venerdì, Settembre 20, 2024

Lucia Annicelli: “Sarò di parte, ma Nino D’Ambra è stato un gigante”

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Nino D’Ambra è una figura importante e la biblioteca Antoniana di Ischia lo ha ricordato con un evento dal titolo “Avv. Nino D’Ambra, l’uomo e lo studioso” lo scorso 20 luglio Nell’occasione è stata inaugurata una mostra delle numerose opere di Nino D’Ambra, curata dalla vicepresidente del Centro Studi dott.ssa Lucia Annicelli e dalla segretaria prof.ssa Ernesta Mazzella. L’appuntamento è stato impreziosito dalla presenza di amici ed estimatori dell’avv. d’Ambra che hanno condiviso con i presenti i propri ricordi e le loro testimonianze.

LUCIA ANNICELLI: «E’ STATO UN GIGANTE»

Anche alla direttrice della Biblioteca Antoniana Lucia Annicelli abbiamo chiesto una riflessione sull’iniziativa.

– E’ l’occasione per ricordare Nino D’Ambra, un uomo che ha dato tanto alla storia dell’isola d’Ischia e che meritava un omaggio.
«Assolutamente, cogliamo l’occasione con il Centro Studi per poter dedicare questo momento a Nino D’Ambra. In realtà è un momento simbolico perché con una mostra bibliografica vogliamo fornire un messaggio forte, il messaggio è quello di un uomo che continuerà a vivere all’interno di un’istituzione come una biblioteca perché è qui che attraverso le proprie opere continuerà ad aspettare chi vuole incontrarlo. La mostra bibliografica durerà fino al 20 agosto e sarà l’occasione, anche per i nostri ragazzi, di raccontare Nino perché abbiamo i collaboratori che si avvicineranno a questa figura, così come i tanti turisti. Nino D’Ambra è stato un gigante, noi piccoli nani saliamo sulle sue spalle e ringraziando la sua vastissima produzione riusciamo a raccontare alcune pagine della nostra storia che erano del tutto inedite.

Nino D’Ambra ha questo privilegio, quello di aver tirato fuori personalità, momenti storici dei quali davvero noi non avevamo tracce. Personalmente sono particolarmente grata a Nino D’Ambra, perché con lui è partito il mio percorso di ricerca. La rivoluzione napoletana del 1799, nel 1999 diventava la mia occasione di lettura dei primi documenti del ‘700 e il caso ha voluto che proprio il ‘700 diventasse il secolo di mio più grande interesse. A Nino D’Ambra devo davvero tantissimo e sono certa che attraverso un lavoro così nobile, come quello di far parlare i libri, ce la metteremo tutta affinché il suo ricordo rimanga per sempre».

La lapide per i martiri del 1799
«A lui dobbiamo la lapide che apposta vicino alla chiesa di Santa Maria delle Grazie in San Pietro. Lo dico già da adesso, ci occuperemo anche di questo aspetto, di riportarla ad una condizione di massimo decoro…»

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