Quel tatuaggio enorme, quel leone e quella frase in inglese incisa sulla pelle raccontano di un uomo che, poi, invece, è un’altra persona. Un guerriero mascherato che ha il bisogno di difendere se stesso. Un combattente e uno che di affeziona: è Michele Longo. Uno dei protagonisti della promozione dell’Ischia in Serie D.
“Volevo che questo giorno non arrivasse invece…. Per elencare tutte le emozioni che ho provato in questi cinque mesi le parole non sarebbero abbastanza – scrive Longo in un post facebook dal sapore insolito -, ho creato rapporti che vanno al di là del campo che mi hanno agevolato durante il mio cammino. Mi sono cucito dal primo giorno la maglia dell’Ischia addosso l’ho onorata su ogni campo ma anche fuori mi sono messo nei panni di chi ha sofferto e ho provato gli stessi dolori e questo mi ha fatto dare un qualcosa in più che negli anni mi è mancato”.
“Porterò custodito nel mio cuore – racconta – il boato dopo il gol con il Pompei io e voi quest’anno ci siamo presi una grossa rivincita. Mi mancherà il Mazzella, mi mancheranno Giggino Fiore e Franco Nerone che mi hanno trattato come un figlio. Ringrazio i presidenti Taglialatela e Borsó persone uniche ed eccezionali, lo staff tecnico, i mister, i direttori, i fisioterapisti Alessandro e Giangi. Ma soprattutto mi mancherà Ischia e la sua gente. Mi avete fatto sentire a casa, coccolato e supportato. Sarò sempre uno di voi.
“Vi auguro di tornare nei professionisti al più presto” – Michele non ha ancora compreso che lui l’Ischia l’ha portata nei professioni – e poi aggiunge con l’umiltà che ha saputo sempre onorare: “e anche “l’atleta di prima categoria” ci proverà, quello che qualche gol importante lo ha fatto ogni tanto (forse). Sarò nella vostra storia per sempre e voi sempre nel mio cuore vi voglio bene. FORZA ISCHIA 💛💙!”