Con la firma di oggi tra l’Ente Pio Monte, il sindaco di Casamicciola Terme e il Commissario alla ricostruzione dell’isola d’Ischia il fatiscente Pio Monte della Misericordia (oggetto delle più assurde e strambe pretese di indegni e stanieri) diventa sempre più pubblico e sarà una risposta, valida, alla messa in sicurezza del territorio di Casamicciola dopo la frana del 26 novembre più che del terremoto dell’agosto 2021.
Con l’ordinanza per le delocalizzazioni firmata da Legnini nei giorni scorsi, infatti, tre le opzioni per le “delocalizzazioni volontaria”, ci sarà quella di lasciare l’abitazione a rischio in “zona rossa” e di scegliere uno degli alloggi che lo Stato realizzerà nelle volumetrie del complesso termale. Un altro bel paccherone in pieno volto ai fascisti del verde, agli squadristi in barca a vela e a tutti quelli che pensano che loro fisime debbano essere argomenti validi per tutti.
A maggio l’Ente Pio Monte aveva aderito ad una procedura pubblica per l’alienazione di immobili avviata dal Commissario Legnini nell’ottica di dare risposte serie e valide alla grossa problematica dell’edificazione senza controllo (e in alcuni casi proibitiva) realizzata nelle zone più fragili del nostro territorio.