Gaetano Di Meglio | Come leggerete, quella che segue, è un’intervista prettamente politica e tiene conto del profilo del primo cittadino. Che, lo dirà chiaramente, è “primus inter pares”. Ovvero “persona a cui è riconosciuta la dignità di capo nell’ambito di un gruppo di persone di pari dignità o valore”. Una condizione, di fatto, che si è auto creata nella maggioranza di Ischia. Una maggioranza che naviga a vista (il sindaco, devo ammettere, no) e, nella strana condizione di non aver un’opposizione consiliare, si riduce a semplice gruppo di “minus” in maniera sempre più progressiva.
Le parole di Enzo Ferrandino, pronunciate tra il democristianesimo e il politichese, confermano le condizioni sul campo. Enzo parla alla “nuora perché suocera intenda” e così, rispondendo al Dispari, chiarisce gli equilibri, gli indirizzi e la direzione in cui si naviga.
Finora non hai commentato in alcun modo l’origine di questa novità politica. Forse però ora i tempi sono maturi per poter dire qualcosa sulla revoca della delega di assessore a Paolo Ferrandino, sicuramente un pilastro della tua maggioranza, che poi ci porta alla nuova nomina dell’avvocato Adriano Mattera. Al di là delle scelte che ci possono essere in Consiglio comunale con la surroga tra chi è stato votato dal popolo di Ischia, proviamo un po’ a chiarire il caso Paolo e il caso Adriano.
«Sul caso dell’avvicendamento non vi erano più le condizioni per poter continuare in un rapporto di collaborazione. Vi era bisogno di un rilancio dell’Amministrazione. Un’azione che si è conclusa con la nomina dell’avvocato Adriano Mattera, ma che trova le ragioni in questo solco. L’individuazione del nuovo assessore avviene dopo un anno di osservazione da parte dell’amministrazione, dove abbiamo verificato questo piglio di concretezza, di attivismo, su temi che sono fortemente qualificanti e attuali per la nostra amministrazione.
Parliamo del tema della tutela e delle azioni da porre in essere per il mondo della disabilità sul territorio. L’avvocato Mattera viene da una esperienza di volontariato molto, molto proficua. Nella scorsa consiliatura ha affiancato il garante dei disabili e quindi ha avuto la possibilità di confrontarsi quotidianamente con questa realtà, ma anche per la sua esperienza professionale si è cimentato per quanto riguarda la questione della sicurezza stradale.
Sono due elementi della nostra amministrazione, che a mio avviso meritavano uno sforzo ulteriore per qualificare la nostra azione e la scelta va in questa direzione. Io auspico e spero che l’avvocato Mattera riesca a cogliere il nocciolo della questione. Conoscendolo, sapendo l’impegno che mette nelle cose che fa, sono certo che l’obiettivo sarà raggiunto».
GLI ASSETTI AMMINISTRATIVI
La tua lista, Ischia Democratica con Enzo Sindaco, porta a casa due assessori, così come la lista del gruppo Sciarappa. E gli altri che dicono?
«Secondo me la valutazione delle rappresentanze bisogna interpretarla a tutto tondo, avendo un quadro definito degli assetti amministrativi. Oggi non abbiamo ancora gli assetti amministrativi definiti assolutamente. Pertanto è prematuro fare una valutazione secondo le coordinate che tu rappresenti. Dico ancora che a mio avviso la Giunta non deve avere per forza una connotazione politica, ma a mio avviso deve anche tenere in considerazione le inclinazioni delle persone e la disponibilità di tempo che le persone che partecipano all’azione della Giunta possono mettere a disposizione.
Ci sono ottimi amministratori nella nostra compagine che per le professioni che esercitano nelle attività private che giustamente svolgono, possono dare un grande contributo in termini di indirizzo politico all’interno del Consiglio. Ma non hanno, per esempio, la disponibilità temporale per garantire maggiore assiduità, così come invece è richiesto per un componente della Giunta municipale. Da sindaco, quindi, io devo avere la capacità di cogliere queste sfumature che poi alla fine sfumature non sono, perché finiscono per incidere sulla capacità dell’amministrazione di incidere sui problemi del paese.
