Sono giorni di attività intensa delle forze dell’ordine e, in particolare, sono stati giorni in cui i militari della Compagnia di Ischia della Guardia di Finanza hanno portato avanti una complessa e articolata azione di controllo del territorio che ha toccato diversi nervi caldi della nostra economia e non solo. Nella rete dei controlli dei militari coordinati dal Capitano Antonio Giglio, prima di leggere il dettaglio, sono caduti tassisti poco corretti, distributori di carburanti e cittadini che fittavano in nero i propri appartamenti.
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, in occasione della stagione estiva, ha disposto un rafforzamento del dispositivo di prevenzione e contrasto ai fenomeni di illegalità economico-finanziaria, in particolare nelle località ad alta vocazione turistica. L’intensificazione delle attività ha riguardato il contrasto all’abusivismo commerciale, ai fenomeni di evasione fiscale anche legati alle case-vacanze, al “lavoro sommerso”, alla contraffazione, alla vendita di prodotti non sicuri e al traffico di stupefacenti, nonché la verifica della disciplina dei prezzi dei carburanti al consumo.
In particolare negli ultimi due mesi sono stati svolti – nell’ambito dei controlli sulle “seconde case” e sugli immobili destinati agli affitti – interventi che hanno permesso di constatare redditi non dichiarati, da parte dei locatori, per oltre 139.000 euro di locazioni non dichiarate. In particolare la Compagnia di Ischia, nei primi giorni di agosto, ha controllato oltre 40 abitazioni utilizzate per brevi affittanze, denunciando 7 soggetti per mancate comunicazioni agli organi di pubblica sicurezza tra Ischia e Forio. Nel Comune di Forio, sono proseguiti gli accertamenti sulle residenze fittizie, che hanno consentito l’individuazione di 50 nuclei familiari falsamente residenti sull’Isola dove possedevano case per le vacanze, con un’evasione IMU sulle “seconde case” per un ammontare complessivo di 220.000 euro;
Nella vicina Isola di Capri, la locale Tenenza ha, invece, condotto attività ispettive nei confronti di una società di intermediazione immobiliare, che si occupa di locazioni e compravendite di immobili di pregio sull’Isola Azzurra, risultata essere “evasore totale”, non avendo presentato le prescritte dichiarazioni annuali ai fini delle imposte dal 2019; sono stati effettuati, sul territorio ischitano, controlli nei confronti di 20 soggetti esercenti l’attività di “Trasporto con Taxi”, contestando sanzioni pecuniarie, complessivamente pari a 4.000 euro, per mancata esposizione di tariffe predeterminate, in violazione delle ordinanze Comunali, e assenza del dispositivo per i pagamenti elettronici (POS). Sempre a Capri, inoltre, sono state svolte – nell’ambito dei controlli sulle attività di noleggio e locazione di imbarcazioni – 9 interventi nei confronti di imprese che utilizzavano unità da diporto per il trasporto marittimo e costiero di passeggeri a titolo oneroso, con la contestazione di sanzioni pecuniarie, da un minimo di 27.610 euro a un massimo di 110.170 euro;
Le fiamme gialle, inoltre, hanno anche indagato nel settore del “sommerso da lavoro” e sono stati individuati 20 lavoratori in nero (di cui 4 a Ischia, 12 a Capri e 4 a Procida), 4 dei quali risultati anche percettori di “Reddito di Cittadinanza”, con la contestazione a carico di 14 datori di lavoro di sanzioni amministrative per 35.200 euro.
Numerose, inoltre, le violazioni in materia di corretta emissione dei documenti fiscali da parte di esercizi commerciali opportunamente selezionati sulla base di specifici alert di rischio nonché rilevate plurime infrazioni al Codice della Strada;
Nell’ambito dei controlli della disciplina dei prezzi dei carburanti al consumo sono stati individuati ad Ischia, 4 distributori che non esponevano regolarmente i prezzi, con conseguente contestazione delle previste sanzioni amministrative e, in un caso, a Casamicciola, il sequestro amministrativo di 2 erogatori poiché non erogavano il giusto quantitativo di carburante. A Capri, un distributore stradale, beccato per aver omesso la comunicazione al M.I.M.IT. dei prezzi dei prodotti commercializzati.
