Pubblichiamo in due puntate il parere del collegio dei revisori dei conti al bilancio di previsione 2023-2025 del Comune di Ischia portato in Consiglio comunale all’ultima seduta. Il collegio presieduto dal dott. Raffaele Trani e composto dalla dott.ssa Rosa Caserta e dal dott. Carmine Sullo ha espresso parere favorevole dopo aver elencato le osservazioni e suggerimenti. E subito, come anticipato dal sindaco Enzo Ferrandino nell’intervista rilasciata a Il Dispari, emergono le criticità nella riscossione dei tributi, in particolare la Tari.
«L’organo di revisione, tenuto conto: del parere espresso sul DUP; – del parere espresso dal responsabile del servizio finanziario; delle variazioni rispetto all’anno precedente; della verifica effettuata sugli equilibri di competenza e di cassa; a conclusione delle verifiche esposte nei punti precedenti, considera quanto segue.
Riguardo alle previsioni di parte corrente, come per il precedente esercizio finanziario, le previsioni di entrata e di spesa corrente, pur complessivamente attendibili e congrue, devono essere attentamente monitorate relativamente alle voci di seguito riportate; infatti l’incertezza dalle tensioni internazionali e dalle spinte inflazionistiche continuano ad imporre una costante attenzione all’andamento delle poste di bilancio più sensibili all’andamento dell’economia, al fine di poter eventualmente compensare un minor gettito o aumentare stanziamenti di spesa corrente in caso di necessità durante la gestione».
RECUPERO DELL’EVASIONE
«Entrate da recupero evasione e da TARI: questi due capitoli di bilancio continuano ad essere il punto dolente del bilancio, caratterizzata da una sistemica e grave lentezza nella fase dell’incasso. Il legislatore ha introdotto lo strumento del FCDE, che, stanziato in bilancio come fondo calcolato sugli incassi effettivamente realizzati nel quinquennio precedente, attutisce situazioni di tensione sulla cassa dell’ente. Gli sforzi effettuati dal Comune per il recupero delle somme pregresse mediante l’istituzione del nuovo regolamento delle entrate hanno solo in parte prodotti risultati in termini di gettito.
Come l’anno scorso, il Collegio invita l’Ente a lavorare sulle modalità di recupero delle somme derivanti dell’evasione relativa agli anni precedenti, anche perché ciò potrebbe determinare la necessità di dover incrementare gli stanziamenti del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità.
In merito alla quantificazione del fondo crediti di dubbia esigibilità, essa è stata effettuata raggruppando le entrate in base alla tipologia. La normativa consente la scelta del livello di dettaglio su cui calcolare il fondo, tuttavia, un raggruppamento legato alla categoria o addirittura al capitolo di entrata, con un livello di analisi pertanto più dettagliato, avrebbe consentito un maggiore accantonamento rispetto agli importi non incassati derivanti dalla tendenza storica, al fine di ridurre le tensioni di liquidità».
IMPOSTA DI SOGGIORNO E ONERI DI URBANIZZAZIONE
«Come nell’esercizio finanziario precedente, i problemi legati all’incasso delle somme accertate su taluni capitoli di entrata (in particolare sul recupero evasione IMU e Tari e sul ruolo ordinario TARI) determinano l’obbligo di stanziare nei bilanci di previsione ingenti somme aventi come destinazione il fondo crediti di dubbia esigibilità. Tali stanziamenti drenano risorse che possono essere destinate ai programmi di spesa.
Gettito IMU: punto di forza del bilancio è il gettito IMU in autoliquidazione, che beneficia sicuramente dell’attività di controllo effettuata negli ultimi anni. La previsione di incasso di euro 6.480.000,00, pur se supportata dal dato accertato nel 2021 di euro 6.445.203,69, vede un’inversione di tendenza sull’accertato 2022, che si ferma a 5.837.314,30 di euro. Per questi motivi, tenuto conto anche dell’incertezza che sta contrassegnando il periodo in corso, si continua ad imporre una costante attenzione a tale posta, al fine di prendere eventuali provvedimenti per la salvaguardia degli equilibri di bilancio.
Imposta di soggiorno: Rispetto al dato accertato a consuntivo 2022, pari ad euro 2.087.945,76, l’importo previsto nel 2023 è di euro di euro 2.500.000,00. Il dato 2019, ultimo pre-pandemico, di euro 2.310.582,62, rende plausibile gli importi previsti, ma indica anche che tale capitolo va monitorato mese per mese al fine di evitare minori incassi rispetto alla previsione effettuata.
Entrate da Oneri di Urbanizzazione e da alienazione di beni patrimoniali: sono previsti proventi da permessi per costruire utilizzati per la copertura del bilancio corrente per manutenzioni ordinarie per l’importo di Euro 620.000,00 e proventi dall’alienazione di beni patrimoniali utilizzati per la copertura del bilancio corrente per l’importo di Euro 1.160.005,28 (su un totale di Euro 2.300.000,00).
Essendo tali poste di rilevante entità, anche esse dovranno essere oggetto di massima attenzione, in quanto un gettito inferiore a quello previsto creerebbe squilibri nella gestione corrente. Si impone pertanto di destinare prioritariamente tale gettito alla copertura della spesa corrente, e l’eventuale maggior gettito potrà essere impegnato per la parte in quota capitale solo all’effettivo incasso in tesoreria dello stesso.
I SERVIZI SOCIALI
«Capitoli di spesa relativi ai consumi energetici. Pur se attutita rispetto all’anno precedente, questi capitoli vanno tenuti sotto osservazione in quanto possono generare passività potenziali di notevole entità. L’Ente nel 2022 ha usufruito della possibilità di avvalersi di quanto disposto dall’art. 40 bis della legge n. 91 del 15 luglio 2022, che in via eccezionale e derogatoria, per il solo anno 2022, ha permesso di utilizzare i proventi effettivamente incassati, e relativi alla competenza 2022, delle sanzioni del codice della strada per coprire le spese per le utenze di energia elettrica e gas. Per il futuro l’Amministrazione è invitata, comunque, a impegnarsi per cercare ulteriori modalità di risparmio dei consumi energetici.
Trasferimenti dai Comuni per PSZ servizi sociali. Le previsioni sono in linea con l’andamento storico, ma su tale capitolo di entrata si sono cumulati residui da incassare dai Comuni per euro 3.301.500,27. È pertanto urgente che l’Amministrazione Comunale di adoperarsi per incassare tali somme dagli altri Comuni, in quanto l’ente sta anticipando somme cospicue anche per altre amministrazioni e ciò determina una situazione di squilibrio finanziario.
GLI INVESTIMENTI
«Riguardo alle previsioni per investimenti e ai fondi PNRR. Le spese per investimenti sono conformi ai mezzi di copertura finanziaria, comprese le modalità di quantificazione e aggiornamento del fondo pluriennale vincolato e le re-imputazioni di entrata, nonché l’elenco annuale degli interventi ed il programma triennale dei lavori pubblici, allegati al bilancio.
Si è rilevato che le spese in conto capitale, a parte la somma di 2.305.481,66 coperta da mutuo, sono tutte finanziate con contributi in entrata in conto capitale, con risorse esterne al bilancio dell’ente.
La quota di investimenti finanziata con oneri di urbanizzazione, come già indicato in precedenza, potrà essere impegnata esclusivamente in presenza di un gettito da oneri di urbanizzazione eccedente l’importo destinato a spesa corrente. Infine, la numerosità di progetti posti in cantiere con i fondi PNRR richiede che sia posta particolare attenzione nel portare avanti tutti i singoli progetti, rafforzando eventualmente l’organizzazione della macchina amministrativa».