Io sono convinto comunque che quando si completerà il percorso amministrativo di cinque anni, tutte le varie anime che hanno composto e che compongono la nostra amministrazione si potranno ritenere soddisfatte della loro rappresentanza, del loro contributo nel portare avanti l’azione amministrativa che abbiamo definito nel programma elettorale».
TUTTI RAPPRESENTATI IN CONSIGLIO
Questa è la risposta democristiana alla domanda. Non sei il nuovo, sono ormai trent’anni che fai il consigliere comunale. Qualcuno, secondo, te si sente un po’ non considerato? Sei l’unico sindaco che non ha minoranza. Quindi fai un po’ di tutto…
«Tu mi hai ricordato che prima di svolgere la funzione di sindaco per più decenni o almeno due decenni, ho svolto il ruolo di consigliere comunale e quindi sono la testimonianza vivente di come da consigliere comunale presente nell’ambito dell’amministrazione e dei cambi dell’amministrazione, si possa comunque influenzare, si possa indirizzare, si possa controllare l’azione che l’amministrazione porta avanti. Per cui sono l’esempio di come, interpretando un’azione diciamo continua nell’ambito delle dinamiche amministrative, si possa comunque riuscire a dare un contributo, il giusto contributo che l’elettorato si aspetta all’indomani di quando ci riconosce la fiducia con il consenso. Per cui la mia non è una risposta di tipo democristiana, ma è la risposta che rappresenta una persona che da un punto di vista delle dinamiche della politica non è un giorno che frequenta le stanze del municipio di Ischia.
I cittadini da noi si aspettano di essere governati e di avere delle risposte alle loro problematiche.
Oggi i cittadini si aspettano, per esempio, che sull’arenile di Ischia si possano generare delle aree di comfort per i portatori di handicap e l’amministrazione del Comune di Ischia sarà valutata se riuscirà o non riuscirà a dare questa risposta. Una giusta risposta che i nostri concittadini si aspettano e da sindaco, insieme all’amministrazione, dobbiamo creare le migliori condizioni possibili affinché questo risultato si possa raggiungere.
Con questo, mi rendo conto che è pruriginoso da un punto di vista giornalistico, da un punto di vista dell’opinione pubblica, stare lì con il bilancino per verificare se una componente risulta essere meno o più presente all’interno dell’amministrazione. Però, caro Gaetano, sono convinto che alla fine gli elettori premieranno, sceglieranno quelle persone, quell’amministrazione, quel gruppo politico che riuscirà a porre in essere il maggior numero di risposte rispetto alle problematiche.
Come amministrazione stiamo lavorando in questa direzione e sono convinto che alla fine la rappresentanza politica e la capacità di rispondere ai problemi del paese saranno coniugate insieme in un quadro finale dove pochi saranno coloro che eventualmente non si ritroveranno».
Quindi in qualche modo qualcuno non ci sarà…
«Io auspico e sto lavorando affinché nessuno si possa sentire escluso dall’amministrazione. D’altronde ti faccio anche un’altra riflessione: quando ci siamo avvicinati all’appuntamento elettorale in tanti annunciavano sfaceli in termini di perdite di seggi per le varie anime dei vari gruppi che hanno composto questa amministrazione. Se andiamo a leggere e verificare il risultato elettorale, si è andato a verificare concretamente quello che io auspicavo, inascoltato. In una prima fase, cioè, tutti coloro che hanno partecipato al progetto politico sono stati premiati con la giusta rappresentanza all’interno del Consiglio comunale.
