venerdì, Settembre 20, 2024

L’iniziativa. Una strada o una piazza per Nino D’Ambra

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Parte la raccolta firma per un “Alfiere della libertà e custode della nostra memoria storica”. I sottoscrittori chiedono che “che a suo nome venga intitolata la “rotonda” sita in Forio d’Ischia (Na) tra le spiagge della Chiaia e di San Francesco di Paola “all’Avv. Prof. Nino d’Ambra (Giovanni d’Ambra), Napoli 01/01/1933 –Forio 26/07/2022”

Gaetano Di Meglio | Identità. La necessità di un territorio di riconoscere i propri cittadini meritevoli è una delle conquiste che da sempre caratterizza i popoli. In questo senso è nata l’esigenza e la proposta di intitolare una nuova strada, una piazza o un altro luogo pubblico all’Avv. Prof. Nino d’Ambra (Giovanni d’Ambra).
Nino D’Ambra non merita presentazioni particolari, tuttavia, la famiglia ha redatto un corposo dossier che ne presenta le qualità e i meriti acquisiti in 89 anni di vita spesi per Forio e per la cultura.
Il dossier che completa la raccolta firme, lo presenta come “Alfiere della libertà e custode della nostra memoria storica” e chiede che a suo nome venga intitolata la “rotonda” sita in Forio d’Ischia (Na) tra le spiagge della Chiaia e di San Francesco di Paola “all’Avv. Prof. Nino d’Ambra (Giovanni d’Ambra), Napoli 01/01/1933 –Forio 26/07/2022. “

La cosiddetta “rotonda” fece parte dei lavori di ampliamento della strada lungomare tra la spiaggia della Chiaia e la spiaggia di San Francesco di Paola, oggi Via Fortino e Via Aiemita, di cui si occupò l’Avvocato Nino d’Ambra quando ricoprì la carica di Assessore ai lavori pubblici alla Provincia di Napoli. In alternativa – continua la richiesta – si chiede che vengano prese in considerazione, altre strade o piazze più confacenti alle esigenze toponomastiche del territorio.
Per chi non avesse memoria di chi fosse Nino D’Ambra, pubblichiamo la relazione esaustiva di motivazione della richiesta.

“Il 26 luglio 2022 ci lasciava l’Avvocato Professore Nino d’Ambra, socio dell’Istituto Internazionale “Giuseppe Garibaldi”. Il 12 aprile 1984, gli fu conferito il DIPLOMA DI BENEMERENZA PER L’ALTO CONTRIBUTO AGLI STUDI GARIBALDINI. Promosso dall’istituto Internazionale di Studi “Giuseppe Garibaldi” si è avuto – nei saloni del Circolo delle Forze Armate di Palazzo Barberini a Roma un incontro culturale su “temi garibaldini” a cui hanno partecipato scrittori, ministri, ambasciatori e uomini di studio. Sono state conferite diverse attestazioni al merito a personalità, Enti e Paesi Esteri che si sono particolarmente distinti per in ed opere di studio su temi garibaldini, tra gli altri Craxi, Giovanni Spadolini, Lelio Lagorio, Martino Scovacricchi e rappresentanti di paesi europei ed extraeuropei, Fra le personalità della cultura è stato premiato Nino d’Ambra, Autore del libro “Giuseppe Garibaldi: cento vite in una”, che in pochi mesi è diventato un classico dell’argomento in Italia ed all’Estero, La motivazione è testualmente la seguente: «Diploma di benemerenza conferito all’avv. prof. prof Nino d’Ambra per il Suo alto contributo agli studi garibaldini”.

