Gianni Vuoso | Un accorpamento, quello che mette insieme la Media Scotti e il Circolo 2 di Cartaromana, che cade dal cielo, come fulmine a ciel sereno. Pare che abbia rallegrato solo chi, ormai in pensione, ma ancora nel cosiddetto mazzo di carte, accanto a chi ha potere, ha premuto perché accadesse. Incredibile. Ricordo gli incontri infiniti ed estenuanti ai quali ho partecipato, oltre venti anni fa, come Presidente del 24 Distretto Scolastico, per mettere in atto la cosiddetta razionalizzazione di alcuni istituti isolani ed è davvero sbalorditivo vedere che oggi invece, le decisioni ci sommergono dalla sera alla mattina e soprattutto, nel silenzio assordante di tutti. Non una parola da parte dei dirigenti, non una parola dal Palazzo.
Stamattina pare si riunisca il Consiglio d’istituto della S. Media Scotti sotto la presidente della dinamica avvocata Alassini e ci auguriamo che emerga una nota di protesta sonora ed incisiva. Anche perché, a quanto abbiamo appreso, bisogna farsi sentire entro il 5 gennaio, praticamente entro domani! Ma le norme non vanno in altra direzione? Le disposizioni ministeriali non prevedono che per le comunità montane e le piccole isole, gli accorpamenti sono possibili solo se la popolazione scolastica è inferiore alle 400 unità? E allora perché prendere di mira una Media Scotti che conta ancora oltre 600 alunni?
Per quale motivo c’è stata questa corsa all’accorpamento? Qualcuno pare soddisfatto perché unendo Media e un Circolo, gli alunni entrano alle elementari ed escono per iscriversi ad un istituto superiore. Ma questa nobile immagine potrebbe essere accettabile nell’ambito di un College ma ad Ischia non lo abbiamo. Anzi abbiamo ora un comprensivo che riunisce due scuole acefale, prive cioè di dirigenti: infatti la dr.ssa Pollio e il Preside Sironi sono reggenti. Una volta accorpate queste scuole, che farà il capo della Regione? Invierà un suo dirigente? Perché non accorpare la Media al Circolo 1, dove abbiamo una dirigente stabile come la prof.ssa Rosaria Scotti? Forse perché la scelta dell’accorpamento ha seguito un percorso di personalismi, antipatie e simpatie? Davvero non si riesce a venire a capo di questo incredibile e inspiegabile colpo di mano.
Riteniamo che una spedizione dovrebbe prendere il via sin da oggi, alla volta di Napoli per scongiurare un piano che non regge, una spedizione che veda insieme il sindaco d’Ischia Ferrandino, l’avvocato Alassini, la preside Di Guida. Non si può mandare all’aria la storia di una scuola media come la Scotti che si è arricchita, di anno in anno, di conquiste, di riconoscimenti che hanno fatto di questa scuola un punto di riferimento nella storia culturale e sociale non solo del comune capoluogo ma di tutta l’isola, grazie a quegli alunni che si sono affermati negli istituti superiori, al lavoro certosino dei suoi insegnanti che hanno imposto la scuola nel panorama dell’isola, come centro territoriale per l’educazione permanente, come scuola ad indirizzo musicale, come una delle prime scuole all’avanguardia nella sperimentazione e nella istituzione del tempo prolungato, nella ricerca didattica, nella formazione.
Possibile che nei piani superiori non si riesca a tenere conto della storia di una scuola, di una comunità? Tutto può e deve essere buttato a mare perché devono quadrare certi conti? E’ così che la pensa la coppia Valditara-Giorgetti? E’ semplicemente vergognoso e ancor più vergognoso è il silenzio squallido e inaccettabile di chi invece dovrebbe farsi sentire. Negli anni addietro il corpo docente sarebbe stato capace anche di recarsi a Napoli a protestare nei luoghi dove i poteri vengono gestiti in un certo modo. E oggi invece? Si tace? C’è rassegnazione? O incapacità? O la scuola è solo una tabella da esporre all’esterno di un edificio?
La Scuola Media Scotti è la scuola di Federica Taglialatela, è stata la sede ufficiale della Fondazione che porta il suo nome, è quella scuola che tutta Italia ha conosciuto in occasione di quel tragico evento. Oggi quella scuola viene cancellata a tavolino? Perché? Ancora una volta, si agisce come certi cervelloni hanno agito per sopprimere i Distretti Scolastici, che pur hanno avuto un ruolo preciso e inconfutabile nella storia culturale, sociale e politica del nostro paese: silenziosamente, senza spiegazioni plausibili, accettabili, secondo metodi omertosi e con fare che richiama tanto l’atteggiamento di chi si organizza per colpire, per distruggere, per liberarsi di organismi che forse, erano di impiccio a chi preferiva manovrare, alla faccia della democrazia, del rispetto delle varie categorie che comunque sorreggono la scuola. Li hanno fatto fuori come la camorra fa fuori chi dà fastidio: questa l’immagine che viene accreditata quando si pensa a ciò che è stata la scuola e sono stati i Distretti, completamente ignorati dalla storia, da chi oggi vanta di reggere le sorti della scuola.
“Devono quadrare certi conti”……ce lo chiede l’Europa! Questa Europa che NESSUNO di buon senso VUOLE
“Devono quadrare certi conti: dei vari Giorgetti/Valditara (massoni amici del Supremo DRAGHI) ma prima ancora dei vari PDioti che per anni hanno governato senza mai aver vinto una elezione….
La direzione che va l’Italia e’ chiaramente sotto gli occhi di tutti: Descolarizzazione, deindustrializzazione, controllo di massa, poverta’ per i piu’.
Come recentemente detto da qualcuno degli illuminati del WEF: “Non avari nulla e sarai felice”
Dalle mie parti qui giu’, le cose vanno leggermente meglio….ancora per un po’
In alcune superiori il numero di alunni è costantemente abboffato da alunni fantasma con la compiacenza dei dirigenti che non temono controlli perché evidentemente cautelati dai referenti politici. Ma anche i giornalisti, sempre e solo a fare da megafono a fantomatiche “scuole di eccellenza” che cozzano contro i dati. Poi tanto in Italia pagano quelli non protetti…