La Guardia di Finanza ha scoperto i “furbetti” dell’Imu, ovvero “falsi” residenti nel Comune di Ischia che potevano così godere della relativa esenzione per la prima casa, con conseguente mancato introito per l’Ente per circa 150.000 euro. Una indagine condotta dalla Compagnia di Ischia guidata dal capitano Antonio Giglio e coordinata dal Comando Provinciale.
Il risultato è clamoroso: sono ben 40 gli immobili dichiarati come prima casa, ma che gli uomini delle fiamme gialle hanno invece scoperto essere riconducibili a soggetti solo formalmente residenti sull’isola. Mentre nella realtà risultano stabilmente residenti in altri comuni non solo della Campania, ma anche del Lazio, dove lavorano, si curano, mandano i figli a scuola.
I militari sono pervenuti a queste conclusioni partendo dall’analisi dei dati anagrafici sulla popolazione residente nel Comune di Ischia. Ad incastrare i “furbetti” una serie di circostanze incontrovertibili: nessuno di questi residenti risultava avere un medico di base sull’isola; i figli non frequentavano istituti scolastici isolani. Gli altri dati presi in esame riguardano i consumi di elettricità e acqua, che sono risultati di molto inferiori a quelli che si registrano per una residenza effettiva, dove una famiglia vive per 12 mesi all’anno. Si trattava ovviamente di abitazioni utilizzate solo per i periodi di vacanza e dunque seconde (o forse anche terze?) case, per le quali non spetta alcuna esenzione.
Dai calcoli effettuati dalla Guardia di Finanza emerge che per tutte queste residenze irregolari il mancato incasso nelle casse comunali solo per quanto riguarda l’IMU ammonta appunto a circa 150.000 euro per le annualità che vanno dal 2018 al 2022. Ma questi soggetti hanno sicuramente risparmiato anche su altre “voci”. Lo status di residente comporta infatti tariffe ridotte in diversi casi, e non solo per quanto riguarda i tributi locali, ma anche sui prezzi praticati dalle compagnie di navigazione. E il sistema della residenza “di comodo” viene infatti proprio per questi motivi assai praticato da chi si crede furbo e vuole risparmiare. Ma in questo caso i responsabili sono stati individuati e incastrati dalle fiamme gialle.
Tutte le posizioni irregolari scoperte sono state segnalate al Comune d’Ischia che ora potrà attivarsi per porre in essere tutte le azioni finalizzate al recupero delle imposte non pagate irrogando inoltre le sanzioni amministrative previste. Una boccata d’ossigeno per l’Ente, che potrà incamerare nelle proprie casse una somma superiore ai 150.000 euro del mancato introito, sia pure dopo aver perfezionato le procedure. E chi pensava di risparmiare fregando il Comune, si troverà a dover sborsare cifre superiori all’imposta non versata. L’Amministrazione comunale deve dunque ringraziare la Guardia di Finanza, che in questo caso ha condotto una capillare attività di contrasto all’evasione e di salvaguardia degli equilibri di bilancio locale.
Questa è solo la punta dell’iceberg, ce ne sono a migliaia in tutti i comuni.
È un buon inizio ma bisogna insistere.
Ecco lo stesso argomento come è stato trattato al comune di Forio:
https://www.ildispariquotidiano.it/it/gli-avvisi-imu-di-davide-castagliuolo-una-mozione-della-minoranza-per-stopparli/
https://www.ildispariquotidiano.it/it/esenzioni-foriane-forio-figuraccia-imu/
https://www.ildispariquotidiano.it/it/imu-sulla-prima-casa-la-corte-costituzionale-boccia-forio/