domenica, Gennaio 12, 2025

Calcio a Ischia: voli spiccati e talenti mancati | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 20 marzo 2024

Il calcio ischitano ha sfornato una serie di talenti che sono riusciti a raggiungere le più alte sfere del pallone: tra questi ricordiamo -alla rinfusa- Bilardi, Martusciello, Di Meglio, Buonocore, Armidoro, Taglialatela, Brienza, Lauro e chissà quanti altri ne dimentico. Questi nominati sono arrivati a calcare i campi di serie A e B e, qualcuno di loro, a vestire anche la casacca della Nazionale.

Se andiamo però ad analizzare il panorama dei calciatori ischitani autoctoni di sempre, con tutta probabilità arriviamo alla conclusione che almeno altrettanti, se non molti di più, avrebbero meritato uguale e talvolta miglior fortuna, se solo la nostra condizione insulare e, forse, la scarsa presenza di dirigenti locali in grado di dialogare con le società e i procuratori che contano lo avesse consentito. Più rara, invece, la circostanza in cui sono stati i motivi di lavoro o, più semplicemente, la necessità di contribuire a sostenere le rispettive famiglie, a tarpare le ali a chi stava per spiccare il volo. Tra questi, sono in grado di ricordare Salvatore Di Meglio, che rifiutò un contratto con la Roma proprio per privilegiare quelli che sarebbero stati i successi imprenditoriali suoi e della sua famiglia; e il mio amico Pietro Manzi, che fu costretto a rifiutare in mia presenza la firma del passaggio dall’Isolaverde all’Ischia in C2.

Tornando al primo caso, penso invece che l’esempio emblematico di mancato approdo al calcio che conta è quello di Franco “Taratà” Impagliazzo, un vero campione “made in Ischia” che ha il solo difetto pallonaro di tifare Rubentus fino al midollo, ma che con il suo stile inconfondibile ha deliziato per un ventennio gli stadi di serie D e C inanellando ben cinquecento presenze e 133 gol, tutti con la maglia gialloblù. Cosa aveva Taratà meno di un Bonucci o di un Acerbi non è dato saperlo: quel che so per certo è che al di là degli eventi, l’amore per Ischia e l’Ischia ha sempre avuto la meglio.
Oggi, invece, in un’Ischia che è partita da outsider in questo campionato di serie D e che sta stupendo tutti nel “rischiare” di partecipare ai playoff da protagonista, c’è un altro Di Meglio, Simone, figlio di Gianni, che emerge sempre più in una vetrina positiva che da qui a fine stagione, al di là dei risultati, farà ben riflettere sul suo futuro e su quello del prestito dalla Vis Pesaro che ne detiene il cartellino. E chissà che non sarà proprio lui, di qui a poco, il prossimo fuoriclasse ischitano a prendere il volo e non l’ennesimo che ci ha semplicemente provato. Io scommetto su di lui! E Voi?

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