Ugo De Rosa | Vito Iacono ancora una volta non le manda a dire. E fa opposizione censurando le scelte dell’Amministrazione di Stani Verde, ricorrendo nel caso anche all’ironia. Una (op)posizione che gli sta suscitando non pochi attacchi e critiche.
In molti ti rinfacciano di voler fare solo polemica. Tu cosa rispondi?
«Mi rendo conto che è difficile provare a dire che non sono d’accordo con loro, che la penso diversamente da loro, che mi sento molto diverso da loro che ritengono di essere sicuramente migliori, senza beccarmi insulti ed il marchio di chi fa polemica “sterile” o ha pregiudizi. Ma vedo che uguale trattamento lo riservano anche ad altri che nulla hanno a che vedere con quello che resta della nostra Forio.
E lo hanno fatto con vergognosa presunzione ed arroganza anche con chi lamentava la scellerata scelta dello spostamento della fermata del bus giù al porto. Anche questa notte erano decine i cittadini che occupavano marciapiede e sede stradale senza poter godere dello spazio davanti all’edicola, dove poteva essere montata una tenda sponsorizzata, o fare uso dei servizi dei bar e delle attività commerciali circostanti. Altro che sterile polemica! Per chi ha un minimo di sale in zucca o la sensibilità di condividere e farsi carico di quella situazione c’è molta sostanza. E’ una questione di cultura ed educazione all’accoglienza!».
LA PROPOSTA IN CONSIGLIO
Veniamo al Piazzale del Soccorso…
«Sul Piazzale del Soccorso non si possono fare quelle cose, gli aperitivi… ci sono le spiagge, c’è il lungomare, ci sono angoli stupendi per organizzare certe iniziative, ma non il Soccorso. E poi, e questo lo dico a chi viene da fuori, il Soccorso non può essere trattato come un mercato per i loro elettori dall’una e dall’altra parte o contendibile, come, del resto, il tramonto.
Il Soccorso, come tutti i siti ed i giacimenti culturali del nostro Paese meritano altro!
Proprio nell’ultimo Consiglio comunale, opportunamente oscurato e non trasmesso in diretta, come accadeva da anni, alla faccia della trasparenza, avevo proposto una sorta di regolamentazione nell’uso di quel piazzale. La risposta direi che è arrivata in tempi brevissimi, anche per dare una segnale concreto di pacificazione del paese, motivazione che non riesco a capire cosa possa significare.
Intanto io provo solo a vincere la loro grande intolleranza e poca pazienza che offende il dibattito, limita il confronto andando oltre ogni regola di democrazia.
Ed intanto il Torrione è chiuso, la Colombaia pure, il Soccorso abusato, nostri artisti espongono altrove e gli amministratori si emozionano, invece di provare un minimo di salutare imbarazzo; non uso la parola vergogna per non suscitare altre reazioni scomposte dai soliti, loro sì che lo sono, permalosi!».
Ma secondo te non si salva proprio nulla delle iniziative fin qui intraprese dall’Amministrazione Verde?
«Certo, bisogna dare atto a questa amministrazione delle grandi cose che sta facendo. Prima fra tutte di avere, finalmente, dato inizio alla stagione delle competenze e, soprattutto del merito: il merito di essere stati candidati con loro, di averli votati, di essere loro supporter, di mettere i dovuti like alle loro iniziative, di esibire offese, mettere in ridicolo o minimizzare chi si azzarda ad esprimere un benché minimo dissenso.
Immagino ci sia una sorta di graduatoria in questo senso, almeno per i like ed i commenti. E così incarichi professionali, assunzioni in aziende partecipate o di stretto collegamento con l’Amministrazione, lavori, favori, patrocini o selezioni di iniziative di spettacolo o di altra natura non sfuggono a questi criteri. E tutto questo non può essere giustificato dall’era dei social! E’ in gioco la dignità di tanti professionisti ed imprenditori scodinzolanti, non solo sui social, ma soprattutto sono mortificate le tante intelligenze, sensibilità e competenze che vivono nel nostro Paese!».