domenica, Dicembre 22, 2024

Riecco la storia della carta d’identità “residente”. Questa volta tutta ischitana…

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Ugo De Rosa | Il racconto di Raffaele Pipolo mette in chiaro che, certe volte, il buon senso potrebbe evitare certi accenti che, poi, alla fine, non servono a nessuno.
Prima di leggere le parole di Raffaele, però, è bene chiarire che Alilauro ha tutto il diritto di verificare la titolarità del beneficio con l’esibizione di un documento di riconoscimento. Che la stessa compagnia ha creato un sistema di identificazione “privato” e che, soprattutto, l’Unione Europa ha definito fuori legge le tariffe RESIDENTI. Secondo la norma, infatti, la tariffa selezionata sul criterio del territorio è discriminante. In attesa che qualcuno denunci il sistema nostrano e che iniziamo a fare i conti con una nuova realtà, l’andazzo sarà sempre lo stesso. Ovvero? D’estate, in particolare, Alilauro sente (in molte volte a ragione) derubata dalla false residenze. Fenomeno oggetto delle indagini della Polizia di Stato tuttavia, nel caso specifico, si parla di buon senso e di comprendere se chi si ha davanti sia un truffatore o, invece, una persona in buonafede che si è trovato in una circostanza non piacevole! Anche se dovuta ad una semplice dimenticanza.

“Post denuncia social seguirà denuncia nelle opportune sedi” scrive Pipolo anche se, conoscendo i precedenti poco si può fare, ma c’è sempre la speranza di trovare un “giudice a Berlino”
“Stamattina (ieri mattina, ndr) mi reco alla biglietteria Alilauro e pago biglietto residente andata (Ischia – Napoli) ore 9.35 e ritorno (Napoli-Ischia ) ore 12.10 . Preciso che non mi viene chiesto il documento e preciso che materialmente non avevo con me la carta di identità ma fotografia sul telefono. All’imbarco mi viene contestato che bisogna esibire il documento fisicamente. Da persona perbene esco dalla fila e mi reco in biglietteria per chiedere una sostituzione del biglietto col la corsa successiva (cosa che si può fare entro tre minuti prima della partenza ed ero in perfetto orario poiché mancavano 5 minuti alla partenza). Mi viene detto che il biglietto è stato segnalato come falso residente e quindi la natura giuridica di quel titolo di viaggio non è più valida. A quel punto chiedo il rimborso e mi viene negato anche questo. Nel frattempo L’ aliscafo parte e a questo punto mi viene contestato che la vita del titolo di viaggio cessa con la partenza dell’aliscafo rimangiandosi quindi le parole del cambio orario 3 minuti prima della partenza. Non mi resta che chiamare le forze dell’ordine che intervengono verbalizzando l’accaduto!

Siccome sono in possesso dei titoli di viaggio con tariffa residente non mi resta che sporgere formale denuncia-querela per essere stato etichettato come falso/residente, furto (poiché a seguito di pagamento mi hanno vietato la loro prestazione) e per aver compromesso la mia giornata lavorativa in terra ferma . Ed è tutto dall’ isola d’Ischia!”
Il succo della vicenda è chiaro. Lineare. Possibile che non si riesce a trovare un po’ di buon senso e di partecipazione e, forse, anche comprensione nei confronti di un cittadino che si trova in una condizione di disagio, anche se momentanea e se dovuta ad una dimenticanza materiale?
E smettetela con la storia del Regolamento, tornate alla dimensione dell’origine: quella di compagnia marittima del territorio (che senza il territorio altri che sogni di gloria!) vicina alla gente di Ischia e Procida.
Anche perché, sia chiaro, è un’azione poco chiara e onesta emettere un biglietto residente e poi scaricare il problema sul cittadino sotto bordo. Magari fate controllare la titolarità del benicio già in biglietteria e non solo sotto bordo…

Tra i tanti commenti social, queto merita la citazione: “Pensa che quando ero pendolare e quindi abbonato e visibile a tutti dello staff, riconosciuto (2 volte al giorno aliscafo)… Mi fu chiesto il documento, perché a bordo era presente l’amministrazione. Gli ischitani non ricordano la “soppressione” di Ischia – Mergellina e viceversa. Non interessa finché non ci si finisce sotto, dopo 3 anni passati avanti e indietro (dipendente e piva) ho perso 1 ora di lavoro al giorno in busta paga perché fu levato Mergellina… “

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