A dare corpo alla sospensione di una nota discoteca di Casamicciola Terme, il Blanco, si legge nel provvedimento firmato dalla Questura di Napoli, le “note propulsive” dei Carabinieri della Compagnia di Ischia.
Numerose le segnalazioni che hanno arricchito la proposta di applicazione dell’articolo 100 del TULPS al locale isolano che, in più occasioni, è stato teatro di eventi per i quali è stato necessario l’intervento dei Carabinieri.
Il più recente l’8 luglio scorso quando 7 persone, poi tutte identificate e denunciate dai militari ischitani, diedero vita ad una violenta rissa. I carabinieri hanno notificato ed eseguito il decreto da pochi minuti, l’attività rimarrà chiusa per i prossimi 15 giorni.
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Senza alcuna intenzione di giudicare chicchessia, tanto meno l’operato della Questura di Napoli.
Praticamente, se un gestore di attività di intrattenimento non si piega alle pretese dei “cattivi” e se, di conseguenza, i “cattivi” vanno a fare le cattiverie nel suo locale, può accedere che le autorità poste a difesa di coloro che non si piegano alle pretese dei “cattivi” chiudono l’attività dell’imprenditore che non si è piegato alle pretese dei cattivi?
Potevo chiedere più semplicemente: “Nel campo delle attività di intrattenimento per poter operare più o meno tranquillamente bisogna sottostare alle pretese dei cattivi?”.
Succederanno altri casini lì se rimane discoteca, sarebbe meglio trasformarlo in un ristorante dato che il posto è molto bello, a picco sul mare.