Gaetano Di Meglio | Ha vinto con competenza e con organizzazione l’ultimo Girone A di Eccellenza, oggi la sua Ischia si gode ancora la promozione e guarda già al prossimo impegno ufficiale, in Coppa Italia di Serie D contro la Nocerina il 27 agosto. Il direttore sportivo Mario Lubrano però torna sulla massima competizione regionale e illustra il nuovo torneo in cui sarà impegnato il Real Forio di Angelo Iervolino. Il dirigente isolano tira anche un sospiro di sollievo, evidenziando le enormi difficoltà e gli ostacoli che le squadre campane potrebbero incontrare durante il campionato. Poi si sofferma anche sui gialloblù e sull’attesa di conoscere il proprio destino.
Dopo la vittoria dello scorso anno, che campionato sarà quello di Eccellenza?
“Già l’anno scorso era un campionato molto difficile, l’Ischia però ha vinto pur non partendo davanti alle altre ai nastri di partenza, non era assolutamente favorita e partiva dietro nelle griglie d’inizio stagione stilate dagli addetti ai lavori. Il Pompei aveva fatto un grande mercato, investendo cifre importanti e portando grandi calciatori in questo progetto del presidente Mango. Anche Albanova ed Ercolanese si erano attrezzate per provare a vincere il campionato. Ricordo che ad inizio annata anche un’altra squadra era stata costruita per poter lottare per il vertice, ovvero il Pomigliano che poi ha dovuto rinunciare a qualche pedina a campionato in corso. Noi ci siamo inseriti, siamo partiti benissimo e alla lunga abbiamo dimostrato di essere la squadra più forte. Assieme all’Ischia c’è stato anche il Casoria, grande sorpresa che si è trovata ad affrontare i playoff da seconda della classe. Oggi credo che il campionato sia più complicato, è stato importante vincerlo qualche mese fa perché quest’anno l’Ischia si sarebbe trovata davanti un percorso più difficile. L’Eccellenza 2023/24 sarà un’altra Serie D perché ci saranno tantissime squadre di valore, piazze blasonate che si daranno battaglia. Anche inserirsi in una griglia playoff sarà veramente difficile, al di là della vittoria del campionato”.
Mister Iervolino disegna questa nuova stagione di Eccellenza con sette grandi che potrebbero caratterizzare questo Girone A, con il Forio ancora outsider. Ti convince quest’idea?
“Sì, ma credo che il Forio abbia comunque messo in campo delle forze economiche importanti. Questo accade da due o tre anni, Forio è una realtà consolidata nel panorama di Eccellenza, quanto meno a livello economico, grazie al grande sforzo del Presidente Amato che investe cifre importanti e che cerca di regalare una squadra importante alla piazza. Ha preso dei giocatori di categoria, vedremo dove arriverà, ma ci sono comunque tante altre compagini attrezzate. In primis sempre il Pompei che, secondo me, ha costruito una corazzata mai vista in Eccellenza, almeno che io ricordi negli ultimi quindici anni che seguo questo campionato. Maradona Jr avrà due giocatori per ruolo adatti per vincere il campionato, tra cui i “nostri” Matute e Simonetti che proveranno a confermarsi. Il Pompei poi ha preso anche giocatori dalla Serie D, profili affermati come Caso Naturale, che giocava ad alti livelli in quarta serie, Varsi, protagonista della salvezza dell’Angri, e Guarracino, capitano della Puteolana in Serie D. Ha confermato inoltre i migliori calciatori dell’anno scorso come Malafronte e Di Paola, ha aggiunto quattro o cinque elementi reduci dalla cavalcata con il San Marzano.
È veramente una squadra completa e forte in tutti i reparti, nonché una strapotenza economica in questo girone. Vedo bene altresì l’Afragolese, la inserisco in seconda posizione ai nastri di partenza: c’è un tecnico esperto, si è mossa un po’ in ritardo sul mercato perché ci sono state delle vicissitudini societarie e organizzative dopo la cessione del titolo di Serie D, però vedo l’Afragolese come una candidata alla vittoria finale. Ci sono altre squadre importanti e ben costruite, che cercheranno di inserirsi, tra cui l’Albanova che bisognerà tenere d’occhio. È una società che ha fatto tutto bene, ha mantenuto l’ossatura dello scorso anno, ha aggiunto dei tasselli importanti e in maniera attenta, affidando la squadra a Bovienzo che mi ha impressionato durante la sua esperienza con la Maddalonese. È un allenatore capace di far giocare bene le sue squadre, quindi attenti anche all’Albanova. Aggiungerei pure l’Acerrana del “nostro” Michele Longo, si è mossa sul mercato con investimenti importanti. Leggermente dietro a queste quattro vedo Mariglianese, Nola e Puteolana. Nella fascia centrale ci sono le outsider, quali Forio ma anche il Montecalcio”
Torniamo all’Ischia. Siamo ancora in attesa per il girone, ma il pensiero sulle avversarie dopo il mercato qual è?
“Sì, siamo ancora in attesa di conoscere quale sarà il nostro girone. Attendiamo di saperlo perché balliamo tra il Girone G e il Girone H. Il Girone G, nelle ultime stagioni, ha ospitato compagini laziali, sarde e qualche campana, però sembra che le squadre sarde vengano spostate nel girone toscano e quindi potrebbe riaprirsi l’ipotesi di andare ad occupare uno slot in quel gruppo. Vedremo, ma la nostra progettazione della stagione non cambia. Potranno cambiare avversari e rispettivi stili di gioco, ma quello che vogliamo portare avanti è lo stesso. È chiaro che nel girone pugliese troveremo delle vere e proprie corazzate. Il Nardò lo scorso anno ha vinto i playoff e non ha potuto accedere al ripescaggio, ma ha costruito una grande squadra, ha mantenuto l’ossatura e ha aggiunto giocatori fortissimi, alcuni dei quali reduci dalla vittoria del campionato con il Brindisi. Anche l’Altamura si è attrezzata molto bene, il Barletta è un’altra compagine che ha investito tanto sul mercato, così come la Fidelis Andria.
Dal lato pugliese, questi sono i club più attrezzati. In Campania la reginetta è stata la Nocerina che andremo ad affrontare nel primo match di Coppa Italia: ha fatto uno squadrone. La Cavese, dopo la delusione dell’anno scorso, ha rivoluzionato tanto, ma ha comunque fatto degli investimenti importanti e poi c’è l’Angri che, dopo l’avvento di Niutta, si è mosso bene sul mercato con uno zoccolo duro dell’Afragolese dello scorso anno e aggiungendo dei tasselli di spessore come Herrera, ex Sorrento. Poi c’è il neopromosso San Marzano che ha messo in campo una forza economica importante. Sono queste le campane che si sono mosse meglio e con risorse di livello nel panorama della Serie D”.