Ugo De Rosa | Un’isola del Mar Tirreno. Giorni nostri. Luigi Amitrano, uno studioso di esoterismo di mezz’età, trascina nel fitto di un bosco Don Giuseppe Liberati, un giovane prete di paese gracile e suggestionabile, verso una misteriosa grotta da cui si accederebbe, secondo un’antica leggenda, al Regno delle anime…Questo il plot di Prima del giorno dopo, il nuovo lungometraggio di Eduardo Cocciardo, prodotto da Ugualos Produzioni e Poupée Film, col Patrocinio del Comune di Lacco Ameno, il Patrocinio morale del Comune di Forio e la collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli.
Realizzato in collaborazione artistica con Aenaria Recordings di Luca Ricci, che ha curato la Direzione della Fotografia e la postproduzione audio e video, il film conta sul montaggio e l’aiuto regia di Claudio Cappello, la colonna sonora originale di Gianvito Di Maio, le scenografie di Raffaele De Maio, l’audio in presa diretta di Cl.Audio, i trucchi di Angela Cacciutto e Sveva Germana Viesti, i costumi di Maria Scotti, la Segreteria di Edizione di Lydia Sirabella, la Segreteria di Produzione di Veronica Repole, ed il prezioso supporto tecnico di Francesco Rando, Francesca Franzese, Antonio Migliaccio, Adrian Dridi, Mattia Sirabella e Pietro Manco. E conta inoltre su un cast d’eccezione, nel quale spiccano le partecipazioni straordinarie di Benedetto Casillo, Lucianna De Falco, Antoine, Gaetano Maschio, Roberta D’Alessandro, oltre ad attori di assoluto livello, come Antonello Pascale, Ciro Di Luzio, Maria Pilato, Giuseppe Iacono, Sara Migliaccio, Davide D’Abundo, Salvio Di Massa, Giuseppe Gifuni, Giovangiuseppe Aprea, la piccola Simona Aiello, e nuovi innesti come Gaia Bagliani, Sirio Avvenente ed i piccoli Gennaro Scarpato e Gennaro Cocciardo.
“Stiamo ultimando la postproduzione, un lavoro duro e certosino, per questo non voglio ancora svelare troppo sulla trama – dichiara il regista – Per ora voglio solo dire che questo lavoro segue il grande successo di The Offline e prova a raccontare una storia ancora più complessa ed ambiziosa, divertendosi a mescolare i generi in un contenitore armonico, capace di arrivare al pubblico in modo stratificato, con l’immediatezza di un horror comedy e la profondità di un melodramma civile.
Voglio ringraziare di cuore tutti coloro che hanno reso possibile questo nuovo miracolo indipendente, i Comuni di Lacco Ameno e Forio, la Soprintendenza per le straordinarie scene al Museo di Villa Arbusto, l’Arciconfraternita di Santa Maria di Loreto che ci ha permesso di girare alcune bellissime sequenze nell’Oratorio dell’Assunta a Forio, e naturalmente tutti gli Sponsor”.
Ricordiamo, fra questi, il Ristorante Il Faro, lo Chalet Primavera, il Ristorante La Casereccia, Mezzo Chilo Boulangerie, il Divino Caffè, il Sorriso Resort & Spa, Teleischia, il Royal Sunset.
“Quando il sorriso sgorga dalle lacrime si spalanca il cielo”. Questa frase, attribuita a Papa Giovanni XXIII ed utilizzata da Roberto Benigni per spiegare il senso più profondo della contaminazione linguistica ne La Vita è bella, si adatta alla perfezione ad una delle caratteristiche espressive di Prima del giorno dopo: la continua mescolanza di commedia e dramma, fino a creare un unico impasto emotivo, permette al protagonista di diradare le nubi che ha dentro e di intravvedere il futuro dal buco della serratura di un nuovo passato.
Ma Prima del giorno dopo è molto più di quella che oggi si definirebbe una “commedia drammatica”. È un thriller/horror comedy che tocca il comico puro, raggiunge di colpo il dramma nostalgico, poi quello storico e civile, sfiora il sentimentale, ritorna all’horror e svolta nella fantascienza, per un finale che capovolgerà totalmente ogni premessa, regalando al pubblico una serie di incredibili colpi di scena.
Attraverso una fotografia che gioca continuamente col chiaroscuro, passando di colpo dalla luce all’ombra e viceversa, Prima del giorno dopo si pone l’obiettivo di riflettere sulla necessità dell’uomo contemporaneo di interessarsi ancora al proprio destino, individuale e collettivo.
“Presto inizieremo il nostro percorso festivaliero – prosegue Cocciardo – e speriamo di raggiungere risultati importanti, e ovviamente di portare in giro per il mondo le bellezze e la storia ufficiale e mitologica della nostra isola, di cui mostriamo luoghi straordinari, alcuni mai rappresentati dal cinema, come la Baia della Pelara, i Frassitelli, il bosco della Falanga, il bosco del Cretaio”.
La storia di un uomo che sacrifica ogni possibile futuro per ricomporre testardamente le tessere del suo passato, sembra quasi il canto di un eroe antico, inadeguato alla società attuale, eppure ancora capace di creare empatia, perché forse, dietro il velo dell’apparenza, gli uomini sono solo “addormentati” e non aspettano altro che qualcosa che li spinga ad uscire finalmente dal loro lungo sonno.