A conclusione di un Consiglio comunale molto tecnico per il Comune d’Ischia, incontriamo il primo cittadino Enzo Ferrandino.
– Sindaco, parliamo subito di quello che potrebbe essere uno degli argomenti che oggi non sembra essersi chiuso. La Città Metropolitana, o almeno i suoi dirigenti, avevano sollevato alcune obiezioni sull’acquisto del Polifunzionale. C’è stato il dibattito tra dirigenti, disegnando autonomamente quanto andava approvato in Consiglio comunale. Immagino quello che era già stato approvato, in qualche modo. Ce l’abbiamo fatta a concludere l’iter per questa “benedetta” parte del Polifunzionale?
«Quando si dice che in Italia esiste la burocrazia… Stamattina di fatto abbiamo avuto purtroppo una plastica rappresentazione dell’andamento degli iter nell’ambito degli enti pubblici. Per una serie di stratificazioni normative che bisogna in qualche maniera tenere in considerazione.
Con la delibera approvata stamattina abbiamo difatti allineato i dati che saranno previsti anche negli atti amministrativi adottati da parte della Città Metropolitana e che poi saranno trasfusi nell’atto di compravendita che sarà rogato da parte del segretario della stessa Città Metropolitana. Per noi si conclude l’iter amministrativo, non dobbiamo fare null’altro, tranne presenziare in sede di redazione del rogito con il nostro legale rappresentante che sottoscrive l’atto di vendita.
Quel giorno sarà un giorno importante perché avremo compiuto un passo, non l’ultimo, ma sicuramente il penultimo rispetto alla risoluzione della problematica logistica del mondo della scuola superiore sul nostro territorio. Sappiamo che la platea scolastica che frequentano le superiori, purtroppo, sulla nostra Isola finisce per pagare dazio e subire disagi a causa della carenza di spazi dove poter far lezione. Con la vendita di un’ala del Polifunzionale muoviamo un passo significativo rispetto alla risoluzione di questa problematica.
LA QUESTIONE TELESE
«Rimarrà la problematica dell’Istituto Alberghiero “Vincenzo Telese”, dove però, devo dire la verità, è in atto un processo finalizzato alla realizzazione e alla posa di moduli di cemento armato nell’area di sedime circostante l’attuale plesso scolastico, che tenderà a implementare un numero congruo e utile di aule per far fronte a tutta la platea che ha scelto quell’indirizzo scolastico.
Quindi siamo, spero, alle battute finali di un processo che oramai dura da molti anni, con tante aspettative e con tante generazioni di studenti che si sono susseguite, costretti loro e noi come comunità a fare lezione in ambienti sicuramente non confacenti a quelle che sono le esigenze dei ragazzi del “Telese”».
– Studenti che poi subiscono ampie rotazioni. L’altro argomento, al di là delle modifiche degli aspetti meramente tecnici che lasciano il tempo che trovano, è quello dell’approvazione della variazione di bilancio e non solo della realizzazione della rotatoria cosiddetta di Sant’Anna. Ne avevamo già parlato in una precedente intervista, ma adesso mi sembra siano stati recuperati i mutui per poterla realizzare. Che tempi si prevedono? Anche perché immagino che, essendo quello un punto nevralgico, anche i tempi di lavorazione sono forse più importanti rispetto ad altre zone.
«Sicuramente i tempi e le modalità di realizzazione dell’opera devono essere tempi e modalità tali da non arrecare troppo intralcio ad un incrocio che è già particolarmente, diciamo, inflazionato dal traffico. Ma veniamo dall’esperienza della precedente lavorazione dell’altra rotatoria, che dista poche centinaia di metri dal luogo dove verrà realizzata la nuova, dove abbiamo visto che con una rotatoria temporanea si è riusciti comunque a governare il traffico veicolare senza arrecare pregiudizio alla sicurezza di coloro che praticano le nostre strade. Ripeteremo la medesima organizzazione, anche nel caso di specie nell’area interessata da quest’altro intervento. L’Ufficio è tutto proteso a stringere e quindi comprimere quanto più possibile il lasso temporale per i passaggi tecnici, che comunque bisogna effettuare. Voglio ricordare che l’intervento ha già ottenuto il parere di competenza da parte della Sovrintendenza. Siamo a uno stadio di progettazione definitiva, ci manca l’ultimo passaggio con una progettazione più approfondita. Quindi la progettazione esecutiva cantierabile, prodromica alla esecuzione della gara per l’individuazione della ditta. Ma sono attività che in relativamente breve tempo ci consentiranno, secondo me per la fine dell’anno, di avere le carte in regola per iniziare materialmente l’esecuzione dei lavori. Poi l’intervento in quanto tale non sarà un intervento che durerà tantissimo e quindi spero per il nuovo anno di poter avere quest’ulteriore infrastruttura importante per governare il traffico di quella zona».