Per cui già questo, avere l’opportunità di essere presenti all’interno del Consiglio comunale, secondo me è un’opportunità che ai vari gruppi politici è stata riconosciuta e giustamente è stata rimossa da parte della cittadinanza. Chiaramente bisogna completare il quadro, bisogna completare gli assetti e noi lo stiamo facendo e lo faremo seguendo appunto il ragionamento che facevamo».
DIVERTIMENTO CONSAPEVOLE
Non ti faccio un elenco di tante problematiche che ci sono sul territorio, anche perché voleva essere più una intervista da un punto di vista politico. Però c’è un argomento e una polemica che in qualche modo è principale rispetto alle altre e forse facilitata da alcune scelte dell’anno scorso. Quella delle zone di silenzio confuse invece con le ordinanze che limitavano l’emissione della musica all’esterno. C’è stato tutto quel discorso l’anno scorso e quest’anno mi sembra sia soltanto uno strascico. Ma l’amministrazione sta pensando di allargare l’iniziativa. Ormai siamo quasi ai primi di agosto, ci sarà qualche cambiamento oppure le linee di indirizzo sono quelle assunte?
«Resta quello che abbiamo visto fino adesso. Ti ringrazio per questa domanda su un tema attuale e caldo e che rientra all’interno di quelle che sono le attività di attrazione o di intrattenimento sul nostro territorio.
Devo dire la verità, io con un po’ di ritrosia non ho parlato delle ragioni, delle motivazioni che l’anno scorso ci indussero ad adottare un provvedimento che io stesso reputo molto, molto restrittivo. Il tema è quello dell’ordine pubblico. Non è possibile che una località bella come Ischia, in modo particolare parlo del territorio nel quale si spendiamo come amministrazione, debba assurgere agli onori della cronaca nazionale e a volte anche internazionale, con articoli su qualificate testate giornalistiche italiane, con servizi nei telegiornali che sottolineano quelle che sono problematiche di ordine pubblico che pure si sono verificate costantemente in alcune zone del nostro territorio per anni.
Rispetto a questa problematica che presenta vari elementi che finiscono per crearla, io penso che un’amministrazione attenta alle dinamiche debba prendere una posizione. La posizione dell’anno scorso che sarà portata avanti nasce da questa situazione. Chiaramente questo non significa che è nostro desiderio di diventare un territorio dove non ci si diverte più o dove eventualmente l’intrattenimento musicale non si deve più verificare. C’è bisogno di un momento di consapevolezza da parte di tutti, in cui chi intrattiene o chi organizza serate di intrattenimento si debba porre il problema di intrattenere in maniera giusta gli avventori che decidono di frequentare i luoghi dove c’è questa forma di intrattenimento, creando le situazioni di garanzia e di tutela. Con le forze dell’ordine si sta cercando di fare uno sforzo in questa direzione e penso che se in maniera sinergica tutti quanti in maniera consapevole diamo il proprio contributo, alla fine a Ischia ci si potrà divertire in tutta tranquillità, trascorrendo veramente delle serate serene.
Sono padre di due giovani, mia figlia di 20 anni e mio figlio di 16, che sono abituati alla frequentazione di questi luoghi e quindi il mio contributo da amministratore è anche il contributo da genitore, andando a personificare i tanti genitori i cui figli la sera si vanno a divertire. Allora tutti noi insieme dobbiamo cercare di creare i giusti presupposti affinché si possano trascorrere delle serate tranquille di puro divertimento, dove situazioni come quelle che si sono verificate ultimamente e che leggevo nelle ultime ore sulle pagine dei nostri quotidiani, non si abbiamo a ripetere.
Questo è la motivazione, ma chiaramente se tu mi chiedevi se c’era l’intenzione da parte dell’amministrazione di consentire un certo tipo di intrattenimento, certamente con gli uffici preposti stiamo lavorando su una rivisitazione di quelli che sono gli atti per creare i presupposti affinché ci possa essere un divertimento consapevole, un divertimento che non esponga a rischi di ordine pubblico».