venerdì, Settembre 20, 2024

La proposta. Cittadinanza onoraria per Simonetta Calcaterra

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Gaetano Di Meglio | Se fossi sindaco, il primo atto che firmerei, senza dubbio, sarebbe la delibera di conferimento della cittadinanza onoraria a Simonetta Calcaterra. Chissà, forse qualcuno lo farà.
Siamo una comunità dal piccolo orizzonte, difficilmente comprendiamo le dimensioni degli altri e, immersi nella visione a corto raggio che abbiamo non riusciamo a leggere l’intero della vicenda.
Casamicciola ha attraversato il suo pericolo peggiore con una guida al femminile, con una guida tecnica. Con una guida e una responsabilità politica che è andata ben oltre il compito d’ufficio, la responsabilità dell’ufficio e il compito prefettizio.

Simonetta Calcaterra ha guidato la comunità di Casamicciola nel momento più doloroso della sua storia. Nella ferita più profonda, nella confusione più grande. In un comune gestito ad immagine del suo sindaco, Giovan Battista Castagna (fino ad oggi unico politico della maggioranza sfiduciata e della lista d’opposizione) e incompatibile con una gestione manageriale e, volendo, d’impresa pubblica, Simonetta Calcaterra ha affrontato il dopo 26 novembre. La necessità di fare i conti con un piano di protezione civile inesistente e di farlo insieme con un manipolo di dipendenti e dipendenti manifestamente incapaci ha resto tutto più complicato.
Con i corpi ancora sotto il fango, Casamicciola ha dovuto fare i conti con oltre mille persone da mettere in sicurezza. Da portare fuori casa e allontanarli dalle zone pericolose. Fare i conti con quelli che “la casa mia non ha avuto nessun danno” e tutto quello che ne è conseguito. Guardare al passato di quelli che sono stati gli ultimi mesi di Casamicciola ci deve servire per comprendere che oggi e domani si chiude il Commissariamento Prefettizio più complicato dalla storia. E lo ha gestito un funzionario prefettizio. Una donna dalla figura minuta, elegante, educata, con le spalle alla Shaquille O’Neal e con il coraggio di una combattente.

Un funzionario prefettizio abituato alle infiltrazioni della camorra e non a quelle del rischio idrogeologico. Un funzionario prefettizio che ha fatto lo straordinario. Si, quello insieme con Beniamino, Enzo e Claudio, ma anche lo straordinario nel gestire Casamicciola!
Ma Simonetta Calcaterra, che domani saluterà Casamicciola, non è la figura che permetterà ai politici locali di potersi atteggiare con qualcuno più in alto (tipo Borrelli o Legnini), merita di essere ricordata per quello che ha fatto.
La spicciola polemica politica regionale (non finiremo mai di meravigliarci di Bonavitacola & co), le esigenze locali del singolo, il caso amministrativo, la totale inadeguatezza dei dirigenti in carica e degli assunti dedicati alle emergenze, hanno reso tutto più difficile. Tuttavia, però, possiamo dire di aver visto lo Stato vicino a Casamicciola. Come? Con l’agire di un commissario prefettizio che dal 26 novembre ha fatto lo straordinario. Chissà, forse, questo sarà l’unico “grazie” a Simonetta Calcaterra. Ma sarà sincero, schietto e, soprattutto, libero!
Sperando che qualcuno lo legga e ne capisca l’importanza! Le comunità evolute, quelle che riescono a distogliere lo sguardo dal dito e riescono ad ammirare la luna, anche come un obiettivo da raggiungere, si differenzia da quelle piccole e chiuse nelle decisioni che assumono, nelle scelte che compiono e nelle valutazioni che le indirizzano! E sarebbe maturo (forse anche dovuto e sentito) conferire a Simonetta Calcaterra la cittadinanza onoraria di Casamicciola Terme!

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