Con l’ausilio di unità cinofile sono stati eseguiti controlli antidroga, soprattutto presso le aree di sbarco/imbarco dei vacanzieri, le zone di balneazione e quelle destinate a eventi, spettacoli e manifestazioni nelle piazze turistiche. Nel complesso, sono stati sequestrati oltre 230 gr di grammi di stupefacenti, con la segnalazione agli organi competenti di 75 soggetti, spesso poco più che maggiorenni o, addirittura, in alcuni casi, minorenni
“50 nuclei familiari falsamente residenti sull’Isola dove possedevano case per le vacanze, con un’evasione IMU sulle “seconde case” per un ammontare complessivo di 220.000 euro”
Dato che le false residenze sono migliaia e migliaia, quanti milioni di euro ci perdiamo ogni anno?
Poi siamo noi veri residenti a dover pagare più tasse per far quadrare i bilanci dei comuni.
Ammesso che i numeri alla fine siano quelli, tutti i comuni italiani applicano l’IMU al massimo: l’IMu “evasa” sull’isola d’Ischia corrisponde ad altrettanta IMU incassata indebitamente dai comuni di effettiva residenza. Anzi, si presume che la prima casa sia più grande della seconda casa, quindi questi soggetti avrebbero pagato più IMU del dovuto. Perché? Forse perché la vita sull’isola è difficile per i non residenti.
Poi, ricordiamoci che oltre all’IMU esiste l’addizionale Irpef che viene pagata al comune di residenza, e che può raggiungere anche importi considerevoli. Addizionale Irpef che nel caso delle “false” residenze sarebbe stata indebitamente incamerata dai comuni isolani, a scapito di quelli di effettiva residenza. Ma questo l’articolo non lo dice.
Infine, ricordiamoci che la costituzione stabilisce il diritto per ognuno di stabilire la propria residenza dove vuole.
Non si capisce questa difesa d’ufficio di persone che, con la complicità di “amici” locali, violano la legge. Il diritto per ognuno di stabilire la propria residenza dove vuole vale se risiedi veramente in quel luogo, non se vieni solo a farci le vacanze!
E così facendo porti la macchina sull’isola quando c’è il divieto di sbarco, voti sull’isola quando non dovresti votare!
La falsa residenza è un reato!
Ma quale difesa d’ufficio! Provo solo a far ragionare.
Si ma quelle residenze servano anche ai politici che stano al potere altrimenti vincerebbero quelli del opposizione. Quindi il pesce puzza dalla testa.
Beh, se si revocassero, i voti non andrebbero né a quelli al potere né a quelli di opposizione, dato che i falsi residenti non potrebbero più votare sull’isola.
Avremmo migliaia di auto in meno d’estate e più IMU pagata ai nostri comuni.
Io non penso che avremo miglia di auto in meno Sergio. Possiamo fare un calcolo di quanti autonoleggi e rent a scooter abbiamo sul isola? Io azzardo a dire che solo sul porto di Ischia abbiamo 500 auto e moto che potremmo fare a meno, ma visto che anche loro votano e devano campare e meglio dire che le auto sono di chi ha le false residenze.
Certo anche i rent a car sono un problema e per me possiamo pure chiuderli, ma comunque quello è reddito che contribuisce all’economia isolana.
Il falso residente circola con la sua auto ma non porta soldi: non si fitta una camera d’albergo o una casa, spesso va sulla spiaggia libera per non pagare l’ombrellone e la sdraio, al limite fa la spesa al supermercato e compra una pizza o un gelato ogni tanto. Lo dico con rispetto, solo per valutare l’aspetto economico di questa tipologia di “turisti”.
Quindi se vogliamo chiedere agli ischitani di usare di meno le loro auto per ridurre il traffico dobbiamo innanzitutto togliere le auto dei falsi residenti, altrimenti non puoi chiedere all’isolano di fare sacrifici.