Pericolo sulla via Giovanni Mazzella a Forio. E’ questo l’oggetto dell’esposto presentato dalla Laai (Lega animali e ambiente delle isole del Golfo). L’associazione punta il dito contro il parcheggio privato – e ora affollato di auto – realizzato usando bobcat in un tratto di costa soggetto a erosione e a forte rischio idrogeologico. Su quel costone già varie volte franato e «a tutt’oggi pericolante». La Laai dunque stigmatizza il prevalere degli interessi dei privati sulla sicurezza e invita il Comune di Forio a intervenire.
L’esposto è stato protocollato all’Ufficio Ambiente dell’Ente, al Comando della Polizia Municipale, all’Utc e alla Stazione Carabinieri di Forio: «Lo staff della Laai (Lega animali e ambiente delle isole del Golfo) invita a voler adottare una ordinanza CONTINGIBILE ed URGENTE a tutela della pubblica e privata incolumità riguardo la rimozione di parcheggio privato costruito su di un costone, che dal cancello è raffigurata la proprietà appartenente a Hotel Cava dell’Isola, come riporta lo stesso cartello.
Riteniamo assolutamente necessario e non altrimenti dilazionabile l’accertamento della proprietà delle aree sulle quali insistono i costoni e gli immobili pericolanti: ciò ovviamente al fine di determinare l’adozione, doverosa – da parte del comune o meglio del Sindaco quale Ufficiale di Governo – di idonei provvedimenti contingibili ed urgenti finalizzati ad ordinare a coloro i quali vantano diritti dominicali sui beni e sui costoni stessi tutti gli interventi (riparatori, demolitori, ripristinatori, ecc.) occorrenti alla immediata eliminazione del pericolo su cui sarebbero parcheggiate privatamente delle automobili.
Resta inteso che, in caso di inottemperanza da parte del proprietario (o dei proprietari), codesta amministrazione dovrà procedere alla esecuzione di ufficio dei predetti interventi, in quanto urgentissimi, a proprie spese e in danno, salva ogni conseguenziale azione di rivalsa.
La zona del lungomare foriano – come è noto – classificato dal piano per l’assetto idrogeologico come zona ad alto rischio di frana e dal piano territoriale paesistico come zona di protezione integrale dato che i costoni che delimitano la strada sono soggetti a fenomeni di erosione che devono essere mitigati anche attraverso la eliminazione delle opere che su di esse insistono, previa adozione delle necessarie ordinanze di sgombero al fine di scongiurare ulteriori pericoli ed eventuali eventi letali (Testo unico degli enti locali – art. 54, comma 4 D. lgs. n. 267 del 2000).
È ipotizzabile la eliminazione di tale opera e un ripensamento complessivo del progetto di consolidamento del costone attuando il ripascimento con scogli di pietra lavica dando supporto ad ogni fondamenta. Si prega di voler dare seguito a quanto richiesto, avvertendo sin d’ora che si agirà nelle sedi legali competenti in caso di inottemperanza».
Certo che tra baia delle sirene e altri Hotel in quella zona di scempi e danni ne hanno fatti e le istituzioni invece di vigilare cosa fanno?
Poveri noi !!!
In quel terreno, come da foto c’era un inizio di costruzione tentato molti anni prima abusivamente, fermato in tempo, anche perchè non si potrebbe mettere nemmeno una pietra in un luogo del genere. Poi col nuovo proprietario (proprietario di che poi mi verrebbe da dire, visto il divieto assoluto di poter fare qualsiasi cosa in quel luogo) stanno iniziando con un parcheggio, domani?….chissà!!! Mi piace leggere nei tribunali una frase che fà così….. “La legge è uguale per tutti” IPOCRISIA ASSOLUTA