Già alcuni giorni prima, nel corso di una serie di incontri culturali ad alto livello tenutisi a Forio d’Ischia, Il Centro Internazionale di Cultura di Roma aveva conferito, fra gli altri, all’avv. d’Ambra la “Targa d’Onore Tifeo 1984” per la sua profonda e qualificata di scrittore svolta negli ultimi cinque anni (…) (Napolinotte, 25 aprile 1984, pag. 10).
L’Avvocato d’Ambra ha contribuito con le sue ricerche storiche, con i numerosi documenti reperiti, a far conoscere la figura dell’Eroe in modo ancora più approfondito e completo in tutto il mondo attraverso la poderosa biografia “Giuseppe Garibaldi: cento vite in una” che fece ingresso nelle librerie il 2 giugno 1983 con un’introduzione di Domenico Rea.

L’opera era stata preceduta da otto anni di ricerca, in Italia e all’Estero, convogliata prevalentemente nel reperimento di documentazione di prima mano, anche iconografica e monumentale, contemporanea agli avvenimenti storici esaminati ed alla vita del Personaggio, privilegiando quella proveniente da ambienti avversi a Garibaldi e quella riguardante gli atteggiamenti delle masse popolari nei confronti dell’epopea garibaldina. Dopo dieci anni fu realizzato “A dieci anni dal Garibaldi di Nino d’Ambra”, un bilancio della vicenda editoriale di quella che ad oggi sembra essere una delle più complete biografie dell’Eroe dei Due Mondi.
Proprio questo contributo dimostra la capillarità di distribuzione che è uscita dai confini nazionali e che ha trovato sempre unanimi consensi. In tutte le sue pubblicazioni Nino d’Ambra ha sempre storicamente collegato gli eventi nazionali a quelli locali, producendo anche testimonianze riguardanti la venuta di Garibaldi sull’isola d’Ischia nel 1864 quando l’Eroe dei Due mondi, sbarcò nella cittadina termale di Casamicciola, ufficialmente per curare la ferita alla gamba dopo la battaglia di Aspromonte ma in realtà per pianificare i passi finali del suo grande sogno: l’Unità d’Italia.

La relazione, inoltre, si completa di alcune delle numerose testimonianze ricevute, elenchi di Biblioteche Italiane ed Estere dove si trovano i suoi libri su Garibaldi ( “Giuseppe Garibaldi: cento vite in una” ; “A DIECI ANNI DAL Garibaldi di Nino d’Ambra”; “Giuseppe Garibaldi 1864-Roma e Venezia”), la voce della Stampa, giudizi di uomini di cultura, riconoscimenti e premi letterari, elenco delle recensioni e di articoli di cronaca reperiti dal Centro di Ricerche Storiche d’Ambra e pubblicati nei suoi libri.

Alcuni cenni biografici.
Nino d’Ambra (Giovanni d’Ambra) nacque a Napoli, dove il padre Domenico esercitava la professione di avvocato. A tre anni andò a vivere a Forio nell’antica dimora di famiglia di fronte alla Chiesa Madre di San Vito. Fu qui che prese forma il suo credo libertario e socialista, che, nel solco politico antifascista tracciato dai suoi antenati, contrassegnò l’impegno politico, intrapreso in età giovanile e proseguito negli anni della maturità. Fu avvocato cassazionista e professore di materie giuridiche ed economiche, sempre scrupoloso, attento e leale nei confronti dell’avversario durante la sua lunga attività professionale nel campo civile e penale. Eletto Consigliere comunale al Comune di Forio, mostrò presto la sua capacità amministrativa in qualità di Vicesindaco e Assessore ai Lavori Pubblici, operando rigorosamente secondo legge in campo urbanistico. Fece, fra l’altro. progettare e finanziare la realizzazione di un inceneritore a Panza, che non fu messo in funzione nonostante fosse di utilità pubblica. Alla Provincia di Napoli ha ricoperto incarichi di Vicepresidente, Assessore ai Lavori Pubblici, Capogruppo consiliare e Presidente del Consorzio Provinciale Antitubercolare.

