Mister Corino, una vittoria dell’Ischia Calcio che batte 1-0 ai rigori nel finale, con il gol di Nicola Talamo. Una partita complicata, contro un avversario che voleva fare risultato per raggiungere la salvezza diretta e, nonostante tutto, l’Ischia ci ha creduto fino alla fine. E, alla fine, è arrivato questo episodio che ha portato i tre punti.
“Era una partita che sapevamo fosse complicata. Sapevamo che loro le migliori prestazioni le hanno fatte sempre fuori casa conquistando risultati importanti su campi difficili. Ci aspettavamo una partita complicata. Chiaramente l’episodio, se non sbaglio, al 20’ del primo tempo con l’espulsione di Quirino l’ha complicata ulteriormente. I ragazzi hanno fatto una partita eroica nel giocare 70 minuti in questa maniera. Nel secondo tempo abbiamo concesso poco, forse solo una palla sbagliata in costruzione ma penso che Vivace abbia fatto solo una parata. Giocare 70 minuti in questa maniera è un premio. E alla fine è arrivato il premio a questi ragazzi per come si allenano dal primo giorno, per quello che fanno durante la settimana, per come tengono a questa squadra e per quanto ci mettono ad ogni partita. È arrivato il giusto premio e il gol è stato segnato proprio da uno che avevamo bisogno che facesse gol. Quindi è bellissimo così”.
L’Ischia riparte dal rigore Nicola Talamo, ma ti volevo fare un altro tipo di domanda. Soltanto al 90’ è cambiato un po’ lo schema sul 4-4-1 con i cambi fatti alla fine. Forse si potevano fare un po’ prima? Magari la partita poteva andare diversamente nonostante l’inferiorità numerica?
“Ci abbiamo messo un po’ dopo l’espulsione a trovare la nostra soluzione migliore perché eravamo un po’ indecisi se continuare ad andare a prenderli oppure stare un po’ più bassi. Poi, col tempo, ci siamo un po’ aggiustati e abbiamo creato queste due linee da quattro con i cambi che sono stati fatti. Non è semplice quando c’è un’espulsione andare a modificare una squadra. Sia chiaro, non stavamo costruendo tantissimo ma non stavamo nemmeno subendo. Smontare un equilibrio che si era creato non era semplice. Sapevamo che avevamo delle chance in panchina da sfruttare e quelli che sono entrati si sono fatti trovare pronti”.
Sicuramente avrà parlato con Quirino negli spogliatoi o anche a fine primo tempo per capire un po’ cosa è successo. Ce lo può spiegare?
“Col ragazzo ci ho parlato, ma stavo dall’altra parte. L’impressione è stata che l’arbitro facesse continuare il gioco inizialmente poi ha chiamato per gli interventi dei sanitari, e successivamente ha indicato, se non sbaglio, che Luca abbia ha dato una testata all’altro. Francamente, però, non lo so. Dispiace perdere un giocatore così perché Luca stava facendo benissimo anche in una posizione un pochino diversa rispetto all’inizio. Dispiace però, ripeto, dobbiamo sottolineare la prestazione dei ragazzi che è stata veramente, ripeto eroica ed è sempre più bello stare con questi ragazzi. Fare gol in quel minuto, in quella situazione, è il giusto per quello che abbiamo fatto vedere non solo oggi ma che fino adesso e durante tutto il campionato”.
E’ stata una partita sicuramente condizionata, non tanto dalle decisioni dell’arbitro che poi alla fine era uno a favore e uno a sfavore volendo, bensì per tutta la conduzione della gara. Una partita maschia, molto nervosa. Tante volte abbiamo visto che ha concesso magari interventi anche un po’ più duri, molto discutibili. C’è stato quel tocco sulla testa di Baldassi, per esempio, ma ce ne sono state tante altre. Il mister dell’Atletico ha giustificato la sconfitta come dovuta all’arbitro. Tu, invece?
“Io non guardo alle designazioni arbitrali. L’arbitro vede così e ha cercato di tenere un certo tipo di arbitraggio per lunghi tratti della partita. E’ chiaro che poi, lasciando molto a giocare, soprattutto in questo periodo della stagione in cui i punti pesano probabilmente anche il doppio, sia per noi che per loro, magari la partita ti può sfuggire di mano, ma in questo momento mi preme più parlare dei ragazzi e della prestazione che hanno fatto. Se il mister avversario giustifica la sconfitta per solo per l’arbitraggio, io vorrei ricordare che abbiamo fatto 70 minuti in dieci e abbiamo subito mezzo tiro in porta”.
Abbiamo sottolineato tante volte il carattere dell’Ischia, però oggi forse risalta ancora di più. Una squadra che si trova in dieci, però non molla, anzi, vuole vincere e fa tutto per vincere. Vorrei sottolineare due che mi hanno impressionato tanto. Talamo, che come sempre a fare il suo lavoro da esterno nel dare una mano anche in fase di difesa, ma soprattutto Trofa e abbiamo visto quel delizioso assist per Florio, un tocco da giocatore serio.
“Giustamente dicevi il carattere, ma il carattere deriva anche dal tipo di gioco che fai e non è semplice soprattutto quando i punti valgono doppio e continuare sulla falsa riga, soprattutto per la situazione magari anche di svantaggio. Abbiamo provato in maniera diversa, anche abbassandosi un po’, a cercare di giocare e adesso il campo ce lo permette ancora di più.
Questo è merito soltanto di mister Buonocore che ci ha inculcato un certo tipo di carattere e un certo tipo di mentalità e i ragazzi sono bravissimi a metterla poi in campo. Per quanto riguarda Talamo, abbiamo pensato, un po’ come successe con il Gladiator, di mettere Baldassi punta centrale e Nicola un più aperto per la situazione tattica e ci poteva dare una mano sulle palle lunghe e Nicola è stato encomiabile ed è stato premiato. Su Trofa che dire, voi lo conoscete meglio di me. Davide ha avuto un infortunio importante quest’anno, è un ragazzo che si allena sempre non a 200 all’ora ma a 3000 all’ora. Adesso sta giocando, sta trovando spazio perché sta bene ed è un ragazzo che dove lo metti fa la prestazione. E oggi anche ci ha dato una mano a livello caratteriale. Da capitano, da capitano vero, oggi è stato fantastico.”