GLI SFOLLATI
– Le scene che stiamo vedendo in questi giorni con un leggero stato di ansia, sono quelle legate purtroppo alle comunicazioni delle varie allerte meteo. Ha dovuto emanare un’ordinanza di chiusura delle scuole e di evacuazione della frazione di Monte Vezzi perché è arrivata l’allerta meteo arancione? Non l’abbiamo vissuta con patema dell’anno scorso, quando era una condizione diversa, eravamo ancora alla tragedia di Casamicciola e in qualche modo ci faceva male. Non è che adesso non faccia male, perché comunque è impensabile. Tuttavia resta la considerazione di dover dire che questa è la normalità. Allora, aggiungo alla domanda i diversi interventi di mitigazione del rischio. Leggevo l’ultima ordinanza dell’on. Legnini. Sono in programmazione e sono già in corso di realizzazione a Cartaromana…
«Sicuramente il 26 novembre 2022 per noi è uno spartiacque, uno spartiacque di consapevolezza autentica del rischio a cui è esposto il nostro territorio. Ma non è soltanto il nostro, è esposto tutto il territorio nazionale, per la sua giovinezza geologica, per cui dobbiamo avere la capacità di convivere con queste situazioni. La convivenza sarà possibile con la piena consapevolezza di come comportarsi, di quali iniziative intraprendere. E sicuramente sul territorio bisogna porre in essere tutta una serie di attività finalizzate a tenere le situazioni sotto controllo. Il commissario di governo, oggi impersonificato dall’on. Giovanni Legnini, sta profondendo l’organizzazione massima dello sforzo. Interventi ingenti si stanno già portando in essere, specialmente nel territorio di Casamicciola, come sono programmati anche negli altri comuni dell’isola.
Il Comune di Ischia, in modo particolare, già aveva avviato grazie a dei fondi ministeriali, degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico in alcune zone del suo territorio e giustamente intervenendo sul costume di Cartaromana, dove c’è il primo lotto che è oramai in avanzato stato di realizzazione. Tra poco dovrà iniziare il secondo lotto, per cui già è stata individuata la ditta che materialmente dovrà realizzare i lavori, si stanno effettuando le attività di organizzazione della cantierizzazione. E poi ci sarà il terzo lotto nella zona della chiesetta di Sant’Anna, dove invece è in corso una progettazione abbastanza complessa per riuscire a garantirci la possibilità di riutilizzare e di frequentare quelle aree che poi sono di particolare pregio paesaggistico. Ma ribadisco che c’è bisogno di tanta, tanta attenzione. C’è bisogno anche di una forte collaborazione fra tutti gli attori coinvolti, compresa la cittadinanza.
«Purtroppo siamo stati costretti ancora una volta a emettere un’ordinanza per evacuare i cittadini, alcuni abitanti della zona di Monte Vezzi, che sono stati individuati nel 2010 dagli atti dell’allora Commissariato di gestione dell’emergenza. Cittadini che purtroppo non sono potuti rimanere nelle proprie abitazioni, le hanno dovuto abbandonare e per questo il Coc ha organizzato presso il Palazzetto il punto di riferimento per lo smistamento nelle varie strutture ricettive che comunque avevano garantito la disponibilità ad ospitare i nostri concittadini. Sappiamo che ci sono stati quattro nuclei familiari che difatti hanno contattato il presidio e hanno trascorso la notte in una struttura ricettiva sul nostro territorio. Dalle ultime notizie sembra che l’allerta meteo sia stata estesa ancora di un’altra giornata, per cui verrà diramato un nuovo bollettino.
