, sequestrando circa 3.700 articoli contraffatti. Compresi i 250 pronti ad essere imbarcati per raggiungere Ischia. All’interno di un locale commerciale destinato alla vendita all’ingrosso gestito da un cittadino cinese, è stata sempre rinvenuta merce recante segni distintivi e marchi mendaci riconducibili alla SSC Napoli: circa 3.400 i pezzi articoli illecitamente detenuti e posti sotto sequestro.
Ma non è finita. L’attività è stata estesa ai quartieri Pianura, Montecalvario e Secondigliano, dove all’interno di un locale sono stati rinvenuti macchinari e attrezzature tessili idonee a fabbricare merce contraffatta. Un intervento del II Nucleo Operativo Metropolitano Napoli che ha condotto al sequestro di circa 2.500 articoli tra magliette, bandiere, portachiavi e addirittura profumatori per auto. Cinque le persone denunciate.
Anche i militari della Compagnia di Portici sono entrati in azione, sequestrando oltre 500 gadget e 2.000 buste di cellophane riportanti il marchio del Napoli Calcio e denunciando quattro persone.
Un’attività destinata a proseguire nelle prossime settimane. Il sogno Champions è terminato, ma cresce sempre più il fermento per la vittoria del Campionato, anche sull’isola. E chissà quanta altra della merce sequestrata era destinata a raggiungere Ischia. Dunque la Guardia di Finanza continuerà a tenere alta l’attenzione.