Ugo De Rosa | I lavori di adeguamento sismico dell’edificio scolastico “Principe di Piemonte” a Lacco Ameno procedono tra imprevisti e varianti. Intanto il plesso, gravemente danneggiato dal terremoto del 21 agosto 2017, dopo sei anni attende ancora di essere restituito alla sua funzionalità. Le risorse assegnate al Comune dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per gli interventi necessari al ripristino dell’agibilità e rifunzionalizzazione ammontano a 2.600.000 euro. Solo ad aprile dello scorso anno i lavori erano stati aggiudicati alla RTI “N.A.N. Costruzioni s.r.l.” – “Imprecal s.r.l.” per l’importo di 1.595.797,88 euro oltre oneri della sicurezza ed Iva.
La consegna totale dei lavori era avvenuta solo il 24 novembre 2022.
Ma quasi subito sono emersi gli imprevisti, come attesta la determina ora adottata dal rup, il responsabile del Settore IV Urbanistica ed Edilizia Privata arch. Alessandro Dellegrottaglie.
A gennaio scorso infatti è stata indetta una riunione tecnico-operativa «per analizzare alcune criticità emerse nel cantiere oggetto dei lavori, impreviste ed imprevedibili al momento della progettazione». nella successiva riunione tenutasi il 2 maggio il rup Dellegrottaglie «prendeva atto della mancata risoluzione delle criticità emerse nel precedente incontro e sollecitava il Direttore Lavori alla soluzione delle problematiche autorizzandolo, stante l’assoluta urgenza dell’intervento, alla predisposizione di una modifica al progetto nel più breve tempo possibile».
Il direttore dei lavori ha così presentato una soluzione che prevedeva «la realizzazione di opere necessarie a superare le problematiche riscontrate, in termini di consolidamento dei solai con un sistema anti-sfondellamento e di miglioramento dell’impianto termico con la sostituzione dell’impianto a pavimento con uno del tipo a split con terminali posizionati nei singoli ambienti, al fine di non alterare le quote di piano presenti».
Queste sono le modifiche meno impegnative. Lo stesso direttore dei lavori però ha prospettato anche «la necessità di interventi aggiuntivi al fine di poter garantire un maggior confort di utilizzo della struttura quali: la demolizione della scala esistente di accesso al piano superiore con la sua sostituzione con una pensilina di collegamento tra i due corpi di fabbrica con annessa scala antincendio e servoscala; la realizzazione di un’aiuola a verde e piantumazione di nuove alberature in luogo dei locali posti ad ovest del cortile interno ormai privi di funzionalità a seguito dei suddetti interventi; rifacimento della pavimentazione del cortile e ridefinizione degli accessi carrabili».
Queste opere, attesta Dellegrottaglie, «necessitano di nuove risorse che possono essere individuate tra quelle concesse con Ordinanza Speciale del Commissario Straordinario per la Ricostruzione nei territori dell’isola d’Ischia interessati dal sisma del 21 agosto 2017 n.2 del 11.04.2023, previa approvazione da parte dello stesso Commissario».
Vengono dunque rinviati alla predisposizione della variante per opere aggiuntive, che dovrà seguire l’iter speciale indicato nell’Ordinanza.
La modifica contrattuale per superare le problematiche riscontrate nel corso dei lavori invece è stata rapidamente elaborata e presenta un incremento dei costi minimo, pari a 20,99 euro. Una modifica al progetto che non altera la natura generale del contratto. Nessun problema né per la ditta appaltatrice, né per il Comune. E dunque Dellegrottaglie ha approvato la modifica contrattuale.