IL PIANO DI EMERGENZA
«Sotto questo aspetto, di concerto con il Commissariato di Governo, penso che dovremo aggiornare il nostro piano di emergenza comunale implementandolo con gli altri piani di emergenza degli altri comuni dell’isola e sicuramente all’interno di questo aggiornamento dovremo affinare ulteriormente le procedure nell’ambito della gestione delle emergenze che si andranno a ripetere in questo periodo dell’anno. Oramai sappiamo che il tardo autunno e l’inverno sono i periodi dell’anno dove bisogna gestire queste situazioni, farlo con grande pazienza, con grande consapevolezza, perché comportandosi in questo modo riusciremo sicuramente ad affrontarle con maggiore sicurezza».
– Ultima domanda, ma conoscendo un po’ la storia mi rendo conto che si può dire poco o nulla. Tuttavia, strappando un sorriso per la “Love Boat” degli operatori della Riva Destra, diciamo che la loro è stata un po’ una forma di protesta, un po’ magari una iniziativa per esorcizzare il problema. Purtroppo ancora stamattina abbiamo l’acqua alta alla Riva Destra ed è tutto bloccato.
«Anche qui ci troviamo di fronte ad un’altra manifestazione plastica della burocrazia italiana. Perché poi le cose non vanno come dovrebbero andare. Però, al netto di tutto, in questa vicenda da una parte vedo degli operatori economici che risultano essere dei bravi operatori economici che, nell’ambito della gestione del loro attività, dimostrano quotidianamente di saper interpretare lo spirito imprenditoriale che dovrebbe sospingere chiunque in maniera autonoma cerca di fare impresa. Operatori che hanno tra virgolette escogitato questa iniziativa per accendere un focus di attenzione sulla Riva Destra. Chi immaginava che la Riva Destra fosse chiusa e non poteva potenzialmente ospitare la clientela, grazie a questi imprenditori oggi sa che ci sono delle attività che sono pronte ad accogliere anche in maniera originale la propria clientela.
L’INTERVENTO PER LA RIVA DESTRA
«Noi il problema lo conosciamo bene, non abbiamo bisogno della “Love Boat” per attirare la nostra attenzione. Con l’Ufficio tecnico stiamo facendo tutti gli sforzi possibili per sottoscrivere comunque il contratto e dare avvio all’esecuzione dei lavori e in questa direzione ci siamo oramai canalizzati, anche non considerando quelle che possono essere le conseguenze o gli esiti del giudizio in corso. L’Ufficio è pronto ad assumersi anche una responsabilità sotto questo punto di vista. Quanto all’intervento, sappiamo benissimo e ne abbiamo parlato più volte tramite i vostri canali di comunicazione, consisterà nella realizzazione di un rialzo di circa 50 centimetri lungo il ciglio della banchina. Una ripresa di tutto il fondo stradale con la realizzazione di nuovi impianti sotto il sottosuolo, oltre che il collegamento con la spiaggia di San Pietro che dovrebbe dare nuova linfa a tutta l’area, che sicuramente godrà di questo collegamento che è particolarmente suggestivo da un punto di vista paesaggistico per coloro che poi lo frequenteranno.
A tutti dico di avere pazienza, cercheremo di coinvolgere in prima persona gli operatori e quindi parteciperanno ai vari passaggi amministrativi, anche nell’organizzazione degli interventi che verranno a realizzarsi. La procedura di gara, che è la strada prevista, è una procedura che tiene in debita considerazione le esigenze degli operatori commerciali e turistici dell’area, quindi con la possibilità anche di frazionare e bloccare i lavori in prossimità degli avvii delle stagioni lavorative, per non far perdere le stagioni turistiche agli operatori della zona. Siamo prossimi e spero che possa andare tutto bene. D’altronde il problema dell’acqua alta è una problematica ultraventennale che si ripete ciclicamente con particolari condizioni meteo, bassa pressione e con particolari venti che si susseguono. Speriamo che l’intervento che abbiamo progettato e per il quale abbiamo ottenuto i fondi dalla Regione Campania possa rappresentare la soluzione di questa problematica».