Durante il suo mandato, si batté per la sua Forio e per l’intera Isola d’Ischia. Riportiamo alcuni suoi interventi operativi, la cui menzione si configura quale testimonianza a beneficio delle generazioni future: l’ampliamento della strada lungomare tra la spiaggia della Chiaia e la spiaggia di S. Francesco di Paola, oggi Via Fortino e Via Aiemita , compresa la realizzazione di una rotonda di collegamento tra le due spiagge; il completamento della Via Borbonica per i Comuni di Lacco Ameno, Casamicciola e Forio; l’allargamento di Via Spinavola a Forio e della strada Via Nuova dei Conti, che collega Ischia Porto con Fiaiano; la creazione di un ampio parcheggio a Panza con l’ allargamento di Via Casa Polito e Via Parroco D’Abundo; la progettazione, il finanziamento e la realizzazione di un parcheggio davanti all’Ospedale A. Rizzoli di Lacco Ameno; il completamento di Via Giovan Battista Vico ad Ischia Ponte; gli interventi a favore dell’infanzia bisognosa; la creazione di nuovi accessi al mare per consentire una balneazione gratuita e per far conoscere ai turisti i luoghi dell’isola più suggestivi e nascosti; la progettazione e il finanziamento del prolungamento della strada Testaccio-Maronti; il principale contributo per la nuova sede dell’Istituto Alberghiero; i numerosi interventi per la valorizzazione e la conservazione dei beni culturali dell’Isola d’Ischia, in riferimento a biblioteche, alle Chiese di S. Restituta a Lacco Ameno e di S. Vito a Forio, al Centro Studi di Ischia, a Villa Arbusto, da adibire a Museo. Alla Provincia di Napoli ha ricoperto incarichi di Vicepresidente, Assessore ai Lavori Pubblici, Capogruppo consiliare e Presidente del Consorzio Provinciale Antitubercolare Il tramonto delle ideologie fece riflettere, non senza amarezza, Nino d’Ambra, che aveva intuito come l’azione politica stesse perdendo la sua spinta ideale a favore di un modello connotato sempre di più dall’opportunismo elettorale. Ritenne quindi fosse tempo di lasciare la politica attiva per dedicarsi ai suoi studi. Ricco di idealità, di indubbia onestà intellettuale, fu studioso appassionato e scrupoloso delle imprese di Garibaldi e del suo soggiorno ischitano. Pubblicò la biografia dell’eroe in un’imponente opera “Cento vite in una. Giuseppe Garibaldi”, presente nei cataloghi di molte biblioteche italiane ed estere. Profondo conoscitore della Repubblica Napoletana del 1799 e della Storia Risorgimentale, nonché testimone attento e rigoroso delle vicende e della cultura del Novecento, approfondì le relazioni tra la Storia nazionale e quella dell’Isola d’Ischia. Nel 1977 fondò il Centro di Ricerche Storiche d’Ambra, “libera associazione con fini culturali e senza scopo di lucro”, come si evince dallo statuto. Ricerca storica ed attività culturali sono stati i fini preminenti dell’Associazione.

Il ricordo che Nino d’Ambra ci 5 lascia sta anche in quella sua personalissima modalità di approccio al mondo della cultura, basata sul rigore e sulla partecipazione appassionata, in quella sua straordinaria molteplicità di interessi, progetti e realizzazioni, in quella perseveranza che lo ha animato nella ricerca storica. La sua abitazione foriana, gran parte della quale è stata destinata al Centro di Ricerche Storiche d’Ambra, fucina di riflessioni e di discussioni, è stata trasformata negli anni in un prezioso “santuario” di documenti, immagini, testi unici. A questi si aggiungono le numerose pubblicazioni del fondatore Nino d’Ambra, libri e saggi che spaziano nei vari campi della cultura, cui si affiancano reperti di storia della nostra Isola, come la bomba inesplosa scagliata su Forio la notte dell’8 settembre del 1943. Eredità morale lasciata a noi tutti. Avvocato, scrittore, storico, giornalista, biografo, politico, poeta, oratore, pittore con lo pseudonimo di John Sutherland, quasi “cento vite in una”, come il suo eroe preferito Garibaldi, Nino d’Ambra non scompare. Resterà alfiere della libertà e custode della nostra memoria storica.

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