In casa Barano c’è tanta voglia di ricominciare a fare sul serio. La società bianconera ha programmato con meticolosità l’imminente stagione calcistica che inizierà sabato con la sfida alla Boys Napoli Ponticelli per il primo turno della Coppa Campania di Promozione. Con coscienziosità e gratitudine, il Barano ha deciso di ripartire dal principale artefice della salvezza ottenuta, seppur con qualche preoccupazione, alle ultime curve dello scorso campionato: mister Biagio Lubrano Lavadera, accompagnato dallo staff composto dal vice Michele Montefusco e dal preparatore dei portieri Mimmo Esposito. L’obiettivo del club baranese, oltre al mantenimento della categoria, è quello di valorizzare e dare il giusto spazio ai giovani isolani. A tal proposito, come confermato nelle scorse settimane dal direttore generale Enzo Mattera ai nostri microfoni, il presidente Massimo Buono si occuperà del settore giovanile, mentre la dirigenza si dedicherà alle sorti della prima squadra. Prima squadra che, dagli over agli under, è stata in larga parte confermata. Al di là delle conferme e dei propositi, il Barano ha aggiunto all’organigramma societario un’altra figura di spessore, il nuovo direttore sportivo Carlo Pesce. Il dirigente, con un passato al Real Ischia calcio a 5, ai nostri microfoni ha raccontato lo sviluppo della trattativa che lo ha condotto in bianconero, dell’attenzione verso i giovani isolani e del momento del calcio a 5.
Racconti come è nata questa sintonia con il presidente Buono, con Enzo Mattera e tutto il team degli aquilotti bianconeri.
“Faccio parte del Barano Calcio da circa una settimana. Sono stato contattato dal direttore generale Enzo Mattera, anche tramite il presidente, e ho deciso di sposare questo progetto perché vengo da programmazioni legate al calcio a 5: sono stato segretario della Futsal Ischia e direttore sportivo del Real Ischia in C2. Successivamente ho sentito Mattera e ho deciso di sposare questo progetto. Il mondo del calcio a 11 per me è relativamente nuovo, ma spero e credo di poter far bene”.
Ormai il calcio a 5 e il calcio a 11 sono avviati a percorrere una strada quasi parallela: il doppio tesseramento, le scuole calcio che in qualche modo uniscono le due realtà. Certe volte uno sembra la riduzione dell’altro, invece sono due sport completamente diversi. Sabato però il Barano scende in campo, abbiamo seguito l’estate travagliata di quella che è stata l’epopea che ha visto protagonista la società. Immagino che lei si sia già interfacciato con mister Lubrano, quali sono le prospettive di questo Barano?
Il Barano punta molto sui giovani, principalmente su quelli isolani. Abbiamo cercato di rivalutare quello che è proprio il bagaglio che ci offre la nostra isola. Faccio un nome su tutti: Luca Pesce, che abbiamo tesserato dopo vari anni all’Ischia calcio. Come lui, cercheremo di valorizzare anche altri ragazzi perché credo che abbiano avuto poche possibilità per mettersi in mostra. La nostra squadra, quindi, è formata da giovani con qualche innesto di esperienza che era già presente come ad esempio De Simone. Stiamo lavorando per completare la squadra e chiudere qualche ultimo tassello, anche se la rosa è quasi del tutto definita. Tuttavia contiamo, entro la settimana prossima, di riuscire a presentare qualche altro innesto”.
Sabato giocate a porte chiuse per un valido motivo: ci sono i lavori in corso e si sta completando lo stadio Di Iorio. Avere a disposizione uno stadio funzionale, accogliente, aiuta.
“È fondamentale, perché permette alle persone di seguire la squadra, per l’impatto con i ragazzi, per dare maggiore carica a tutto l’ambiente. Sono stati fatti vari progressi per il campo e contiamo di avere a disposizione la struttura al più presto”.
Lei ha terminato la sua esperienza con il calcio a 5, un movimento forse più frenetico rispetto al calcio ad 11. Ci sono diverse società, quest’anno qualcuna che milita nella stessa categoria, c’è un po’ di agitazione. Immagino che ha sempre un’antenna verso lo sport che si gioca senza i tacchetti. Che idea si è fatto?
L’occhio principalmente va sulla Virtus Libera Forio che quest’anno riaffronterà il campionato di serie B e penso che possa fare veramente bene. Poi c’è l’Epomeo, neopromossa in C2. Stimo molto mister Giorgio Vuoso e penso che possano dire tranquillamente la propria, così come le altre realtà isolane. Certo, come come hai detto tu, ci sono tante realtà, questo magari non permette soprattutto alle squadre che sono nella stessa categoria di poter esprimere un potenziale massimo, ma ritengo che siano ben strutturate”.
L’Ischia in Serie D ha un po’ liberato il respiro alle altre protagoniste e mi riferisco al Real Forio, che milita in Eccellenza, e al Barano in Promozione. In qualche modo c’è stata questa distribuzione dei carichi che permette di dare luce ad un giovane come Luca Pesce che magari era un po’ pressato: in una Eccellenza che doveva vincere, si trova in un Barano che non ha obiettivi importanti. È un po’ diversa la vicenda.
“Mi trovi relativamente d’accordo su questo. Credo che un ragazzo come Luca Pesce poteva dire tranquillamente la sua in Eccellenza. Per me tecnicamente è più che valido, poteva affrontare tranquillamente l’Eccellenza. Andare a rivalutare quelli che sono i nostri giovani, anche di categorie come Eccellenza o Serie D, penso non sia sbagliato perché il materiale c’è e ai ragazzi va data l’opportunità di potersi mettere in mostra. Se viene fatto questo, credo che possano dare il massimo in Eccellenza e anche in Serie D. Questo è il mio pensiero, condiviso anche da Mattera e dal presidente Buono che quest’anno sarà principalmente impiegato nella direzione del settore giovanile. La gestione della prima squadra è invece affidata a me e al direttore generale Mattera”.