Non sono residente a Casamicciola e neppure a Forio. Ma credo che fin quando non verrà istituito il Comune Unico, ogni elezione dalle nostre parti dovrebbe in qualche modo riguardarci tutti.
Passo veloce su Forio e sulla vittoria scontata di Stani Verde, al quale auguro solo di non essere sommerso dalle inevitabili cambiali elettorali delle sue otto liste e dintorni.
A Casamicciola, invece, dove i giochi sembrano decisamente più aperti, ho la netta sensazione che Peppe Silvitelli riuscirà a spuntarla su Giosi Ferrandino. Ma non certo per questo motivo sto per esortarVi, lettori casamicciolesi, a votare senza indugio per Peppe e non per Giosi. E mi spiego meglio!
Giosi Ferrandino, a mio giudizio e al pari di Domenico De Siano, rappresenta la forma più palese di ego smisurato mal prestato alla politica sia locale sia nazionale. Tanto il Paese quanto i loro alleati e, di conseguenza, gli stessi elettori, sono stati sistematicamente utilizzati a mo’ di Kleenex ed asserviti esclusivamente a disegni di carrierismo politico del tutto personalistici e mai inclusivi. Tutti, ma proprio tutti sono stati classificati da Giosi e Domenico secondo il criterio mastelliano del metro e sessanta, della serie “nessuno mai più alto di me”. E Giosi in particolare, che oggi ostenta questo amore smisurato e improvvisato per Casamicciola, è lo stesso che, da sindaco, nel 2007, non esitò ad abbandonare la cittadina termale per puntare dritto (col placet malcelato di Domenico) al Comune di Ischia, dove per un decennio abbiamo imparato a conoscerlo ancora meglio e a pagare col tempo sia i danni del suo operato spregiudicato sia della sua successione, poi disconosciuta e successivamente di nuovo da lui mal digerita per forza di cose.
Ma al di là dei vacui tentativi di colpi ad effetto di questa campagna elettorale (patetica la promessa di devolvere a Casamicciola i due milioni di euro di danni richiesti -ma non certo già concessi- della sua ingiusta vicenda giudiziaria), Giosi è dovuto scendere a patti, come fu per Domenico a Lacco, con una realtà più dura della sua cervice: l’effetto-Giosi non c’è più e la gente non è più così smemorata e sprovveduta! E se Silvitelli non è certo una cima, è altrettanto vero che ha dalla sua almeno l’umiltà di riconoscere i suoi limiti e la capacità di relazionarsi al prossimo trecentosessantacinque giorni l’anno e a una squadra che, pur priva di troppi giganti, si è ben guardato dall’annullare a vantaggio della propria immagine, come invece ha fatto Giosi per mascherare ad ogni costo certo nanismo politico e culturale imperante nella sua.
Casamicciola, dopo Lacco, ha oggi la possibilità di dare l’ultima spallata ad un sistema politico ormai insopportabile da tempo. E col sostegno di tutti a Peppe Silvitelli e alla sua lista, anche Giosi dovrà accontentarsi dell’esperienza da consigliere di minoranza, già sapendo -proprio come Domenico- che ormai per lui non c’è più spazio nei posti che contano dalla terraferma in su.
IL DISCORSO NON SONO I SILVITELLI-GIOSI FERRANDINO O STANI VERDE— DE SIANO O IL BARONE-O…………………MA E’ POSSIBILE MAI CHE ISCHIA NON RIESCA AD ESPRIMERE GENTE SUPERIORE A QUESTO SQUALLORE ????DOVE SONO LE NUOVE FORZE LE NUOVE LEVE CHE DOVREBBERO ESSERE IL DOMANI PER NOI ISCHITANI ???-QUESTI PERSONAGGI LI ABBIAMO SCHIFATI NEL PASSATO E LI SCHFEREMO NEL FUTURO-SIAMO QUI A LAMENTRCI DI LORO –MA IL NUOVO CHE AVANZA C E’ O NON ESISTE ?