Il tonfo interno contro il Castel Volturno, il filotto interrotto e una performance del collettivo da dimenticare. Il Real Forio, protagonista in negativo al Calise, ferma ancora la sua corsa e rimanda l’appuntamento con la vittoria davanti al proprio pubblico.
Acosta 6 – Ancora lì, sempre al centro del reparto, per tenere alta la squadra e fare a sportellate con gli avversari. L’importanza del suo lavoro si nota quando lascia il campo. In una prima frazione delicata ed equilibrata, il centravanti biancoverde regge la pressione e crea lo spazio per le incursioni dei compagni. Lavora di fisico e di tecnica, duella e smista, cercando di alleggerire la manovra avanzata. Con la sua sostituzione, a sorpresa all’intervallo, l’undici perde il riferimento in attacco e non riesce più ad appoggiarsi. La difesa ospite chiude e non lascia spazi alle iniziative in ripartenza dei padroni di casa, il cambio del terminale offensivo conferma il suo valore nello scacchiere. Perché, al netto del gol da ritrovare, nel calcio c’è bisogno altresì di intelligenza tattica e di impegno dietro le quinte. E Pablo, in questo contesto, è tra i migliori del campionato.
Arrulo 5.5 – Dopo una prima parte di stagione ad intermittenza, complici anche diversi problemi fisici, il portoghese sta riscoprendo continuità in mezzo al campo. Decisivo e determinante in alcune circostanze, contro il Castel Volturno si piazza di nuovo davanti alla difesa per sostituire l’assente Sogliuzzo. Al primo tempo di ordine e precisione segue una ripresa sottotono e nervosa, con il passare dei minuti sale la tensione e si abbassa il voto in pagella. Può fare meglio nell’azione che porta al calcio di rigore, tenta di riscattarsi nel finale, ma non basta. Fa un passo indietro, così come gli altri, rispetto all’ottima prestazione di qualche giorno prima a Casal di Principe. E ora il match contro il Pompei, sua ex squadra, per aiutare il gruppo a riprendere la corsa in classifica.
Boussaada 5 – Una gara dai due volti per l’intero Forio e, di conseguenza, per il pacchetto arretrato dei turchi. Tiene bene nel primo tempo su uno dei bomber del girone e sui fantasisti che si muovono sulla trequarti. Va in difficoltà invece nella seconda parte di match e partecipa, negativamente, in occasione del penalty per i biancazzurri. Ritorna dalla squalifica ma la sua è una partita tra luci ed ombre. Probabilmente una delle meno attente della stagione per il duttile calciatore, che ha abituato a livelli di prestazione più elevati. Come per i compagni, il treno riscatto passa dalla sfida con il Pompei: la squadra dovrà affrontare una corazzata del girone e per la batteria difensiva sarà un banco di prova notevole.
Filosa 4.5 – Dall’impressionante gara contro l’Albanova al clamoroso errore del Calise. Pochi giorni dopo, il mago non riesce ad impressionare gli spettatori e il suo numero fa flop. Accade attorno al 25’ quando, su rinvio sbagliato di Capece, il trascinatore isolano si porta davanti al portiere e fallisce incredibilmente la giocata: la conclusione si perde di poco sul fondo. La chance più ghiotta della sfida, con il risultato che dice 0-0, viene sprecata e da quel momento cambia la partita. Il numero 28 esce lentamente dall’incontro e non si registrano ulteriori sussulti, eccetto un timido tentativo all’alba del secondo tempo. C’è da ritrovare la versione migliore di Filosa in vista del rush finale della stagione, l’obiettivo è chiudere bene l’annata altalenante della squadra. Una giornata poco brillante è comprensibile, nel mirino c’è già l’impegno con il Pompei per confermare le sue grandi qualità tecniche.
Sanchez 5 – Buon primo tempo, ripresa da dimenticare. Il mister probabilmente sbaglia all’intervallo, sostituendo Acosta per Carnicelli: il Forio perde fisicità e acquista rapidità in avanti, in un periodo di gara bloccato e con la difesa avversaria che non lascia tanti metri: “Il cambio è stato tattico, una scelta tecnica. Ho preferito un attaccante più veloce nel secondo tempo”. Nel corso del match cerca di cambiare ulteriormente, ma le soluzioni dalla panchina non invertono la situazione: “Non c’è stata una prestazione corale all’altezza di quello che possono dare i ragazzi. Ci sta dopo un percorso, dopo alcune partite fatte bene. Non dovrebbe esserci una prestazione così, però ne prendiamo atto e andiamo avanti. Questo è un gruppo che non merita di stare in quella posizione di classifica. Guardiamo la realtà e diciamo che dobbiamo salvarci. Dobbiamo essere un po’ più cattivi perché il calcio è un gioco agonistico, bisogna scendere in campo con determinazione, voglia e testa, non solo con i piedi”.