Tra la fughe e il dispetto. Tra la ripicca e il ricatto politico. A Forio arriva il primo caso “politico” dopo il voto di maggio e la prima grana per il sindaco Stani Verde. Mentre per la poltrona da quinto assessore non esiste il caso politico perché Franchino ci vuole pensare (chi è abituato a colpire alle spalle, poi teme che lo si colpisca alle spalle), per il voto mancato al bilancio durante il consiglio comunale di ieri, invece, il caso politico c’è ed è anche abbastanza evidente.
Il civico consesso di ieri ha dovuto approvare il bilancio consuntivo delle spese del comune. E’ chiaro che nulla di questo bilancio sia attribuibile alla maggioranza eletta lo scorso maggio pur tuttavia è un atto obbligatorio. Un atto che, va evidenziato, ha visto in Francesco Del Deo e Mimmo Loffredo quella coerenza che si poteva attendere alla vigilia: ovvero il voto positivo. E così è stato, l’ex sindaco e l’ex consigliere di maggioranza hanno votato positivamente al bilancio del quale erano stati protagonisti fino a qualche mese. Voto contrario, invece, quello di Vito Iacono. Una scelta, anche questa, che è nel solco della normalità.
Cosa, invece, non è nel solco della normalità, è la scelta di Michele Calise di consumare la sua vendetta contro Stani Verde. Un azzardo temporale e una strategia che non ha il sapore della grande strategia politica e che, nei fatti, finirà con un solo risultato: l’oblio politico del nascente gruppo consiliare con Salvatore Serpico, tra l’altro, assente giustificatissimo!
Va torniamo alla politica. Michele Calise, che non aveva gradito la suddivisione delle deleghe da parte del sindaco e che chiedeva maggiore considerazione e condivisione delle scelte (qualcuno avrebbe sentito dirli: “le abbiamo sapute del messo comunale e il sindaco è venuto meno agli impegni presi”) è uscito al momento del voto del bilancio. Un atto politico grave, il più grave, che segna una spaccatura politica da tenere in considerazione e che, già durante la notte, ha prodotto la prima reazione: Stani ha fatto sapere ai suoi di voler rivedere l’intero impianto delle deleghe concesse al gruppo di Serpico e Calise. E, percorrendo le scale del vecchio palazzo comunale avrebbe detto: “Questo stratega non ha capito niente. A me queste strategie non mi piacciono e con me questi, giochetti, non fanno presa”.
Ora si attende il ritorno di Salvatore Serpico sull’isola per aver un confronto con il sindaco perché, dalle parole ascoltate in consiglio, Michele Calise si è espresso a nome del gruppo, ovvero anche di Serpico. Una posizione, questa due avvocati consiglieri comunali che, va anche in contrasto con quanto fatto, invece, dal loro assessore di riferimento Angela Albano. La vicesindaco, come gli altri assessori, hanno approvato il documento contabile in giunta e confermato la linea operativa del sindaco. Siamo all’inizio. Ne vedremo delle belle….