lunedì, Dicembre 23, 2024

LA SOLITA ARPAC. Esito scontato: i prelievi programmati ignorando i lavori di riparazione della condotta

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Il Comune intenzionato a precedere in contraddittorio con altre analisi...

Gaetano Di Meglio | Solita (dannosa) Arpac. Per l’ennesima volta (abbiamo perso il conto), il carrozzone regionale ARPAC colpisce ancora. Ancora una volta, costretti ad inseguire il calendario regionale come se non ci fosse un domani.
Tuttavia, però, da giorni siamo costretti a fare i conti con alcune macchine che rendono il nostro mare meno bello. La mancanza di informazioni puntuali, l’assenza di interventi pubblici che possano tranquillizzare e orientare anche i social (in un momento di grande confusione, crisi economica e dove la demagogia il “secondo me” sono presenti in grande quantità) al fine di garantire una percezione diversa dei fenomeni che si creano.
La necessità di una strategia diversa da quella attuata fino ad oggi è quanto mai urgente. Lo è soprattutto perché ci troviamo a parlare dell’unico comprensorio isolano che può vantare di alcune infrastrutture che altrove mancano.

Partiamo da Sant’Angelo. Come prevede la legge, il sindaco Irene Iacono ha dovuto prendere atto della nota Arpac del 12 luglio che impone il divieto balneazione in seguito al prelievo realizzato il 10 luglio 2023 alle ore 12:06. Un prelievo programmato chissà quando che, però, non tiene conto dell’ordinanza della Capitaneria di Porto di Ischia che autorizza i lavori alla condotta sottomarina del depuratore di Sant’Angelo da parte dell’EVI Spa.
Diventa ridicolo raccontare che l’ARPAC ha effettuato il suo prelievo dopo che il pontone di Fabio Patalano ha lasciato la zona di lavoro. È ridicolo perché tutto questo rappresenta la cifra operativa di una Regione Campania sempre più distante e distratta dai territori che, purtroppo, devono fare i conti con una realtà difficile da affrontare.

Per venire fuori da questo caso “made in Arpac”, l’ennesimo caso che si ritorce contro Ischia e il suo mare, il comune di Serrara Fontana sta procedendo per l’attivazione di un percorso che possa favorire un contraddittorio e arrivare quanto prima alla revoca del divieto di balneazione. La verità, amara, è che purtroppo quella condotta non regge più. Un problema noto a tutti tanto che sono già stati programmati i lavori per la sostituzione dell’intera condotta di Sant’Angelo che partiranno nel prossimo mese di ottobre.

Queste riflessioni, però, ci riportano ad un’attualità fatta di foto da interpretare e di fatti da considerare.

Serrara Fontana è l’unico comune isolano che si è visto finanziare la realizzazione di un nuovo depuratore a Sant’Angelo. Un depuratore che non passa per il Commissariato Nazionale, che non rientra nelle infrazioni Europee contro l’Italia e il cui iter è rallentato dalla burocrazia italiana.
Le foto di questi giorni, quelle circolate dai Maronti, inoltre, sono una condanna ingiusta ai numerosi investimenti che gli operatori della spiaggia dei Maronti hanno realizzato negli anni. Se c’è una spiaggia ad Ischia che può vantare un sistema di depurazione è proprio quella dei Maronti. Tuttavia, però, ieri mattina l’acqua era marrone. Nel pomeriggio, invece, erano diverse.
Ma ieri è stata la giornata nera anche per Sorgeto. Le immagini in nostro possesso raccontano di strisce bianche molto evidenti. Come venirne fuori? C’è bisogno di una task force che sappia affrontare i problemi, che li sappia comunicare e che possa intervenire con velocità e con sistematicità su quanto accade nei nostri mari.

ESSUN ALLARME. La giornata di ieri è stata molto movimentata anche grazie ad una fake news diffusa da più parti. Secondo al cuni, infatti, i vigili urbani di Barano, ieri mattina, avrebbero fermato l’accesso alla spiaggia dei Maronti per un presunto rischio sanitario. Una notizia destituita di ogni fondamento e smentita anche dal sindaco Dionigi Gaudioso che ci ha dichiarato: “Non abbiamo fermato nessuno soprattutto perchè non c’èra nulla da fermare”. Sulla vicenda dei vigili urbani, inoltre, è interessante aggiungere anche la carenza di risorse umane. Secondo alcuni ben informati, infatti, l’unico vigile in servizio ieri si è sentito male e ha lasciato i Maronti per motivi di salute.

2 COMMENTS

  1. Incredibile invece di attaccare i sindaci incapaci di gestire da decenni il problema dell’inquinamento dei maronti e del depuratore virtuale attaccate ARPAC questo giornalismo sporco non fa il bene dell’isola che vive di turismo, la pulizia del mare è tutto ed ai maronti il mare fa schifo da becenni, è la colpa è dell Arpac ? RIDICOLO

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