“Incidente di percorso” a Barano nell’approvazione del Documento Unico di Programmazione (Dup) per il triennio 2023-2025. Un atto importante, appunto di programmazione, su cui poi devono fondarsi le ulteriori deliberazioni dell’Amministrazione comunale, ad iniziare dal bilancio di previsione. Sta di fatto che lo schema di bilancio 2023-2025 predisposto dal Settore e adottato dalla Giunta con la delibera n. 88 del 22 giugno scorso sulla base proprio del Dup, è risultato “viziato”. Tanto da dover essere revocato e poi successivamente nuovamente approvato dopo l’adozione del Dup a sua volta “corretto” a seguito delle “osservazioni” del revisore dei conti dott. Maurizio Mauriello. Che, come riportiamo, aveva già “bacchettato” la gestione contabile del Comune anche sul rendiconto 2022. Si vede che a Barano stentano proprio a far quadrare i conti…
Quando al Dup, come si legge infatti nella delibera approvata l’11 luglio, «il revisore Unico dei Conti ha rilevato nelle operazioni propedeutiche alla espressione del parere di competenza alcune criticità nell’adottato citato schema di bilancio di previsione 2023/2025, di cui alla deliberazione della Giunta Comunale n. 88 del 22.06.2023».
Ne è seguito un confronto tra i responsabili degli uffici competenti: «All’esito di consultazioni interne tra il segretario comunale ed i responsabili del Settore III e IV, è emersa la possibilità e l’opportunità di modificare lo schema di bilancio, di cui alla deliberazione della Giunta Comunale n. 88 del 22.06.2023, al fine di superare alcune delle criticità evidenziate, in particolare provvedendo ad incrementare la parte entrate del redigendo bilancio di previsione 2023/2025, intensificando l’attività di recupero dell’evasione dei tributi ed imposte comunali anni pregressi con contestuale approntamento di un congruo fondo svalutazione crediti in ossequio ad un principio di prudenza».
L’Amministrazione rimedia al pasticcio punendo con maggior rigore i contribuenti evasori, in parole povere… Oltre che svalutando i crediti.
A questo punto il responsabile del Settore III Finanziario ha proposto alla Giunta «di predisporre nuovo progetto di Bilancio di previsione finanziario 2023-2025 sulla base del DUP (Documento Unico di Programmazione) 2023-2025, onde superare in tal modo le criticità evidenziate con l’obiettivo condiviso con il Responsabile del Settore IV Tributi Suap-Contenzioso di intensificare l’attività di recupero dell’evasione dei tributi ed imposte comunali anni pregressi con contestuale approntamento di un congruo fondo svalutazione crediti».
Suggerimento prontamente accolto dalla Giunta, che ha dapprima proceduto alla revoca della prima delibera contenente lo schema di Bilancio e DUP 2023-2025. Revocata la delibera contenente il “pasticcio”, è stato contestualmente dato mandato al responsabile del Settore III Finanziario «di predisporre nuovo progetto di Bilancio di previsione finanziario 2023-2025 sulla base del DUP (Documento Unico di Programmazione) 2023-2025, con le indicazioni come proposte, al fine di rafforzare la parte entrate dell’approvando bilancio di previsione 2023/2025».
Due giorni dopo, il 13 luglio, con altrettante delibere, la Giunta ha provveduto all’approvazione del Dup e dello schema del bilancio di previsione opportunamente corretti.
Il Dup, come ricordato in questa sede, va presentato al Consiglio comunale entro il 31 luglio di ogni anno. E per il 2023 il termine per l’approvazione del bilancio di previsione del triennio è stato differito proprio alla stessa data del 31 luglio. C’era comunque un po’ di tempo per correggere gli errori, ma non tanto…
Il “nuovo” Dup verrà ancora sottoposto al vaglio del revisore dei conti, ma stavolta tutto dovrebbe filare liscio. Dopodiché Dup e bilancio di previsione andranno sottoposti al Consiglio comunale. Le deliberazioni approvate per superare il pasticcio sono immediatamente eseguibili «attesa l’urgenza di provvedere in ragione della scadenza del termine previsto dalla legge per l’approvazione del bilancio di previsione 2023/2025».
Termini che potranno essere rispettati, ma che fatica per Dionigi Gaudioso e la sua Giunta…
LE CRITICITA’ DEL RENDICONTO 2022
In tempi “non sospetti”, il 10 giugno, avevamo riferito di quelle bacchettate, che non erano nemmeno le prime, scrivendo: «Arriva la “diagnosi” del revisore dei conti per il bilancio del comune di Barano. Il dottor Maurizio Mauriello, revisore unico incaricato dall’ente, ha depositato la propria relazione sul rendiconto 2022, “bacchettando” vigorosamente la gestione ed evidenziando in maniera articolata una serie di anomalie del documento contabile.
Il revisore ha infatti messo nero su bianco che “l’ente registra un grado di riscossione delle entrate proprie assolutamente insoddisfacente in ordine all’ammontare dei crediti: l’amministrazione dovrà valutare e porre in essere adeguate misure correttive della gestione, valutando anche l’ipotesi di esternalizzare la riscossione volontaria e coattiva di alcune entrate”, in quanto diverse voci di bilancio negli anni precedenti erano relative a crediti non riscossi e poi finiti in prescrizione, e quindi posti nell’attivo ma di fatto non più riscuotibili. Di qui il suggerimento del dottor Mauriello di affidarsi a servizi esterni di riscossione».
Anche sui crediti il dott. Mauriello evidenziava criticità: «Un altro capitolo critico è quello relativo al “fondo crediti di dubbia esigibilità”, che ammonta a circa 6 milioni e 164mila euro, come risultato dell’accantonamento di una quota del risultato di amministrazione a tale fondo: una cifra non certo trascurabile, a voler essere eufemistici, spesso relativa proprio a quei crediti, prima citati, mai riscossi e di frequente finiti in prescrizione e che non potranno mai entrare effettivamente nelle casse comunali».
Ulteriori “critiche” arrivavano per la esiguità dell’accantonamento per il fondo-rischio da contenzioso di soli 40mila euro, a fronte di una mole di contenzioso superiore al milione solo per le cause civili.
Ancora: «Un’altra pesante “bacchettata” al comune da parte del revisore Mauriello è quella relativa ai debiti fuori bilancio: l’ente non ha provveduto nel corso del 2022 al riconoscimento e al finanziamento dei debiti fuori bilancio». Queste e altre criticità evidenziavamo a giugno. A conferma, è arrivata anche la “bocciatura” del Dup.