venerdì, Settembre 20, 2024

Il Forio si aggrappa a Di Costanzo, bene anche Iandoli. Fase difensiva ko. Montecalcio-Forio, le pagelle

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Francesco Fiorillo | Da una settimana all’altra, il Real Forio sembra non aver imparato la lezione. Come accaduto contro il Quarto Afrograd, anche a Monte di Procida la squadra di Angelo Iervolino offre una prestazione dai due volti. Buon primo tempo con atteggiamento convincente e spirito giusto, poi il blackout d’inizio ripresa che complica l’andamento della sfida al Vezzuto Marasco. E il tecnico, anche al termine del match, conferma le difficoltà all’alba della seconda frazione: “È un sintomo che dobbiamo rivedere in qualche maniera. Dobbiamo fare ancora di più e dobbiamo capire il motivo di questo blocco”.

Iandoli 6.5 – È tra le note più liete di una domenica agrodolce per i colori biancoverdi. Poco stimolato nel primo tempo, si prende la scena dopo l’intervallo con una serie di parate su Serrano e compagni. È incolpevole in occasione del gol del vantaggio del Montecalcio.
D’Alessandro 5.5 – Supporta la manovra e ripiega in fase di non possesso, è una valida alternativa per l’azione a destra, ma come il resto della squadra crolla di prestazione nel corso del secondo tempo (71’ Guatieri 6 – Entra in un momento non semplice della gara, prova a dare il suo contributo in un finale incandescente. Ancora non al top dopo l’infortunio).
Iacono 5 – Pulizia negli interventi e puntualità nelle chiusure. È il leitmotiv del pacchetto difensivo nei primi 45’. Perde un pallone sanguinoso in avvio di ripresa e permette al Montecalcio di ritrovare la fiducia smarrita. Non mancano le disattenzioni nella seconda fase dell’incontro (81’ Musso 6 – Porta fisicità e struttura nell’area flegrea, ma sono pochi i palloni giocabili).
Cabrera 5 – Gli errori nelle transizioni difensive sono da attribuire a tutta la squadra, ma ci si aspettava una prova di maggiore solidità da parte sua. Esperienza e furbizia sono fattori venuti meno a Monte di Procida. C’è bisogno di maggiore continuità nell’arco dei 90’.

Pistola 6 – Probabilmente, è il migliore del reparto difensivo di mister Iervolino. Colleziona un suggerimento fantastico nei minuti iniziali, ma Di Costanzo non ne approfitta. Dai suoi piedi nascono le occasioni migliori per il Forio.
Sogliuzzo 5.5 – Meglio in costruzione che in interdizione, ma non sempre le giocate del metronomo sono precise. Perde qualche pallone in mezzo al campo, non riesce a pungere come accade di consueto.
Arrulo 5.5 – È complice del crollo delle prestazioni degli isolani nel corso del secondo tempo. Buon filtro nei periodi iniziali della partita, ottima copertura al reparto. Poi, considerato anche il giallo sulle spalle, deve stare attento nelle chiusure (77’ Arcamone 6 – Energie nuove, forze in più dalla panchina: positivo l’ingresso in campo dell’ex Ischia).
Di Meglio 5.5 – Subisce un fallo evidente in avvio di partita in piena area, ma non viene segnalato dal direttore di gara. Cerca di fare da collante tra i reparti, finisce però ingabbiato dagli avversari. Resta in campo per oltre un’ora (62’ Castagna 6 – Il momento in cui entra non è dei migliori, ma cerca di aiutare la squadra ad uscire dalla pressione).

Filosa 6 – Qualche spunto individuale, non mancano le classiche giocate, così come le conclusioni verso lo specchio difeso da Scolavino. Con il passare dei minuti cala d’intensità, resta però l’uomo su cui si affida la squadra.
Di Costanzo 6.5 – Palma di migliore in campo, condivisa con Iandoli. Chance ghiotta divorata all’inizio, è controllato a vista dalla difesa flegrea. Al 93’ si prende la responsabilità e, da grande attaccante, trasforma magistralmente un calcio di rigore.
Tomasin 5.5 – Azioni estemporanee e anche un’occasione creata nel primo tempo sugli sviluppi di un calcio d’angolo, soffre il confronto con Sieno (77’ Pelliccia 6 – Il mister lo manda in campo per il finale, l’apporto permette al Forio di agganciare il pari in extremis).
Iervolino 6 – Ottimo atteggiamento e buon approccio all’incontro, poi la sua squadra ripete l’errore di una settimana prima. E il tecnico isolano, al triplice fischio, è chiaro: “Purtroppo facciamo fatica in questi 15 minuti e dobbiamo capire come alzare l’asticella. Non sono soddisfatto del quarto d’ora di buio, però devo dare atto ai ragazzi che con la loro voglia hanno dato linfa alla società e all’ambiente, ci hanno creduto fino alla fine. E questo mi ha inorgoglito”.

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