Francesco Fiorillo | Il pallone che rincorre la vita, in un movimento che rispecchia i valori della società attuale. Principi e ideali che vengono meno ad alti livelli, dove i contratti faraonici mettono dietro le quinte le ambizioni professionali, infrangendo di conseguenza promesse iniziali apparenti. Se tutto questo accade ai vertici del calcio italiano e mondiale, sembra molto più scontato una circostanza analoga nelle retrovie dei campionati dilettantistici. E invece c’è chi ancora crede nel senso d’appartenenza, nell’attaccamento alla maglia e nel rispetto della piazza. È il caso di Filippo Florio, di mestiere terzino, all’occorrenza difensore centrale, riscoperto bomber nell’ultima stagione dell’Ischia capolista.
I suoi gol in alcune circostanze si sono rivelati decisivi, le sue prestazioni hanno contribuito alla crescita del collettivo e la sua duttilità è risultata preziosa nel momento dell’emergenza difensiva. Pippo, protagonista della promozione gialloblù, incarna sempre di più lo spirito isolano.
E nel suo futuro c’è un solo luogo: Ischia. “Resto qui. Tre anni fa ho fatto una scelta di vita e non torno indietro. Quindi, o vado avanti con l’Ischia o smetto con il calcio”, dichiarazioni forti per il laterale classe ’96 che ha sposato totalmente la causa e non ha intenzione di fare invertire la marcia. Oltre la categoria e qualsivoglia discorso extra-campo, Florio ha giurato amore e continua a farlo per la divisa gialloblù.
Dal mercato, considerato il rendimento dell’esterno nell’annata scorsa, sono arrivate richieste importanti, ma il difensore-goleador è stato chiaro: “La mia scelta è questa, non vado via. Mi dispiace che qualcuno abbia messo in discussione il mio attaccamento, ma se non gioco ad Ischia, non lo faccio più”. E ora si attendono i movimenti del club, alle prese con l’opera di rafforzamento della società da parte di Pino Taglialatela e con la questione Enrico Buonocore. Il reparto tecnico e sportivo del team isolano prosegue nel lavoro per la composizione dell’organico futuro, in programma ci saranno incontri con alcune pedine del vecchio blocco per la conferma di un posto nello spogliatoio del Mazzella. E il nome di Florio, in virtù altresì del legame tra le parti, è in cima alla lista.
La nostra pagella del campionato di eccellenza 2022-23
Florio 8.5 – Non solo quella maledetta finale con la Mariglianese, ma anche la sconfitta nel doppio confronto con il Monopoli nel playout di Lega Pro del maggio 2016. Occhi colmi d’emozione e una voce rotta dalle bellissime sensazioni post-Sant’Antonio Abate. Si è presentato così Pippo alle interviste conclusive della stagione: “Di momenti belli ad Ischia ne ho vissuti tanti, purtroppo ne ho vissuto uno bruttissimo che ha segnato la mia carriera. Un pezzo del mio cuore è andato via quel giorno a Monopoli. Oggi una piccola parte è tornata. È stato un anno bellissimo, siamo una famiglia e abbiamo realizzato qualcosa d’importante. Ho mollato tutto per l’Ischia, l’ho fatto con il cuore e penso che la scelta presa tre anni fa mi abbia dato ragione”.
Uomo in più, elemento di valore e pedina imprescindibile. Si può riassumere così il rendimento del duttile laterale. Tantissimi chilometri percorsi sulla corsia destra, soltanto qualche volta bloccato al centro della retroguardia. Terzino-bomber del campionato, con sei gol messi a segno, sette stagionali contando la Coppa Italia. Nessun difensore ha avuto un andamento migliore dell’esterno gialloblù. Tre momenti clou per il calciatore classe ’96: la doppietta in trasferta contro il Pomigliano, il gol-vittoria con il Capri e la rete che ha sancito la vittoria del campionato in quel di Arienzo contro la Maddalonese.